Africa Australe viaggi camping cataloghi 2024

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africa australe viaggi camping

 

catalogo Africa Australe viaggi CAMPING

 

Il campeggio nelle terre selvagge dell’Africa è la strada da percorrere: è un’esperienza fantastica sdraiarsi nella tenda di notte ascoltando il ruggito dei leoni o il grido inquietante di uno sciacallo!

Durante il safari soggiorni in campeggi designati in parchi nazionali, riserve private, campeggi privati e città. Le strutture sono buone con docce calde, elettricità, lavabiancheria e generalmente un bar e un ristorante disponibili. Alcuni campi più a nord possono essere semplici e avere strutture limitate e semplici recinti di canne per le docce, ma hanno servizi igienici con sciacquone! Nei parchi nazionali del Botswana utilizziamo generalmente campeggi selvaggi privati. Nelle notti di campeggio selvaggio non ci sono servizi.Il team erigerà una doccia a secchio, con acqua calda dal fuoco, e una tenda da toilette. Il campeggio selvaggio è una vera esperienza nella natura selvaggia e riduciamo al minimo il nostro impatto sull’ambiente, eliminando tutto ciò che introduciamo. Forniamo tutta l’attrezzatura da campeggio ad eccezione del sacco a pelo e del cuscino (disponibili a noleggio). Le tende a cupola in tela che utilizziamo sono grandi (2,2 x 2,2 x 1,8 metri), con zanzariere integrate. Montarle o smontarle richiede solo 5 minuti. Forniamo materassi spessi 5 cm, caldi e confortevoli. Le sedie da campo hanno uno schienale e saranno forniti anche tutti gli utensili per cucinare e mangiare. Il cibo viene conservato in contenitori sigillati e scatole frigorifere o congelatori che garantiscono una preparazione fresca e igienica.

Non è tutto campeggio! Nella maggior parte dei safari ci saranno un certo numero di pernottamenti in lodge o pensioni. Le strutture saranno modeste ma pulite e confortevoli. Generalmente avrai una camera doppia con bagno privato, ma a volte ti verrà chiesto di condividere i bagni con un’altra stanza. I dettagli sono mostrati nell’itinerario.

Supplemento singola – Viaggi Camping:

Prenotando da solo – non paghi più per viaggiare da solo. Se viaggi da solo, ti aggiugeremo automaticamente con un’altra persona single dello stesso sesso. Se invece richiedi una tenda singola, un numero limitato di queste è disponibile per ogni tour in campeggio, con un supplemento di prezzo. Si prega di notare che c’è un limite di 2 tende singole disponibili per ogni tour.

Partecipazione limitata:

Nei nostri safari in campeggio richiederemo una certa partecipazione durante il tour. Ciò include il montaggio e lo smontaggio della tenda (le tue fidate guide non sono mai troppo lontane per dare una mano), l’imballaggio e il disimballaggio del veicolo e un po’ di aiuto con i pasti durante il tour. Le guide si occupano di tutto l’approvvigionamento, la pianificazione dei pasti e la cucina, ma è sempre apprezzato un po’ di aiuto nella preparazione prima e nella pulizia dopo il pasto. Le nostre guide sono fenomenali “cuochi del bush” e rimarrai stupito dalla varietà dei pasti che ti presenteranno. Sono anche ben addestrati nella ristorazione per diete speciali.

 

 

 

 

 

 

Africa Australe viaggi classici cataloghi 2024

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africa australe viaggi

 

catalogo Africa Australe viaggi CLASSICI

 

I nostri viaggi classici offrono un’autentica avventura nella natura ma con più comfort e stile. In linea con il nostro concetto di piccolo gruppo molto popolare in cui i nostri gruppi sono limitati a 12 clienti, ti porteremo nei punti salienti dei paesi visitati tenendoti fuori dai sentieri battuti.

I nostri viaggi classici sono viaggi avventurosi e offrono lo stesso servizio di qualità per cui siamo rinomati, ma con uno standard di alloggio più elevato e un po’ più di comfort. I viaggi classici sono in stile non partecipativo. Gli alloggi che utilizziamo sono in stile “classico” sudafricano, utilizzando lodge a 3-4 stelle, campi tendati e pensioni.

Abbiamo scelto strutture, in base alla loro posizione, che prestano attenzione ai dettagli e sono generalmente intime con un’atmosfera informale e rilassata. Tutte le camere saranno dotate di bagno privato. In alcuni casi alloggeremo all’interno dei parchi nazionali, ma in altre notti preferiamo pernottare in lodge privati su terreni protetti. Il concetto è quello di fornire la migliore esperienza possibile per te, il viaggiatore.

La colazione e i pasti serali inclusi saranno forniti internamente dalle pensioni, dai lodge e dai campi, consentendoti di gustare colazioni a buffet e cene informali con i tuoi compagni di viaggio attorno al tavolo. Nei giorni di viaggio farai picnic lungo la strada con pranzi preparati dalla tua versatile guida. Ci saranno alcuni pasti a proprie spese che sono dettagliati nell’itinerario.

Supplemento singola – Viaggi Classici:

A causa delle dimensioni del gruppo e dell’assegnazione delle camere del lodge, se viaggi da solo è previsto un supplemento di prezzo. Si prega di consultare i singoli itinerari per i dettagli del supplemento singola.

Non partecipazione:

Sui Viaggi Classici il team e i vari addetti alla sistemazione si occuperanno della parte operativa del safari. Il tuo tempo di vacanza è esclusivamente tuo per goderti il tuo safari e ottenere il massimo dalla tua esperienza di viaggio. Dove sono disponibili i facchini, ti aiuteranno con i tuoi bagagli, ma a volte dovrai portarli tu. Ricorda che questo è un tour avventuroso e viaggerai su un veicolo per safari.

 

 

 

 

 

 

 

Africa Australe basic cataloghi 2024

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catalogo Africa Australe viaggi BASIC

Se viaggiare in Africa è sempre stato il tuo sogno, la nostra gamma di avventure Basic offre viaggi interessanti, vari ed emozionanti che ti avvicineranno alla natura dell’Africa e alle sue persone. Utilizzando alloggi semplici, confortevoli e ben posizionati, i nostri safari per piccoli gruppi offrono un fantastico rapporto qualità-prezzo.

Le avventure Basic si basano sul nostro collaudato concetto di safari avventurosi per piccoli gruppi. Pernotterai in pensioni, chalet, lodge o campi tendati permanenti. L’alloggio che utilizziamo è classificato da 2 a 3 stelle ed è confortevole, pulito e accogliente ed è prenotato in camera doppia. La maggior parte delle camere dispone di bagno privato e molto occasionalmente avranno servizi condivisi. Viene fornita tutta la biancheria e la biancheria da letto. I dettagli della sistemazione per ogni notte sono disponibili su ogni itinerario dettagliato.

Su alcuni degli itinerari visitiamo il Delta dell’Okavango con 2 notti in un campo tendato. Ogni tenda mini meru dispone di brande gemelle con biancheria e servizi igienici chimici interni. Tenda da doccia condivisa con secchio con acqua calda dal fuoco. La maggior parte dei pasti sarà preparata dalle guide, i pasti serali che mangiamo intorno al fuoco e pranzi in stile picnic lungo la strada nei giorni di viaggio. A seconda dell’itinerario, una selezione di cene e colazioni sarà servita internamente dal lodge. Con le guide professionali per condurre il nostro safari e un comodo letto in cui dormire ogni notte, avrai la certezza di una fantastica vacanza. Non troverai un safari con un miglior rapporto qualità-prezzo.

Supplementi singola – Basic:

Se viaggi da solo, ti metteremo automaticamente in camera con un’altra persona singola dello stesso sesso. Se invece richiedi una camera singola, queste sono disponibili in ogni tour, con un supplemento di prezzo. Si prega di notare che c’è un limite di 2 camere singole disponibili per ogni tour.

Partecipazione limitata:

Nelle nostre avventure in lodge richiederemo una quantità limitata di partecipazione da parte tua. Le guide, quando richiesto, si occuperanno della preparazione dei pasti e ti chiederanno un po’ di aiuto per ripulire in seguito (a rotazione). Dove i pasti al ristorante sono inclusi nell’itinerario, ovviamente questi saranno serviti dal lodge e non richiedono la tua assistenza. Quando tutti vengono coinvolti nel safari, l’intero tour ha più successo.

 

 

 

 

 

Cosa vedere in Islanda da non perdere

Islanda cosa vedere assolutamente ? Islanda luoghi da visitare ? L’Islanda è un’isola relativamente piccola che offre però molto. Ci sono incredibili posti da visitare in Islanda. Ci sono moltissime cose da vedere in Islanda e cosa da fare.

Molti sanno che l’Islanda è un paese davvero ricco di cose incredibili da vedere. Ma molti non sanno che ogni giorno è possibile ammirare tantissimi luoghi fra loro molto diversi: cascate, ghiacciai, laghi, canyon, spiagge, geyser, vulcani e molto altro ancora!

Sapete perché ultimamente l’islanda è diventata una meta turistica così di moda? Semplice: per molti raccoglie in un unico viaggio le dieci migliori cose da fare almeno una volta nella vita. Con una tale concentrazione di attrazioni ed attività in Islanda, questa è una meta che è impossibile ignorare!

Molti viaggiatori dedicano purtroppo poco tempo alle meraviglie di quest’isola. Spesso purtroppo si riesce a dedicare al viaggio solo una settimana. Se questo è il tempo che avete a disposizione per visitare l’Islanda, allora eccovi alcune proposte di viaggio:

In Islanda da vedere ci sono quasi esclusivamente luoghi interessanti da un punto di vista naturalistico. Quindi è opportuno sceglierla come meta solo se si ama la Natura con la enne maiuscola. Se siete esclusivamente alla ricerca di vita mondana, shopping, chiese e monumenti, l’Islanda non fa per voi. Sicuramente si possono trovare opportunità di questo tipo ma non sono prevalenti durate il viaggio.

islanda cosa vedere

Reykjavik, la capitale dell’Islanda, può offrire numerosi spunti mondani, storici e culturali. Vi si trovano chiese, musei, monumenti e una frizzante vita notturna. Al di fuori di questa città, gli spunti su cosa visitare in Islanda, riguardano prevalentemente la Natura.

Islanda cose da vedere

Come primo suggerimento ci permettiamo di consigliare di pernottare per le prime due notti a Reykjavik. Questo per due motivi principali. Il primo per avere a disposizione una giornata intera per visitare la capitale dell’Islanda.

Il secondo motivo è più tecnico per il quale facciamo tutti gli scongiuri possibili. Capita spesso purtroppo, in arrivo, di avere ritardi nella consegna dei bagagli all’aeroporto di Keflavik. Pertanto rimanere nei paraggi dell’aeroporto può facilitare la riconsegna del bagaglio al proprietario senza ulteriori problemi e ritardi.

Quindi il nostro itinerario in Islanda può proseguire verso sud o verso nord. La scelta sul “senso di marcia” del viaggio dipende dal numero di giorni a disposizione. Se i giorni per visitare Islanda sono pochi, 7 o meno, conviene dirigersi verso sud. Se invece i giorni disponibili sono almeno 10, consigliamo di optare per un giro dell’isola in senso orario.

cosa vedere in islanda

Parlando di luoghi da non perdere ci sentiamo di consigliarvi la penisola di Snæfellsnes, con i suoi panorami unici ed i villaggi incantati. Quindi da non mancare è uno stop ad Akureyri o dintorni. Questo sia per visitare la seconda “città” dell’ Islanda (circa 18mila abitanti!) sia per dedicare una mezza giornata ad un’uscita in barca per ammirare le balene. Altra tappa fondamentale, a cui dedicare almeno 2 notti, è il lago Myvatn e i suoi dintorni.

In Islanda posti da visitare ce ne sono moltissimi ma qui la concentrazione è molto elevata. E’ impossibile descrivere in dettaglio in questo articolo tutti i luoghi del lago da scoprire ma saremo ben lieti di rivelarne tutti i segreti in fase di prenotazione del vostro viaggio con noi.

Proseguendo il nostro viaggio in Islanda, raggiungiamo la zona dei fiordi dell’est. Molto diversi dai fiordi dell’ovest, sono sicuramente un bellissimo assaggio di questo tipo di morfologia e di panorama. Anche qui, se possibile, consigliamo di pernottare 2 notti per avere una giornata da spendere fra splendidi panorami e villaggi incantati.

Islanda posti da vedere nel sud

Infine si raggiunge la parte sud dell’Islanda, un susseguirsi continuo di gemme naturalistiche da ammirare in qualsiasi periodo dell’anno. Per citarne solo alcune si inizia dalla spiaggia di Stokksnes per proseguire con la laguna glaciale di Fjallsarlon. Si prosegue con le numerosissime cascate, più e meno famose, per finire con il “circolo d’oro”. Nel sud dell’Islanda cosa visitare è difficile da scegliere. Sicuramente scenderemo di più nel dettaglio con i nostri clienti in fase di prenotazione del viaggio.

Se il tempo a disposizione lo permette, consigliamo di terminare il viaggio in Islanda con una chicca spesso snobbata. La penisola di Reykjanes è considerata l’Islanda in miniatura e merita del tempo a disposizione prima dell’imbarco sul volo di ritorno.

cose da vedere in islanda

Islanda cosa vedere ? considerazioni finali

Risulta difficile approfondire cosa vedere in Islanda con così poco “tempo” a disposizione. Speriamo di avervi dato alcuni spunti interessanti su cosa visitare in Islanda. Siamo a disposizione per approfondire i contenuti nel caso in cui desideriate organizzare, prenotare e confermare il vostro viaggio con noi. In Islanda da non perdere è la Natura, come dicevamo.

Pertanto siatene consci e viaggiate in questo meraviglioso paese solo se amate la Natura in tutte le sue declinazioni! Islanda, unica al mondo!

Sei interessato all’aurora boreale ? scopri il nostro articolo:

Islanda quando andare per aurora boreale

Sei interessato ad un fly and drive in Islanda ?  scopri i nostri viaggi in Islanda

LEGGI I NOSTRI CATALOGHI ISLANDA:

 

 

Cosa vedere in Norvegia ?

Cosa vedere in Norvegia assolutamente e come visitarla ? Premettiamo che per visitare la Norvegia è essenziale essere amanti della Natura. Fiordi, panorami, isole e villaggi caratteristici sono il filo conduttore di un viaggio in Norvegia.

cosa vedere in norvegia

Non sempre ma spesso il viaggio inizia da Oslo, la capitale della Norvegia. Dedicare qualche giorno a musei, passeggiate e palazzi storici può essere davvero interessante. Ma altrettanto allettante può essere combinare Oslo con altri capitali del nord come Copenhagen, Stoccolma ed Helsinki. Quindi, se questo potesse interessarvi, perchè non dare un’occhiata al nostro catalogo dei tour guidati in Norvegia qui:

 

 

Norvegia cose da vedere: i fiordi

In Norvegia cose da vedere ce ne sono davvero un’infinità. Ma se i musei e la vita di Oslo non fanno per voi, conviene dedicare tempo e denaro ad altro. Da non perdere per nessun motivo una visita nei fiordi norvegesi. Per raggiungere i fiordi della Norvegia conviene volare su Bergen, Stavanger o Trondheim. Queste le città con i maggiori aeroporti e con più facile accesso ai fiordi.

norvegia cosa vedere

Una volta raggiunto uno di questi hot spots, è possibile muoversi in vari modi: noleggiare un’auto, fare una crociera, preorganizzarsi con attività ed escursioni guidate, oppure utilizzare gli ottimi mezzi pubblici norvegesi. A tal proposito ecco alcune nostre proposte di viaggio nei fiordi. La prima proposta è il viaggio in Norvegia per eccellenza se non si ha moltissimo tempo a disposizione. Questo infatti permette di avere un assaggio delle bellezze naturalistiche norvegesi spostandosi con i mezzi pubblici:

E’ possibile personalizzarlo in base alle vostre esigenze di durata e data di partenza. Permette di viaggiare con i mezzi pubblici da Oslo a Bergen attraversando paesaggi mozzafiato, tra le imponenti montagne e i fiordi. A bordo della Flåmsbana si raggiungerà il Sognefjord, navigando sul Nærøyfjord fino a Gudvangen. Oppure possiamo proporvi quest’altro itinerario, sempre a bordo dei mezzi pubblici, nel sud della Norvegia:

Quindi se preferite viaggiare con una guida professionista parlante italiano e scoprire qualcosa di più, questo è il tour che fa per voi:

Potrete comodamente atterrare ad Oslo e farvi guidare dalle nostre esperte guide. Infine se nessuna delle due nostre proposte è di vostro gradimento, potete optare per la formula fly and drive. Ovvero possiamo organizzare per voi i voli, il noleggio del veicolo, i pernottamenti, le escursioni e le varie attività in modo da non dover perdere tempo in loco. Questo inoltre vi permette di non avere da pagare sul posto somme ingenti che possono “ingolfare” la vostra carta di credito. Infine vi consente di tenere il viaggio che vi abbiamo organizzato sotto l’ombrello protettivo della nostra assicurazione contro l’annullamento. Ecco quindi una proposta di fly and drive:

Cosa vedere in Norvegia oltre ai fiordi ?

Cosa vedere in Norvegia oltre ai magnifici fiordi ? Sicuramente le isole Lofoten e le isole Vesteralen. Sono gioielli naturalistici e paesaggistici un po’ “fuori mano” che secondo noi meritano un viaggio a sé. Piccoli villaggi fermi nel tempo, panorami unici, passeggiate e percorsi trekking immersi nei paesaggi più incredibili, paesini di pescatori con i tipici rorbu rossi sospesi fra terra e mare. Questo in brevissimo quanto aspettarsi da questi arcipelaghi.

cosa visitare in norvegia

Da non mancare per nessun motivo una tappa nella remota Andenes, alle isole Vesteralen, per il whale watching e l’avvistamento dei Puffins. Qui conviene muoversi con un veicolo a noleggio o con un tour guidato. I mezzi pubblici norvegesi arrivano anche qui ma è molto meglio viaggiare con un mezzo che vi permetta di sostare dove e quando vi piace! Pertanto possiamo proporvi un paio di fly and drive molto interessanti:

Infine, se preferite optare per un comodo tour con guida parlante italiano fra le Vesteralen e le Lofoten, ecco il programma perfetto per la prossima estate:

Non mancheranno esperienze uniche, a contatto con le renne di Sortland e nelle acque di Andenes per l’avvistamento delle balene. Qui da maggio a luglio sarà possibile ammirare lo straordinario fenomeno del sole di mezzanotte.

Visitare la Norvegia è possibile utilizzando molti e diversi mezzi di trasporto. Se nessuna delle proposte vi soddisfa, non vi resta che contattarci. Realizzeremo su misura il viaggio perfetto per voi.

Ricordiamo bene sempre di pianificare ed organizzare con largo anticipo voli, sistemazioni ed escursioni. Se la Norvegia è fra i vostri progetti, vi consigliamo di dare uno sguardo alla nostra pagina dedicata ai viaggi in Norvegia.

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    Isole Far Oer o Isole Faroe ?

     

    Isole Far Oer o Isole Faroe ? Non preoccupatevi, è corretto l’utilizzo di entrambe le diciture.

    Isole Far Oer e la storia ? Si pensa che anche monaci irlandesi giunti dalla vicina Scozia o direttamente dall’Irlanda verso il VI secolo abbiano abitato le isole Far Oer.  Secondo la Saga dei Faroesi gli emigranti che lasciarono la Norvegia per sfuggire alla tirannia di Harald I si insediarono nelle isole Faroe all’incirca all’inizio del IX secolo. Sigmundur Brestirson venne poi inviato a conquistare le isole dal re di Norvegia Olaf primo.

     

    isole far oer

     

    Un po’ di geografia: le Far Oer sono un arcipelago formato da 18 isole al largo delle coste settentrionali dell’Europa tra il Mare di Norvegia e il nord dell’oceano Atlantico a metà strada tra l’Islanda e la Norvegia. Le Fær Øer hanno un clima oceanico subpolare influenzato dall’Oceano Atlantico e dalla corrente nord atlantica.  Streymoy: qui si trova la capitale Tórshavn e nei suoi dintorni vive la maggior parte della popolazione. Questa è la più grande dell’arcipelago e su di essa si trova la capitale Tòrshavn.

     

    arrivare e muoversi alle isole faroe

    Dall’Italia non esistono voli diretti lo scalo è necessario a Copenhagen, Londra o Bergen e i voli sono tutt’altro che economici come la maggior parte degli alberghi. Il meteo condiziona enormemente i voli e capita di avere ritardi o cancellazioni.  Grandissima attenzione alle pecore che sono esattamente il doppio degli abitanti.  Se vi state chiedendo cosa fare e cosa vedere alle Isole Faroe qui trovate un elenco dei luoghi da non perdere durante la visita di questo arcipelago: viaggi alle Far Oer. Muoversi nell’arcipelago è molto facile con un veicolo a noleggio o con un’escursione guidata. Spostarsi con i mezzi pubblici è fattibile ma non da modo di fare soste e fermate per godere della natura.

     

    che cosa fare alle isole faroe

    Un viaggio alle Far Oer presuppone una profonda passione per la Natura, per le attività e le escursioni in mare e in special modo per hiking e trekking. Quindi partire per questo arcipelago solo se vi ritrovate in queste caratteristiche.

    5 cose da non perdere alle isole faroe
    • La magnifica isola di Sandoy e le sue saghe
    • Imponenti scogliere di Vestmanna
    • Il “lago sopra l’oceano”
    • Escursione opzionale a Mykines
    • Le formazioni rocciose di Tjørnuvík

     

    isole faroe

     

    LEGGI IL NOSTRO CATALOGO di VIAGGI alle ISOLE FAR OER

     

    Vietnam clima e consigli meteo Vietnam

    Clima Vietnam: non si sbaglia a dire che in Vietnam non c’è una stagione sconsigliata e un’altra perfetta per visitarlo. Certo non tutte le stagioni sono uguali. E’ normale che, quando in una certa zona piove o fa relativamente freddo (o magari è umido e afoso), un clima sereno ed ideale per il viaggiatore ci aspetti in un’altra zona.

    clima Vietnam

    Phu Quoc, Vietnam

    Il viaggio base prevede la visita di città e monumenti (Hanoi, Hue, Hoi An, Ho Chi Minh) in cui non è problematico affrontare giornate afose, o fredde o piovose. Diverso è il caso quando si vuole visitare regioni estreme come il nord tribale (Sapa), le zone rurali dell’interno, o il Delta del Mekong. Qui si passano molte ore all’aperto e certamente è molto più importante verificare di capitare nel periodo migliore. Le risaie risaltano di colori eccezionali nei mesi estivi e nel periodo del raccolto tra settembre e inizio ottobre. A luglio e agosto in media i tifoni interessano il nord del Vietnam.

    Vietnam meteo

    I due monsoni che si alternano ogni sei mesi influenzano le diverse zone climatiche. Nel nord abbiamo un inverno freddo e piovoso (da novembre ad aprile) e clima caldo e sereno nel restante periodo. Nel sud troviamo un’estate umida (da maggio ad ottobre) con maggior concentrazione di precipitazioni tra giugno ed agosto. Il periodo estivo, da giugno ad ottobre, è ideale per la zona costiera centrale, con clima fresco e asciutto.

    Nelle zone interne del Vietnam centrale, la presenza di alture rende il clima più mite. Se si desidera visitare gli altopiani centrali consigliamo febbraio. Questo poichè il clima del Vietnam negli altopiani centrali è più gradevole ovvero non piove e la temperatura è molto fresca. Anche se il Vietnam si trova tra l’Equatore e il tropico, la zona settentrionale ha un clima subtropicale. Nel nord del Vietnam può anche essere decisamente freddo durante i mesi invernali. Da novembre fino a febbraio è il momento migliore per visitare il sud del Vietnam.

    clima del Vietnam

    Binh ThuanC’è magari un’altra considerazione da fare che sconsiglia un viaggio in Vietnam tra fine gennaio ed inizio febbraio. E’ il periodo del capodanno (data mobile che è determinata dalla fase lunare). E’ la festa più sentita, motivo di turismo interno e ritorno in patria degli emigrati. Il periodo di vacanze va dalla settimana precedente a quella successiva al capodanno. Voli ed alberghi sono prenotati con largo anticipo.

    I prezzi di conseguenza si allineano secondo le note regole della legge domanda-offerta. In sostanza questo è l’unico periodo che sconfessa la convinzione che il Vietnam sia un’ottima destinazione per rapporto qualità/prezzo. Chi sceglie di viaggiare in Vietnam a gennaio e fino a metà febbraio non dovrà stupirsi dell’alto numero di visitatori presenti.

    Vietnam quando andare

    Clima Vietnam: ad agosto in Vietnam piove mediamente per 20 giorni. Cadono circa un totale di 80 mm e in questo mese ci sono 11 giorni asciutti. A febbraio mediamente piove per 7 giorni per un totale di 6 mm. Febbraio è il mese in cui il clima in Vietnam è più asciutto. Il meteo in Vietnam è caldo umido con piogge frequenti da aprile a novembre. Durante un viaggio si trascorrono molte ore all’aperto. Pertanto è molto più importante verificare di viaggiare nel periodo migliore.

    Forse può essere utile questa tabella riepilogativa sul Clima Vietnam:

    Zona Nord: clima Vietnam
    Aprile a Novembre: Temperatura 30 – 38°C, talvolta con forti acquazzoni.
    Dicembre a Marzo: Temperatura 10 – 18°C. Febbraio e Marzo possono presentarsi umidi e nuvolosi.

    Zona centrale: clima Vietnam
    Danang e Hue: Possibili tempeste dalla fine di Ottobre all’inizio di Dicembre
    Nha Trang: Sole tutt’anno eccetto Novembre e Dicembre quando si hanno forti piogge.
    Dalat: Più fresco rispetto alle aree costiere, in particolare da Novembre a Marzo.

    Zona Sud: clima Vietnam
    Da Maggio a Ottobre: Caldo con frequenti piogge
    Da Novembre a Aprile: Caldo e molto umido, afoso

     

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    clima Vietnam agosto

    Leggi i consigli della Farnesina sul Vietnam

    quando andare in Tanzania ?

    Sicuramente la domanda più in voga è: quando andare in un determinato paese ? Prima di programmare un viaggio così importante, molti si chiedono Tanzania quando andare ? Qual è il periodo migliore ? Confrontiamo i dati meteo registrati nel corso degli anni ad Arusha, Tanzania per stabilire quale sia il periodo più indicato per un safari nei parchi del nord della Tanzania. Cercheremo di dare una risposta alla domanda fatidica: Tanzania quando andare ?

    tanzania quando andare

    Arusha è punto di partenza di molti Safari ed è situata relativamente vicino a molti parchi nazionali, vediamo i dati:

    quando andare in Tanzania ?

    La media delle temperature registrate durante il giorno è abbastanza elevata, senza mai però salire oltre la soglia dei 30 gradi centigradi. Pertanto, in termini di temperatura, non ci sono particolari sconsigli. I mesi dove questa è più mite e fresca sono quelli che vanno da maggio a settembre:

    quando andare in tanzania

    Tanzania, temperature medie ad Arusha

    safari Tanzania periodo migliore ?

    Verifichiamo il tasso di umidità. Questo infatti influisce sulla reale percezione dei gradi centigradi misurati e rende il clima più o meno sopportabile. Dalle medie sull’umidità registrate sempre ad Arusha si nota un andamento più o meno costante di questo indice con particolari picchi nei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio. Questo fattore ci porta a definire come periodo abbastanza critico quello compreso fra i mesi di aprile e maggio. Questa è un’indicazione teorica, poichè sappiamo benissimo che ormai i cambiamenti climatici a livello globale spesso stravolgono i dati scientifici registrati nel corso dei decenni passati.

    Quindi valutiamo la quantità di pioggia che mediamente cade ad Arusha nel corso dell’anno. I bimestri marzo – aprile e novembre – dicembre sono di gran lunga più piovosi rispetto in special modo al periodo giugno – ottobre:

    quando andare in Tanzania

    Tanzania, quantità di pioggia ad Arusha

    safari Tanzania periodo migliore ?

    Quindi Tanzania quando andare ?  Specialmente per un fotosafari, scopo primario di un viaggio in Tanzania, noi sconsigliamo vivamente i mesi di marzo e aprile. Maggio, se si ha fortuna, può essere preso in considerazione specialmente perchè il costo del viaggio può risultare decisamente più basso rispetto ad altri periodi. Anche novembre non è da scartare totalmente sempre considerando meteo e rapporto qualità/prezzo. Giugno, settembre e ottobre sono da privilegiare rispetto a luglio ed agosto quando il costo dei voli e dei lodges può risultare veramente elevato. Conviene sempre prenotare con molto anticipo un safari in Tanzania !

    Safari in Tanzania periodo migliore a cura del servizio meteorologico di Bigmama – Itinerari Evolutivi

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      Scopri una delle nostre proposte di viaggio per la Tanzania:

      Safari nei parchi del nord

      tanzania quando andare

      guida meteo Islanda

      Guida meteo Islanda. Per capire bene quest’isola unica e particolare c’è bisogno di entrare nella testa del suo popolo, capire i suoni che arrivano da questo luogo incantato, di immergersi completamente nell’atmosfera…ecco allora vi consiglio di ascoltare e guardare Hoppipolla dei Sigur Ros suonata dal vivo dentro il canyon di Asbyrgi, poco distante da Husavik

      Se le immagini e la musica vi sono piaciute allora potete proseguire con la lettura di questo articolo (e degli articoli successivi) e iniziare a programmare la “vostra” Islanda. Nel caso in cui invece tutto ciò non fosse stato di vostro gusto vi consigliamo di puntare ad altre destinazioni.

      perchè andare in Islanda

      Il primo articolo per la “Guida pratica al vostro viaggio in Islanda” lo dedichiamo a togliere qualche dubbio ai nostri viaggiatori, rispondendo a 6 domande che ci vengono poste ogni giorno:

      Guida pratica al vostro viaggio in Islanda parte 1 e meteo Islanda

      in Islanda fa freddo?

      E’ freddo! R: meteo Islanda: a parte che per alcuni, il freddo può essere un fattore positivo, in Islanda fa molto meno freddo di quanto si possa pensare. Prendiamo ad esempio le temperature medie di Reykjavik a gennaio e compariamole con quelle di Venezia. Reykjavik max 3 min -2°C / Venezia max 5 min -2°C . Non ci sono grosse differenze vero? Prodigi della corrente del golfo!!! D’estate invece è sicuramente più freddo che in Italia, raramente si superano i 15°/20°…certamente un bagno nel mare non lo farete mai, ma in compenso potrete provare le tante terme naturali (anche gratuite) sparse su tutta la superficie dell’isola…siamo certi che non sentirete la mancanza dell’ombrellone!!! e poi in Islanda non ci sono le zanzare….

      che ci vado a fare ?

      R: Se vi piacciono gli alberghi extra lusso e la supercomodità questo non è il paese che fa per voi. Chi viaggia in Islanda lo fa per ammirare lo spettacolo della natura, per capire la simbiosi con la quale il popolo islandese vive con la madre terra e per entrare a far parte del microcosmo felice nel quale si trova quest’isola lontana. Cosa c’è da vedere? Di tutto! Cascate, ghiacciai, iceberg, vulcani, laghi, geyser, balene, canyons, fiordi, foche, rare specie di uccelli e chi più ne ha più ne metta

      Quale è il miglior periodo per andare in Islanda?

      R: cosa cerchi nell’Islanda? Cerchi paesaggi verdi, vuoi fare trekking, vuoi le giornate lunghe? allora l’estate! Vuoi le aurore, il maestoso spettacolo dell’inverno artico e non trovare masse di turisti? allora l’autunno e l’inverno sono le stagioni che fanno per te!

      In Islanda piove spesso?

      R: Può capitare che piova, nevichi, splenda il sole, tiri vento, faccia caldo, faccia freddo, compaia la nebbia…tutto nello stesso giorno!!! Un detto islandese recita: “se non ti piace il tempo islandese adesso, aspetta 5 minuti vedrai peggiorerà”. Quindi è assolutamente imperativo vestirsi a strati e portarsi l’impermeabile  sempre con se !!Parlando seriamente, il tempo meteorologico in Islanda è veramente molto instabile.

      Come si guida in Islanda?

      R: Come in Italia, nessuna differenza. Non c’è bisogno di patenti internazionali, traduzioni, ecc… Per i noleggi auto è essenziale una carta di credito con numeri in rilievo depositata a garanzia ed estremamente consigliato la sottoscrizione delle assicurazioni extra (ad eccezione dell’assicurazione furto, la quale a nostro avviso è abbastanza inutile quando si viaggia in un paese dove nessuno chiude la macchina a chiave…). Un ultimo consiglio: prima di noleggiare un modello specifico d’auto pensate bene quale itinerario volete percorrere.  Le strade marchiate con la lettera F sono percorribili solo ed esclusivamente da jeep 4×4 e in alcune di esse è necessario fare degli attraversamenti a guado sui fiumi….uomo avvisato…

      non è un paese per vecchi !

      R: Iceland Airwaves, Secret Solstice, Sònar Sound. Sono solo 3 dei grandi festival di musica elettronica e rock presenti su quest’isola la cui popolazione ha un’età media di circa 37 anni. Questi dati da soli servono per capire che l’Islanda è tutto fuorché vecchia. E’ un viaggio adatto solo a persone adulte? No! E’ un viaggio per gente di qualsiasi età, purchè siano veri viaggiatori. Dall’esplorazione delle caverne di ghiaccio agli sport estremi, dal tour fotografico al viaggio di solo divertimento tra amici, in Islanda si può organizzare di tutto e di più. L’Islanda è per tutti, scegli te come viverla

      Prossimamente un nuovo articolo della Guida pratica al vostro viaggio in Islanda parte 1 e meteo Islanda dove sfateremo miti e inizieremo a scoprire l’isola palmo palmo

      Viaggi e Avventure in Islanda. Scegli fra uno dei nostri tour pubblicati oppure richiedi un viaggio su misura al nostro staff. Qui puoi trovare tutti i nostri contatti: contatti Bigmama

       

      Guida meteo islanda

      Namibia vaccinazioni

      Ormai è obbligatorio avere la vaccinazione contro il Covid19. Innanzitutto teniamo a precisare fina da subito che quelli che vi diamo qui di seguito NON sono consigli medici. Quelli che trovate in questo articolo sono suggerimenti personali, non pareri medici, su vaccini per Namibia basati su esperienze personali di viaggio. Per la Namibia vaccinazioni obbligatorie ce ne sono poche, anzi soltanto una. E’ ufficialmente obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla soltanto se si arriva da un Paese dove la febbre gialla è a rischio di trasmissione. Altre vaccinazioni Namibia non sono richieste per l’ingresso nel paese.

      namibia vaccinazioni consigliate

      Namibia, Sandwich Harbour

      consigli su vaccinazioni per Namibia da fare prima della partenza

      E’ sempre meglio aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Per recarsi in Namibia vaccinazioni ufficialmente consigliate sono quelle contro tetano, febbre tifoide, Epatite A e B e febbre gialla.  Noi di Bigmama, personalmente parlando, durante i nostri numerosi viaggi in Namibia non ne abbiamo mai fatte. Questo è un paese quasi ovunque molto arido per la maggior parte dell’anno. Le scarse piogge si concentrano fra la metà di dicembre e l’inizio di aprile. In valore assoluto sono abbastanza scarse. La zona più umida è quella della striscia di Caprivi che ha un clima medio differente rispetto al resto della Namibia. Qui potete trovare maggiori dettagli sul meteo di questo paese: informazioni clima Namibia

      vaccinazioni obbligatorie Namibia

      L’unico vaccino obbligatorio, richiesto all’ingresso in Namibia, è quello per la febbre gialla se di proviene da un paese dove è endemica. Quindi se volate con una compagnia aerea che fa scalo in un paese dove è endemica la febbre gialla e qui ci fate una sosta di più di 12 ore, all’ingresso in Namibia vi chiederanno il certificato di vaccinazione.

      vaccini Namibia ?

      Quello che ci sentiamo di dirvi è che noi non abbiamo mai fatto la profilassi antimalarica. Come dicevamo è un territorio desertico e arido. Se adottiamo le normali precauzioni contro le zanzare (spray antizanzare, maniche e pantaloni lunghi specialmente al tramonto), il rischio rimane veramente molto basso. Meglio concentrarsi eventualmente su l’antitetanica che, in caso di bisogno, potrebbe essere difficilmente reperibile in loco. Consiglio fondamentale che ci sentiamo di darvi è quello di consumare cibo sicuro e di non bere acqua e bevande non confezionate e sicure.

      Sono diversi i consigli su vaccinazioni Namibia ad agosto ? No, anzi! Agosto in Namibia è un mese abbastanza fresco e secco durante il giorno ed abbastanza freddo durante la notte, alla sera ed all’alba. Pertanto il rischio di incontrare zanzare pericolose è ancora più basso. Anzi è opportuno partire preparati per quanto concerne il vestiario. Consigliamo maglioni o piles molto caldi, un piumino leggero ed una buona copertura per il vento. Il vento è un fenomeno atmosferico molto presente sia nel deserto che lungo la costa, pertanto è consigliabile essere pronti a coprirsi.

      namibia vaccinazioni obbligatorie consigliatenamibia vaccinazioni

      Namibia, deserto del Namib

      La Namibia è in generale un paese sicuro. Ovviamente sono da adottare tutte le precauzioni di sicurezza che si adotterebbero in un qualsiasi altro paese. Una peculiarità di questo paese, da considerare specialmente durante il periodo di pandemia, è la bassissima densità abitativa. Viaggiando con la formula fly e drive, in compagnia di affetti cari e congiunti, potremo vivere luoghi magnifici con un livello di sicurezza sanitaria elevata.

      Scopri i nostri viaggi in Namibia qui: la nostra Namibia oppure contattaci per un itinerario su misura: clicca qui e contattaci

      Madagascar clima nell’ovest del paese

      Madagascar clima nella parte ovest del paese. Nell’ovest si trovano bellissimi parchi nazionali e spiagge da sogno lontane da circuiti turistici di massa. Qui troverete il Madagascar più vero, lontano anni luce dai villaggi turistici di Nosy Be.

      madagascar clima madagascar

      clima Madagascar dell’ovest

      Per caratteristiche morfologiche e geografiche uniche al mondo, il Madagascar risente anche di un clima molto peculiare e particolare. Analizziamo in questo nostro articolo i dati climatici di Morondava, nell’ovest del Madagascar. Da questi dati sul clima di questa località del Madagascar potremo generalizzare per tutto l’ovest del paese. Come potete notare in questa tabella, le temperature massime sono pressoché costanti. Infatti si attestano tutto l’anno sui 28/30 gradi. Le minime scendono abbastanza durante il periodo maggio-settembre:

      madagascar clima ovest

      temperature medie Morondava

      Un aspetto che sicuramente influisce sulla scelta della destinazione del nostro prossimo viaggio è la quantità di giorni di sole che troveremo. Pertanto valutiamo i dati scientifici su quantità di ore di sole medie e di ore di sole medie in percentuale in un giorno. Ecco le due tabelle climatiche relative all’ovest del Madagascar. Queste ci confermano che la zona è “baciata dal sole” specialmente fra aprile e novembre:

      madagascar clima ovest

      Percentuale di ore di sole durante il giorno

      madagascar clima dell'ovest

      media ore di sole per ogni mese

      Veniamo adesso all’aspetto del clima che più degli altri influisce sulle nostre scelte per decidere la meta del nostro prossimo viaggio: la pioggia. Analizziamo il clima del Madagascar dell’ovest sotto questo aspetto. Vediamo dalle due prossime tabelle che le piogge sono praticamente tutte concentrate nel periodo dicembre-marzo. Durante il resto dell’anno sono praticamente assenti:

      clima madagascar pioggia

      giorni di pioggia ogni mese

      Madagascar clima nell’ovest del paese

      clima del madagascar pioggia media

      pioggia media

      Ultimo fattore climatico che sicuramente ha ripercussioni su di noi e sulla riuscita di un viaggio è l’umidità. Infatti la sensazione dell’umidità sulla nostra pelle durante le escursioni, le visite, gli spostamenti può notevolmente ridurre il gradimento di un viaggio. Pertanto vediamo quanta umidità è presente nel clima del Madagascar dell’ovest in media. L’indice è costantemente abbastanza elevato ma a queste latitudini è logicamente normale. Vediamo la tabella:

      madagascar clima umidita media

      umidità media

      Clima dell’ovest del Madagascar a cura del servizio meteorologico di Bigmama Itinerari Evolutivi Tour Operator

       

      Consigli su quando andare in Madagascar ? eccoli:

      Madagascar quando andare ?

       

      la Via della Seta: un emozionante viaggio

      La Via della Seta. Lo storico tragitto per ripercorrere le testimonianze delle civiltà antiche e i viaggi intrapresi dagli esploratori. Il nome della famosa rotta fu coniato per la prima volta da Ferdinand von Richthofen, geografo tedesco nei suoi Diari della Cina del 1877.

      Silk Road Unesco

      Fonte UNESCO

      Alle origini della Silk Road

      Originariamente era conosciuta come la Via Reale di Persia e si sviluppava per circa 3000 km da Ecbatana, l’odierna Hamadan, fino a Smirne, attuale Izmir, sull’Egeo. La Via della Seta divenne il principale collegamento tra Oriente e Occidente con la fondazione della città di Alessandria Eskate da parte di Alessandro Magno. L’istituzione ufficiale dell’odierna Via della Seta si ebbe poi nel I secolo a.C. durante la dinastia cinese degli Han.

      Dalla Cina a Roma

      Durante questo periodo probabilmente avvenne il primo contatto tra l’impero cinese e quello romano, il quale venne a conoscenza del prezioso materiale. La Cina divenne il principale produttore di vestiti, drappi e tessuti altissimo valore e prestigio.

      Le rotte commerciali

      Le rotte commerciali si sono sviluppate per anni via terra e via mare, collegando l’est con l’ovest. Lungo il tragitto non si commerciava solamente la seta, ma anche tutta un’altra serie di beni: tessuti, spezie, cereali, pellami, manufatti in legno e in metallo, opere d’arte e testimonianze religiose. Le vie marittime divennero tanto importanti per il commercio delle specie da essere rinominate “Spice Roads”.

      Scambi e incontri tra culture

      La rotta non è stata solamente un’importante via di scambi commerciali, bensì ha rappresentato un’importante punto di contatto, un luogo di incontro tra diverse culture e popolazioni. Le influenze reciproche tra le diverse civiltà hanno portato alla diffusione del sapere e circolazione di lingue e tradizioni locali, credenze religiose, arte, scienza e tecnologia.

      la via della seta

      I caravanserragli

      Durante il corso dei secoli, furono costruiti appositi caravanserragli, soprattutto in Asia Centrale, per accogliere e dare rifugio i mercanti durante i loro viaggi. Una di queste testimonianze è il caravanserraglio del Tash Rabat in Kyrghizistan. In questo luogo incanto è possibile vivere un’esperienza autentica pernottando in yurta, le abitazioni tipiche delle popolazioni nomadi kirghise, a contatto con la natura.

      La via della Seta patrimonio dell’UNESCO

      Nel 2014 l’UNESCO ha inserito tra i siti patrimonio dell’umanità, il corridoio della Via della Seta che collega la cinese Chang’an con la catena montuosa del Tian Shan nell’Asia centrale. La nomina è arrivata dopo un impegno congiunto di Cina, Kazakistan e Kirghizistan. Lungo questo tragitto dei 33 siti storici riconosciuti dall’UNESCO, 22 sono cinesi, 8 kazaki e 3 kirghisi.

      Se sei curioso di conoscere la Via della Seta vieni a scoprire le meraviglie del Kirgizistan!

       

      Islanda COVID19 aggiornamenti al 21 luglio

      Islanda Covid; quali sono le regole per entrare in Islanda paese da uno Stato membro dell’UE o da un paese associato Schengen?

      21 LUGLIO 2021

      Islanda Codiv: NUOVE DISPOSIZIONI per L’INGRESSO in ISLANDA

      A partire dal 27 luglio, anche tutti i viaggiatori vaccinati e quelli con precedenti infezioni in possesso del Green Pass devono presentare un test COVID-19 negativo (PCR o antigene). Il test deve essere stato sostenuto tra le 72-48 ore prima della partenza prima della partenza del volo. Il certificato deve essere presentato in islandese, norvegese, svedese, danese o inglese. I certificati in altre lingue non sono considerati validi.

      Questa decisione del governo islandese arriva in risposta al recente aumento delle infezioni da COVID-19 in Islanda. Ma per fortuna con oltre l’85% della popolazione adulta completamente vaccinata non si sono verificate malattie gravi e quindi non sono state discusse ulteriori restrizioni a livello nazionale o alle frontiere.

      Entrare in questo paese con il certificato COVID digitale UE

      A partire dal 1º giugno 2021, l’Islanda può verificare i “certificati COVID digitali UE” rilasciati da altri paesi.

       

      I titolari di “certificati COVID digitali UE” devono sottoporsi ad un solo test PCR all’arrivo e auto isolarsi fino al loro risultato, se il loro certificato contiene:

      • Prova della vaccinazione completa. La vaccinazione è considerata completata dopo la seconda dose di vaccino (per Johnson &Johnson, la vaccinazione è considerata completata dopo l’assunzione della dose singola).
        Tutti i vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dall’Organizzazione mondiale della sanità sono accettati.
        La validità della vaccinazione è di 365 giorni.
      • Prova di recupero da COVID-19 (14 giorni devono essere trascorsi dal risultato positivo a un test COVID).

       

      I titolari di “certificati COVID digitali UE” devono essere sottoposti a 2 test PCR all’arrivo, con 5-6 giorni di autoisolamento tra, se il loro certificato contiene:

      • Un risultato negativo a un test COVID-19. Solo i test PCR sono accettati. La prova deve essere effettuata entro 72 ore prima della partenza.

      I bambini di età inferiore a 16 anni sono esentati dal requisito del test prima della partenza e sono soggetti a test PCR all’arrivo.

       

      Islanda Covid: ingresso in questo paese senza il certificato COVID digitale UE o con un certificato non conforme ai requisiti nazionali

      L’Islanda adotta la propria classificazione nazionale delle aree a rischio, pertanto le restrizioni di viaggio per l’Islanda non si basano sulla mappa comune dei semafori dell’UE.

      Tutti i paesi e territori del mondo, ad eccezione della Groenlandia, sono attualmente classificati come aree a rischio.

      I viaggiatori possono entrare in Islanda presentando:

      • Prova della vaccinazione completa
        Coloro che forniscono prove valide di essere stati vaccinati contro COVID-19, non sono tenuti a fornire un test PCR prima dell’imbarco e sono inoltre esenti da misure di quarantena alla frontiera. Fino al 1º luglio, sono ancora sottoposti a un test PCR all’arrivo. Dopo il 1º luglio, tutti i viaggiatori che arrivano in Islanda saranno esentati dallo screening di frontiera se presentano un certificato di vaccinazione.
      • Prova del recupero da COVID-19
        Coloro che forniscono prove valide di aver recuperato dalla COVID-19, non sono tenuti a fornire un test PCR prima dell’imbarco e sono inoltre esenti da misure di quarantena alla frontiera. Fino al 1º luglio, sono ancora sottoposti a un test PCR all’arrivo. Dopo il 1º luglio, tutti i viaggiatori che arrivano in Islanda saranno esentati dallo screening di frontiera se presenteranno un certificato di recente recupero da COVID-19.

      Tutti gli altri viaggiatori sono soggetti al requisito di un test PCR negativo prima della partenza.
      La prova deve essere effettuata entro 72 ore prima della partenza.

      Inoltre, tutti i passeggeri che arrivano in Islanda devono subire altri due test PCR: uno all’arrivo e un altro 5-6 giorni dopo. Tutti i viaggiatori devono rimanere isolati fino a quando non ricevono un risultato negativo al secondo test PCR.

      Coloro che sono risultati negativi nel secondo test PCR non sono più sottoposti a precauzioni speciali. Coloro che provano positivi devono autoisolarsi.

      I bambini nati nel 2005 e successivamente sono esentati dal requisito del test prima della partenza.

       

      Documentazione obbligatoria di viaggio

      Tutti i passeggeri nati prima del 2005 sono tenuti a compilare un modulo di preregistrazione prima della partenza per l’Islanda, che impone loro di fornire dati personali e informazioni di contatto, informazioni sul volo, date di viaggio, indirizzo/i durante il soggiorno in Islanda e informazioni sui paesi che hanno visitato prima dell’arrivo.
      I passeggeri sono inoltre incoraggiati a scaricare e utilizzare l’app COVID-19 Rakning C-19, che contiene importanti informazioni sulla COVID-19 e su come contattare il servizio sanitario islandese.

       

      Per saperne di più:
      Www.covid.is
      Certificati di vaccinazione ammessi alla frontiera per l’esenzione dalle misure di frontiera dovute alla COVID-19
      Istruzioni per la quarantena

      Documenti necessari per viaggiare in Europa
      Copertura sanitaria per soggiorni di breve durata

       

      Clausola di esclusione della responsabilità: Le informazioni in questa pagina non sono esaustive e si basano sui dati più recenti trasmessi dagli Stati membri dell’UE e provenienti da altre fonti nazionali autorevoli e pubblicamente accessibili. Pur cercando di mantenere aggiornate le informazioni, la Commissione non si assume responsabilità di alcun tipo, esplicito o implicito, circa la completezza e l’accuratezza dei contenuti della pagina o le singole decisioni basate su di essi.

       

      Islanda COVID19 aggiornamenti al 7 giugno

      Attualmente non ci sono restrizioni per i cittadini EEA/EFTA ovvero con passaporto di un paese dell’Unione Europea, della Norvegia, del Lichtenstein e della Svizzera. Questo è valido anche per i cittadini di Andorra, Monaco, San Marino e Vaticano. Tutti coloro che viaggiano in Islanda devono presentare il risultato di un test PCR negativo per COVID-19 (SARS-CoV-2) prima di salire a bordo di un aereo o una nave per l’Islanda e di nuovo all’arrivo. I bambini nati dal 2005 in poi sono esentati dalla presentazione di un test PCR. L’esito negativo del test deve essere stato raccolto non più di 72 ore prima della partenza. I test rapidi antigenici non sono validi. Il certificato deve essere presentato in islandese, norvegese, svedese, danese o inglese. I certificati in altre lingue non sono considerati validi. I risultati del test devono essere preregistrati.

      Se un passeggero in arrivo ha un certificato di vaccinazione per COVID-19 o una certificazione che dimostri una precedente infezione da COVID-19, non è tenuto a presentare la prova di un test PCR negativo. Questo verrà sottoposto a test in arrivo in aeroporto a Keflavik.

      Islanda COVID: Certificato di vaccinazione per l’esenzione dalla quarantena in arrivo

      Un certificato di vaccinazione con uno dei seguenti vaccini con autorizzazione all’immissione in commercio in Europa:

      1. Comunione; Pfizer BioNTech

      2. Vaccino COVID-19 Moderna

      3. Vaccino COVID-19 AstraZeneca

      4. Vaccino COVID-19 Janssen

      Islanda COVID; il certificato internazionale di vaccinazione (“il libro giallo”) rilasciato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è valido anche nei casi in cui l’OMS ha discusso e approvato un vaccino elencato nel certificato, indipendentemente da dove è stata effettuata la vaccinazione. Ecco un elenco di vaccini che possono essere elencati nel libro giallo:

      1. Vaccino mRNA Tozinameran-COVID-19 (Comirnaty®) Pfizer/BioNTech Manufacturing GmbH.

      2. Vaccino COVID-19 (Vaxzevria®; ChAdOx1-S) AstraZeneca AB.

      3. Vaccino COVID-19 (ChAdOx1-S) AstraZeneca/SK Bio (SK Bioscience Co. Ltd).

      4. Vaccino COVID-19 (ChAdOx1-S) AstraZeneca (Covidshield™ Serum Institute of India Pvt. Ltd).

      5. Vaccino COVID-19 (Ad26.COV2-S) Janssen-Cilag International NV.

      6. Vaccino COVID-19 Moderna (mRNA-1273), Moderna Therapeutics.

      7. Vaccino SARS-CoV-2 BIBP (Vero Cell) (Sinopharm/Bejing Institute of Biological Products Co., Ltd.)

      Covid Islanda: i certificati possono essere cartacei o elettronici. Le guardie di frontiera valuteranno se un certificato è valido e contatteranno un rappresentante del capo epidemiologo (un professionista sanitario) se necessario, e il capo epidemiologo emetterà una decisione finale sulla validità del certificato. Se un passeggero presenta un certificato ritenuto non valido, ovvero se una delle condizioni richieste non è soddisfatta, la persona interessata è soggetta alle misure di quarantena imposte agli altri passeggeri, ovvero presentare un certificato per un test PCR negativo e sottoposti a doppio screening, con una quarantena tra questi screening.

      I certificati di vaccinazione devono soddisfare i seguenti criteri:

      • Deve essere inviato in islandese, danese, norvegese, svedese, inglese o francese. Un certificato in un’altra lingua può essere valido se presentato insieme a una traduzione in una delle lingue approvate e verificato da un traduttore certificato.
      • Nome e cognome (paragonabile alla documentazione di viaggio).
      • Data di nascita.
      • Nome della malattia vaccinata (COVID-19).
      • Dove e quando sono avvenute le vaccinazioni (data/e)
      • La vaccinazione deve essere completa; il numero di dosi necessarie per completare la vaccinazione per ciascun vaccino deve essere conforme alle raccomandazioni del produttore.
      • Informazioni sull’emittente del certificato (Operatore sanitario/Istituzione), insieme a una firma in caso di certificato di vaccinazione internazionale.
      • Nome del vaccino e Produttore.

       

      COVID Islanda: requisiti per l’ingresso di viaggiatori NON vaccinati

      Svandís Svavarsdóttir, ministro della Salute islandese, ha deciso di prorogare l’applicazione dell’attuale regolamento governativo su quarantena, isolamento e test al confine islandese in relazione al COVID-19 fino al prossimo 15 giugno. Per allora, si prevede che almeno il 60 per cento della popolazione, pari al 75 per cento di coloro che saranno chiamati per la vaccinazione, avrà ricevuto almeno la prima dose di vaccino. Ciò in considerazione del parere del capo epidemiologo secondo cui è consigliabile mantenere invariati i test alla frontiera per il momento per poter iniziare a revocare i test alla frontiera verso la metà di giugno.

      Nella riunione di gabinetto è stato deciso che il sistema di codifica a colori precedentemente annunciato alla frontiera non avrà effetto. Questo perché si prevede che la revoca delle misure alla frontiera vada più veloce per tutti i paesi, indipendentemente dalla situazione dell’epidemia lì, poiché il numero di vaccinati sta aumentando molto rapidamente. In tali circostanze non vi è alcun vantaggio nell’introdurre un sistema di codifica a colori solo per un breve periodo di tempo.

      islanda covid islanda

      COVID Islanda

      Tutte le ulteriori informazioni possono essere trovate su Covid.is

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        Islanda aurora boreale: quando andare ?

        Islanda quando andare per aurora boreale ? i nostri consigli meteo e clima su quando andare in Islanda per ammirare il fenomeno dell’aurora boreale.

        aurora boreale quando in Islanda ?

         

        Islanda quando andare per aurora boreale. In molti si chiedono quando è il periodo migliore per fare un viaggio in Islanda. Quali sono i mesi migliori per riuscire ad ammirare lo spettacolo dell’aurora in Islanda. Sicuramente la risposta non è facile da dare. Molti fattori incidono sulla possibilità di ammirare le aurore boreali in Islanda. Aprile in Islanda può essere un buon mese per ammirare il fenomeno dell’aurora ma andiamo a vedere nel dettaglio i parametri meteo:

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        periodo migliore per andare in Islanda per aurora boreale

        aurora boreale islanda

        Islanda quando andare per aurora boreale ? Proviamo a dare qualche consiglio utile. Il fattore che influisce sulla possibilità di vedere le aurore è la copertura del cielo da parte delle nuvole. Se viaggiamo in periodi in cui le piogge sono mediamente minori come quantità e le ore di sole medie sono più elevate, sicuramente avremo maggiore probabilità di vederle. Altro fattore da tener presente è la durata del giorno, e quindi della notte.

        Aurora boreale Islanda: Le aurore sono visibili al buio, quindi dovremo prediligere i mesi dell’anno in cui la durata del giorno non è troppo lunga. Pertanto analizziamo i dati scientifici storici che abbiamo per questi fenomeni meteorologici. Proviamo ad individuare il miglior periodo. Abbiamo preso come riferimento i dati della cittadina di Hella, località strategicamente collocata fra Reykjavik, il Circolo d’oro ed il Sud.

        I mesi in cui statisticamente piove di meno sono aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre. Relativamente meno.  Questo può influire positivamente sulle possibilità di vedere l’aurora boreale oltre a dare un’indicazione su quando viaggiare in Islanda a prescindere da questo fenomeno.

        Vi state chiedendo se è possibile vedere l’aurora boreale a luglio ? Vi state chiedendo se è possibile vedere l’aurora boreale a agosto ? Vi state chiedendo se è possibile vedere l’aurora boreale a settembre ? Generalmente è possibile anche ad inizio settembre ma dobbiamo attendere le ore di maggior buio, quindi a sera molto tarda o a notte fonda.

        islanda aurora boreale periodo migliore

        aurora boreale in Islanda

        Analizziamo quindi la tabella che ci illustra le ore di sole medie mensili. Le ore medie in cui il cielo è sgombro da nubi sono maggiori nel periodo compreso fra aprile e settembre. E’ un dato abbastanza relativo se consideriamo che in un mese (30 giorni) ci sono (circa 24 ore x 30 giorni) 720 ore e che il picco massimo di ore di sole in un mese è per maggio con poco meno di 200 ore di sole/mese. Quindi dall’analisi dei dati fin qui raccolti potremmo consigliare di programmare un viaggio in Islanda per l’aurora boreale in aprile o verso fine settembre.

        islanda aurora boreale

        Aurora boreale in Islanda quando ?

        Altro dato da tenere in considerazione, anche se non incide direttamente sulle probabilità di ammirare le aurore, è la temperatura media. Questa può sicuramente farci decidere se un viaggio in Islanda può fare al caso nostro oppure no. Se cerchiamo una meta calda, tropicale e non amiamo particolarmente il freddo, beh allora forse è meglio lasciar perdere pur sapendo di rinunciare ad un viaggio incredibilmente bello. Il grafico parla eloquentemente da solo. In aprile si raggiungono mediamente i 5 gradi di giorno, mentre in settembre la situazione è relativamente più tiepida… Quindi è bene sapere prima di atterrare a Keflavik che il meteo in Islanda non sarà mai come quello di Rodi o Santorini…

        aurora boreale islanda quando

        Anche il grafico che riguarda l’umidità parla chiaramente da solo ed è inutile crearsi false speranze in merito. Umidità alta e costante durante tutto l’anno!

        islanda aurore boreali quando

        Quando andare per l’aurora boreale ? Quali sono i mesi migliori per riuscire ad ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale Islanda? Periodi in cui è possibile vedere l’aurora boreale in Islanda: da fine agosto a fine marzo. Il periodo migliore per l’aurora boreale ? Ci sentiamo di dire marzo o verso la fine del mese di settembre fino a metà ottobre. Ovviamente sono indicazioni da prendere come consiglio e non come oro colato.

        Purtroppo possiamo prenotarvi tutto in Islanda ma non il cielo sereno e quindi la certezza di vedere il fenomeno dell’aurora… Islanda quando andare per aurora boreale. Un luogo interessante per vedere l’aurora boreale in Islanda e uno dei più fotografati è sicuramente la penisola di Snaefellsnes. Le meraviglie naturali dell’Islanda quali cascate, pianure, lagune glaciali possono far da sfondo allo spettacolo delle aurore boreali. Infatti riuscire ad ammirare e immortalare in una foto l’aurora con uno sfondo naturale unico, rende l’esperienza indimenticabile. Scopri i Nostri Viaggi in ISLANDA !

        periodo aurora boreale islanda

        Parti con noi per un tour in Islanda, fatti consigliare da chi conosce i luoghi del tuo viaggio, contattaci per un preventivo:

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          viaggiare al tempo del covid

           

          LA NOTIZIA CHE STAVAMO ASPETTANDO FINALMENTE E’ UFFICIALE: Dal 16 maggio gli italiani che viaggiano per turismo nei paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, potranno rientrare in Italia senza essere sottoposti ad isolamento fiduciario di 5 giorni.

          Vuoi viaggiare all’estero per Turismo ai tempi del covid?

          viaggiare ai tempi del covid é possibile ed è consentito dalla legge!

          Basta rispettare le regole:

          Fai sempre riferimento alle pagine del sito ufficiale del Ministero degli esteri italiano VIAGGIARE SICURI:

          Queste le informazioni aggiornate al 21 marzo 2021 in merito agli SPOSTAMENTI dall’Italia: in base alle disposizioni di legge italiane, gli spostamenti da e per i Paesi presenti nell’elenco C sono permessi. Sono consentiti spostamenti senza necessità di motivazione, quindi anche per Turismo.

          Attenzione è possibile che ci siano limitazioni su base regionale. Quindi dopo aver controllato se il paese che si intende visitare è presente nell’elenco C, è fondamentale verificare che il paese di destinazione non preveda restrizioni all’ingresso e se sì, quali. Pertanto raccomandiamo sempre di leggere attentamente la scheda del singolo paese all’interno del sito Viaggiaresicuri per comprendere se è possibile viaggiare al tempo del covid nel paese di destinazione.

          viaggiare ai tempi del covid

          viaggiare in tempo di covid

          Eccovi l’elenco C, aggiornato al 21 marzo 2021, dei paesi in cui è possibile viaggiare senza motivazioni di urgenza, salute o lavoro pertanto anche per turismo. Ecco l’elenco: Austria (con limitazioni specifiche, descritte nel paragrafo dedicato), Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

          viaggi in tempo di covid

          Quindi per il rientro in Italia in caso di viaggio o soggiorno nelle nazioni presenti nell’ elenco C, è necessario compilare un’autodichiarazione, è obbligatorio informare del proprio rientro in Italia il Dipartimento di Prevenzione della ASL competente, ed è necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico, effettuato a mezzo di tampone e risultato negativo, nelle 48 ore prima del rientro nel territorio italiano. Nel caso in cui non si presenti l’attestazione relativa al test antigenico o molecolare, si verrà sottoposti a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria.

          E’ disponibile un facile questionario online che permette, inserendo alcuni semplici dati, di verificare se possiamo recarci in un determinato paese per motivi di turismo. Potete cliccare sul link che segue per provare il QUESTIONARIO relativo agli SPOSTAMENTI CONSENTITI anche per Turismo:

          ATTENZIONE però! Una volta appurato che possiamo recarci nel paese di interesse per turismo, è FONDAMENTALE VERIFICARE SEMPRE CHE IL PAESE DI DESTINAZIONE IN CUI SI VUOL VIAGGIARE NON APPLICHI RESTRIZIONI PER L’INGRESSO. Questo dobbiamo verificarlo sul sito Viaggiaresicuri della Farnesina, leggendo attentamente la pagina dedicata alla nazione che si vuol visitare.

          [NB: Le informazioni presenti in questo documento sono aggiornate al 21 marzo 2021]

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              Mal d’Africa

              il mal d’Africa ti prende all’improvviso, non sai perchè ma non puoi farci niente. Ti si attacca all’anima, lo prendi o non lo prendi. Non si prende un po’ di mal d Africa, o tutto o niente. Non si guarisce dal mal di Africa, mai. Anzi può solo peggiorare.

              Il mio primo viaggio in Africa è stato in Mali, west Africa, quando ancora questo splendido paese fatto di splendida Gente era ancora stabile. Prima che il Mali venisse violentato dalla barbarie di fanatici pseudo religiosi.

              E’ stata una fulminazione, fin dai primi sguardi appena sceso dall’aereo. Odori e profumi forti che mi sono entrati dentro. Prime immagini, istantanee di un mondo totalmente diverso da quello fino ad allora vissuto.

              Il Mali era un paese di Genti e Popoli, mercati, villaggi, un meltin pot unico che lo rendeva pieno di sorrisi e sguardi di speranza. Il Paese Dogon, Djenne con il suo mercato, il grande Fiume, tutti frammenti ormai offuscati dalla vile barbarie.

              mal d'africa

              maldafrica

              Il mio Maldafrica si è poi aggravato nel corso del tempo, con l’aumentare delle esperienze e della quantità di viaggi in Africa. Sono passato dall’Africa degli Uomini, se così si può dire, all’Africa degli Animali. Il primo assaggio faunistico è stato il Kenya. Qui il mix di Culture, tipico dell’Africa, si è palesato nelle differenze fra il nord arido e desertico fatto di volti provenienti dal Corno e la grande Rift Valley colma di grandi occhi tipici. Parchi e riserve private mi hanno inoculato una prima dose di fauna del continente nero.

              ilmaldafrica

              La tappa successiva del mio lungo calvario di mal d’Africa è stata l’Uganda. Risulta difficile da comprendere, per chi non è mai stato in Africa oltre i villaggi turistici di Sharm el Sheikh, che ogni angolo di questo continente, ogni villaggio, ogni paese sia completamente diverso dall’altro. E non è un semplice modo di dire, è veramente così. Sembra quasi che geografie diverse, Culture diverse, ambienti ed esperienze diverse abbiano plasmato nel corso del tempo le Genti africane in modo unico ma simile.

              L’Uganda, per certi aspetti, assomiglia ad alcune zone del Kenya ma è totalmente diversa. Dimora storica, insieme al Ruanda e al Congo, dei grandi Primati e conosciuta principalmente per questo, è ricchissima di molto molto altro. Catene montuose, laghi, cascate e parchi nazionali poco frequentati arricchiscono un viaggio in Uganda di esperienze incredibili: sconsigliato per chi volesse guarire dal mal d’Africa…

              mald'africa

              mal di Africa

              il mal dafrica si è ulteriormente aggravato quando mi sono spinto ben oltre le colonne d’ercole dell’Equatore. Il Sud Africa è stato un primo assaggio di Africa australe, ben diverso dalle precedenti esperienze. Forse talvolta è poco Africa e troppo altro. Forse si respira ancora aria di apartheid fra le sue Genti, troppi strascichi di un passato vergognoso per respirare la leggerezza di vivere tipica di questo continente. Comunque mai, il Sud Africa, è stato una delusione ma sempre un’altra faccia sorprendente della medaglia.

              mal di africa

              il mal d’Africa l’ho sofferto moltissimo in Namibia. Terra poverissima d’acqua che aspetta la volubile stagione delle piogge con l’ansia di poter sopravvivere. Qui spazi infiniti e bassissima densità abitativa hanno elevato il mio maldafrica all’ennesima potenza. Popoli fieri e colmi di storia hanno rinvigorito il mio malanno. Da qui, dove deserti e mari freddissimi combattono quotidianamente spianando la strada a condizioni di vita estreme, sono andato via con le farfalle nello stomaco. Per poi ritornarci e ritornarci per poi ripartire con il volto rigato da una lacrima.

              mal d'africa

              il mal dafrica

              Il Botswana, un pezzettone di deserto semi arido, mi ha offerto in sacrificio un ecosistema unico al mondo, anzi l’ecosistema per antonomasia. Qui il mal d Africa si è imbevuto delle misteriose acque del delta dell’Okavango. Qui, dove credenze leggendarie si mischiano a millenari movimenti tettonici, ho scoperto luoghi impensabili. Ho ristabilito la giusta distanza fra l’uomo e la Natura e conosciuto Persone che combattono quotidianamente contro chi questo equilibrio vuol distruggerlo. Moremi, Savute e altre zone del grande Chobe sono pietre miliari per gli amanti dell’arca; ed io ho la fortuna di poter dire di averci trascorso momenti indimenticabili.

              il mal d'africa

              Potrei andare avanti per ore, ma il tempo di lettura massimo consigliato incombe. Quindi metto fine a questa agonia dovuta al mio mal d’Africa con uno dei luoghi che finora ho più amato: lo Zimbabwe. Qui la povertà economica la senti nell’aria, la vedi in giro con la sua tunica nera e la falce nella mano. Ma il sorriso del suo popolo e le meraviglie naturalistiche ti offuscano la vista, ti fanno dimenticare tutto il resto. In particolare, il colpo di grazia finale, l’ho avuto nel parco di Hwange. Dove ho sublimato l’esperienza di un safari naturalistico nel luogo perfetto, al momento perfetto, con i compagni di viaggio perfetti. E con una testimonianza fotografica, se pur fredda, di quel momento voglio lasciarvi… sperando di incontrarvi presto in qualche angolo sperduto della mia Africa.

              il maldafrica

              Del Madagascar scriverò a parte perchè forse esiste una variante di maldafrica chiamata mal di Madagascar…

              Se l’Africa è fra le tue prossime mete, potresti cliccare qui per scoprire i nostri viaggi in Africa

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                Norvegia clima info per viaggiare

                Clima in Norvegia ? Grazie alle acque relativamente temperate della Corrente del Golfo, la Norvegia gode di un clima più mite di altre zone del mondo con la stessa latitudine. Luoghi come Alaska, Groenlandia e Siberia risultano molto più freddi rispetto al clima in Norvegia. La Corrente del Golfo che, partendo dal Messico, viene a riscaldare le acque marine delle coste atlantiche rende le temperature medie annuali superiori allo zero anche in zone molto più a nord del Circolo Polare Artico.

                Analizziamo adesso per la Norvegia clima e precipitazioni in quattro località importanti da un punto di vista turistico: Capo Nord, Bergen, Isole Lofoten e Oslo. Questo aspetto del clima in Norvegia si evince dalla tabella che segue. Si riportano infatti temperature medie, minime e massime, e pioggia media a Capo Nord:

                norvegia clima capo nord

                Da questa immagine sul clima norvegese nei dintorni di Capo Nord, vediamo che le temperature medie invernali sono relativamente miti in inverno rispetto alla latitudine del luogo. In estate, anche se il sole di mezzanotte impera nel cielo, non abbiamo mai massime elevate. Questo gioca in favore di coloro che cercano refrigerio dalle caldi estate mediterranee.

                clima norvegese

                Il vero “freddo” invernale si incontra nelle zone interne soprattutto le contee di Oppland e Finnmark. Le zone interne della Norvegia hanno un clima continentale con inverni gelidi e nevosi ed estati miti. La parte sud orientale della Norvegia ha un clima baltico continentale. Ad esempio la città di Trondheim posta all’interno di un fiordo grande e profondo che sfocia sulla costa occidentale presenta una temperatura media di 2 °C a gennaio e di 15 °C a luglio e dunque rientra già nella zona a clima continentale mentre lungo la costa occidentale alla stessa latitudine a Kristiansund la media di gennaio è +1 °C 0/2 e la media di luglio 13 °C 11/15.

                Vediamo adesso una tabella che ci illustra il clima in Norvegia ed in particolare in una località molto gettonata: Bergen.

                norvegia clima bergen

                Bergen, Norvegia clima rigido ? Possiamo dire, relativamente alla sua latitudine, di no. A Bergen piove sicuramente di più rispetto ad altre zone della Norvegia. Le piogge nelle zone costiere centro meridionali per esempio intorno a Bergen sono una costante anche nel periodo estivo.

                Le piogge in Norvegia non mancano anche in estate soprattutto lungo le coste occidentali. Le temperature invernali però non scendono mai moltissimo in media e ci permettono di viaggiare anche in questo periodo dell’anno.

                il clima in Norvegia

                Nei mesi di giugno luglio e agosto le giornate sono lunghe e le notti brevi o perfino inesistenti a nord del Circolo polare artico dove regna il sole di mezzanotte. Invece qual è il clima in Norvegia nelle isole Lofoten (e Vesteralen) ? Vediamolo dalla tabella relativa a Svolvaer qui sotto:

                norvegia clima lofoten

                Le isole Lofoten in Norvegia offrono sicuramente un clima gradevole da giugno a settembre ed in inverno, per posizione e latitudine, vedono le temperature massime raramente scendere al di sotto dello zero. Anche le piogge, rispetto ad altre zone della Norvegia, non sono così copiose.

                Questi dati ci portano ad affermare che il mese di marzo potrebbe essere il più indicato per coloro che vogliono fare un viaggio in questo splendido arcipelago norvegese alla ricerca dell’aurora boreale. Last but not least il clima nella capitale norvegese Oslo.

                norvegia clima oslo

                Norvegia clima ad Oslo ?

                Qui sicuramente le estati sono decisamente più miti rispetto al nord e gli inverni in linea con il resto della Norvegia. L’estate però potrebbe risultare più piovosa ed umida rispetto ad altre zone del paese. E’ forse quindi opportuno dedicare alla visita della capitale giusto un paio di giorni al massimo per poi dirigersi verso luoghi più interessanti da un punto di vista naturalistico.

                E’ importante conoscere anche il clima della capitale norvegese poichè spesso è richiesto un stop in questa città per raggiungere le isole Lofoten o le Svalbard, sia in andata che in ritorno.

                Se la Norvegia è fra le tue prossime mete, potresti cliccare qui per scoprire i nostri viaggi in Norvegia

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                  viaggio organizzato Norvegia

                  viaggio organizzato Norvegia ? Cerchiamo innanzitutto di spiegare cosa significa viaggio organizzato. Ovvero proviamo a declinare i possibili vari significati di viaggio o tour organizzato in Norvegia e più in generale in altri paesi. Generalmente per tour organizzato si intende un viaggio dove una Guida professionista accompagna i turisti dall’inizio alla fine, si viaggia in pullman gran turismo con 50 o più partecipanti. Questo può accadere ma non sempre è vero.

                  viaggio organizzato norvegia

                  E’ possibile che il numero di partecipanti massimo sia inferiore e che quindi si utilizzi un mezzo di trasporto più piccolo. Ad esempio in Norvegia viaggio organizzato può significare partecipare ad alcune visite o attività guidate in alcune località. Quindi oltre al tour organizzato con accezione generica che di solito diamo al termine, possiamo realizzarne moltissime varianti. Per farvi un’idea di quali possano essere i viaggi organizzati in Norvegia, potete dare un’occhiata a questa pagina dedicata interamente ai viaggi in Norvegia

                  viaggi organizzati in Norvegia

                  Esempi di viaggi organizzati in Norvegia possono essere i fly and drive. Dove noi, come tour operator organizzatore, concordiamo con i nostri clienti durata del viaggio e itinerario. Quindi prenotiamo e prepaghiamo pernottamenti, noleggi di auto, escursioni ed attività in modo che i viaggiatori non debbano preoccuparsi di niente in loco e godersi al massimo ogni momento a disposizione. Spesso si sa le perdite di tempo e denaro legate alla ricerca di un pernottamento, di un’escursione guidata e molto altro ancora sono un fattore negativo dell’esperienza di viaggio.

                  norvegia viaggio organizzato

                  Qui ve ne diamo qualche esempio:

                  Oppure altro viaggio organizzato in Norvegia:

                  Infine altro esempio di tour organizzato fly and drive in Norvegia:

                  Altri esempi di tour organizzati in Norvegia possono essere i soggiorni in alcune località da cui effettuare escursioni ed esperienze. Oppure in Norvegia viaggi organizzati possono prevedere una parte in fly and drive ed una parte in crociera fra i fiordi. Badate bene che crociera non è sinonimo per forza di grandi navi da migliaia di passeggeri.

                  tour organizzati norvegia

                  Norvegia tour organizzati

                  In Norvegia tour organizzati possono prevedere anche pernottamenti in varie località del paese con l’aggiunta di spostamenti con mezzi pubblici ed escursioni guidate. Ad esempio possiamo organizzare un volo dall’Italia per Oslo e i pernottamenti e la visita della città. Quindi possiamo progettare spostamenti in treno e crociera nel fiordo per raggiungere Bergen. Da Bergen, dopo aver pernottato in questa splendida città, proseguire verso sud o iniziare un itinerario self drive nei fiordi fino ad Alesund.

                  Oppure possiamo farvi volare alle isole Svalbard o nel nord fino a Trondheim e Capo Nord. Quindi come esempi in Norvegia di tour organizzati con i mezzi pubblici potete considerare:

                  e ancora il classico dei classici viaggio organizzato Norvegia da Oslo a Bergen:

                  norvegia viaggi oranizzati

                  Tour organizzati Norvegia

                  i tour organizzati in Norvegia possono anche essere ovviamente di tipo “classico”. Pertanto possiamo proporre un tour guidato con guide in loco che vi accompagnano dall’inizio alla fine. Questi tour possono essere personalizzati e modificati ma soltanto nel prima e nel post. Quindi possiamo aggiungere per i nostri clienti servizi, pernottamenti e molto altro prima del tour e o dopo il tour. Oppure possiamo combinare più di un viaggio organizzato in Norvegia.

                  Infine come esempi di classici tour guidati in Norvegia eccovi alcuni programmi a cui far riferimento fra i quali segnaliamo il viaggio organizzato Norvegia fra i Fiordi con guida parlante italiano:

                  oppure anche il viaggio organizzato Norvegia sempre con guida parlante italiano alle Lofoten e Capo Nord:

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                    isole Faroe cosa vedere ?

                    isole Faroe cosa vedere in questo arcipelago immerso nell’oceano atlantico. Con questo articolo cerchiamo di darvi indicazioni e consigli. Panorami e paesaggi, gemme incastonate nel verde della natura e nel blu del mare. Le Faroe sono un arcipelago quasi dimenticato nel mezzo dell’oceano Atlantico. Destinazione ideale per chi non ama il contatto con altri esseri umani e invece propende per la prossimità con la Natura e le sue declinazioni marine e terrestri.

                    Abbiamo già dedicato una pagina del nostro blog a queste isole sperdute: Breve assaggio delle Isole Faroe

                    Cosa vedere Isole Faroe ? adesso intendiamo andare un po’ più a fondo…

                    isole faroe cosa vedere

                    Faroe cosa vedere ?

                    Come primo approccio all’arcipelago è utile concedere almeno una mezza giornata di visita alla capitale delle isole Far Oer: Torshavn. Cittadina o grande paese di circa 20mila anime sede delle attività governative e commerciali. Una passeggiata fra il porto ed il centro è consigliabile per iniziare a capire questi luoghi. La capitale delle Faroe offre molti tipi diversi di sistemazioni e può essere usata come base per escursioni giornaliere nell’arcipelago. In questa pagina potete trovare una nostra proposta per un brevissimo assaggio delle isole dedicandogli un long week end:

                    Archiviata la pratica Torshavn, passiamo ai luoghi iconici e le attrattive salienti dell’arcipelago delle Faroe. Un must da non perdere è la visita di Mykines per ammirare lo spettacolo dei Puffins fra maggio e settembre. Potete scoprire questa magia tipica dei mari del nord scegliendo il nostro fly & drive con escursioni hiking guidate medio facili:

                    Oppure optando per il nostro viaggio green eco friendly con mezzi pubblici ed escursioni con guide professioniste locali:

                    Un’icona molto conosciuta e non troppo difficile da raggiungere è il faro di Kallur sull’isola di Kalsoy. Il percorso hiking per raggiungere il faro è di circa 5 km, non troppo impegnativo, che richiede però particolari attenzioni alle condizioni meteo e del terreno. Per raggiungere, ammirare e fotografare il paesaggio unico del faro di Kallur potete optare ad esempio per una di queste due proposte:

                    faroe cosa vedere

                    Altro luogo da non perdere sono le scogliere di Vestmanna, altra meraviglia paesaggistica dell’arcipelago. Dall’omonimo villaggio è possibile imbarcarsi, meteo marino permettendo, per un’emozionante escursione per ammirare la maestosità della natura di Vestmanna. Potete optare per un itinerario fly & drive che comprenda questa tappa:

                    Saksun, Tjornuvík e Gjógv sono piccoli e pittoreschi villaggi che formano il cosidetto circolo d’oro delle isole Far Oer. Potrete sicuramente dedicare una sosta a queste gemme optando per il nostro itinerario in libertà:

                    Se volete dedicarvi alla cultura ed alla storia vichinga approfondendo le saghe locali, allora non mancate una visita dell’isola di Sandoy. Questo è uno dei luoghi meno conosciuti dove poter vivere lo sile di vita locale. La guida illustrerà il mondo delle saghe e delle leggende locali dell’isola. Durante la traghettata si potranno ammirare fantastiche viste panoramiche, piccoli villaggi e imponenti scogliere. Proseguite con il centro culturale di Kirkjubøur dove ammirerete anche la Cattedrale di Magnus e la piccola chiesa medievale di St. Olav. Un’opzione per visitare questi luoghi potrebbe essere il nostro tour guidato:

                     

                    cosa vedere isole Faroe oltre la Natura ?

                    Come già ripetuto più volte, per intraprendere un viaggio alle isole Far Oer è fondamentale amare profondamente il mare e la Natura. E’ importantissimo avere un buon spirito di adattamento e di avventura, non soffrire il “mal di mare” ed avere molta pazienza con le condizioni meteo avverse. Se voi ed i vostri compagni di viaggio soddisfate tutte queste caratteristiche, allora le Faroe saranno un paradiso!

                    Se cercate qualcosa oltre la Natura, cosa possono offrirvi queste isole ? delle saghe e della storia vichinga abbiamo già detto. C’e’ un aspetto meno conosciuto ma molto intrigante in questo arcipelago: le opere ingegneristiche.

                    Di recente è stato innaugurato il tunnel fra le isole di Eysturoy e Streymoy, lungo 11 chilometri, che ha previsto la realizzazione di una “chicca” ingegneristica quale la prima rotonda stradale sottomarina del mondo. La costruzione di gallerie stradali attraverso le ripide montagne delle isole iniziò negli anni ’60. L’arcipelago ospita ora un totale di 19 tunnel. Due di loro sono tunnel sottomarini costruiti dall’inizio degli anni 2000. Tutte le altre strade tra le isole sono collegate da ponti e traghetti. E molto ancora è in divenire nei prossimi anni…

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                      quando andare in Botswana

                      Botswana quando andare? la domanda che tutti ci poniamo al momento della scelta della destinazione per il nostro prossimo viaggio è sempre quando andare ? Qual è il periodo migliore, confrontando tutti i dati meteo disponibili, per viaggiare in un determinato paese ? Con questo post, consultando le nostre esperienze e i dati oggettivi, cercheremo di svelare l’arcano. L’ultimo viaggio di un membro dello staff di Bigmama risale al mese di ottobre.

                      consigli sul clima del Botswana

                      Le testimonianze dirette riportano un clima idilliaco, quasi perfetto, con temperature diurne tiepide ma mai eccessivamente calde, e temperature notturne fresche ma mai rigide. Analizziamo anche i dati scientifici oggettivi in nostro possesso prendendo come riferimento la città di Maun.  Se sei interessato ad un viaggio in Botswana, clicca e scopri alcune delle nostre proposte di viaggio.

                      botswana quando andare

                      Quando andare in Botswana ?

                      vediamo le temperature del Botswana

                      Le temperature MEDIE diurne, ovvero durante il giorno, non scendono mai sotto i 25 gradi centigradi, neppure durante l’inverno australe (la nostra estate). I picchi si hanno verso novembre e dicembre.

                      quando andare in botswana

                      vediamo l’umidità del Botswana

                      Secondo noi è opportuno combinare le temperature MEDIE diurne con il tasso di umidità, fattore che influenza la percezione del calore e rende più o meno sopportabile il clima. Possiamo notare che le alte temperature di settembre, ottobre e novembre sono accompagnate da un tassò di umidità relativamente basso. Le temperature registrate mediamente da dicembre ad aprile sono accompagnate da un tasso di umifità dell’aria abbastanza elevato. Questo ci sconsiglia un viaggio in Botswana sicuramente nel periodo compreso fra dicembre e marzo:

                      consigli meteo botswana

                      vediamo la pioggia in Botswana

                      Analizziamo e combiniamo infine 2 tabelle di dati riguardanti pioggia e sole. Riportiamo rispettivamente la QUANTITA’ MEDIA di ORE di SOLE ogni mese e QUANTITA’ di PIOGGIA media per ogni mese. Combinando quest’ultime due tabelle, si nota che la quantità di pioggia risulta notevole e quindi fastidiosa per un safari su veicoli aperti, durante il periodo che va da dicembre a marzo e le ore di sole mensili scendono drasticamente:

                      quando andare in Botswana

                      botswana quando andare per un viaggio

                       

                      Botswana quando andare ?

                      considerazioni finali sul clima del Botswana

                      Botswana quando andare quindi ? Sconsigliamo i mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo; cerchiamo di viaggiare in Botswana nel periodo che va da aprile a ottobre, provando a privilegiare i mesi di settembre e ottobre. Questo sia per i dati meteo appena illustrati, sia per il costo finale del viaggio che può essere decisamente più basso rispetto a luglio ed agosto. Consigliamo vivamente di prenotare con largo anticipo il vostro viaggio ! Chi tardi arriva, male alloggia, anzi non alloggia. Parti con noi per un tour in Botswana, fatti consigliare da chi conosce i luoghi del tuo viaggio, riempi il form e contattaci per un preventivo:

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                        quando andare in botswana

                        scopri le isole Svalbard

                        scopri le isole Svalbard, dove sono esattamente nel mondo ? Svalbard isole al confine del mondo. Niente di meglio di un bel planisfero per capire meglio la posizione di questo arcipelago:

                        isole svalbard

                        scopri le isole Svalbard: dove sono

                        L’ arcipelago delle Svalbard è un gruppo di isole subpolare e remoto che “appartiene” alla Norvegia. Le Svalbard sono la zona abitata più a nord del pianeta: meta eccellente per viaggiatori veri amanti della Natura. Con le nostre proposte di viaggio ed i nostri consigli riusciremo a organizzare per voi l’esperienza di una vita! Ecco allora cosa è Spitsbergen e cosa vedere e cosa fare alle isole Svalbard, e i nostri consigli pratici ovviamente.

                        le isole Svalbard: cosa sono

                        Le Svalbard isole protette, sono una delle ultime aree incontaminate d’Europa. Con le loro vette, gli iceberg, le vaste distese di permafrost (il 60% dell’arcipelago è coperto dal ghiaccio per 12 mesi all’anno) ospitano un’incredibile varietà di animali e di piante. Infatti qui si trova il Global Seed Vault, ovvero la banca genetica dei semi per preservare la diversità biologica anche in caso di catastrofi planetarie.

                        Quindi c’è lui, l’orso bianco, sicuramente il simbolo non ché il re indiscusso delle isole Svalbard. Pensate infatti che qui vive circa un sesto della popolazione mondiale degli orsi polari. Assolutamente in numero più di tutti gli umani presenti sull’arcipelago! Ma scopriamo perchè andare in questo arcipelago e a chi le Svalbard sono consigliabili.

                        scopri le isole svalbard

                        scopri le isole Svalbard: cosa fare

                        Un viaggio alle isole Svalbard presuppone un fortissimo interesse per le condizioni estreme e per la Natura con la N maiuscola. Non è semplice viaggiare alle Svalbard, ovviamente in inverno ma anche in estate.

                        Una delle tipologie di viaggio più famose che si possono realizzare nello Spitsbergen è la crociera. La stagione delle crociere va da maggio a settembre. Oltre questa finestra di tempo, si possono fare attività marine giornaliere, da mattina a sera, ma non crociere itineranti fra le meraviglie di queste isole. Le crociere fra i ghiacciai e le coste dell’arcipelago sono un must che ovviamente però possono risultare troppo costose per qualcuno. Attenzione però: sono l’unico modo per visitare i luoghi più remoti ed affascinanti delle Svalbard. Quindi conviene sempre valutare il rapporto costi/benefici di una crociera nello Spitsbergen per capire se investire o no in una di queste proposte.

                        Se il nostro budget non ci consente di partecipare ad una crociera, possiamo optare per un volo su Longyearbyen da Oslo o da Tromso. Quindi con l’aggiunta di un soggiorno nella “capitale” e di escursioni giornaliere, realizzare comunque un’ottima alternativa meno costosa. Attenzione! Muoversi in totale autonomia alle isole Svalbard non è consigliabile, anzi. Le strade finiscono subito e gli orsi polari si avvicinano molto ai centri abitati… quindi optare per attività ed escursioni guidate sempre! E sempre ben organizzate e pianificate prima di partire.

                        isole svalbard arcipelago

                        Le crociere, in particolare, richiedono una prenotazione con larghissimo anticipo, spesso molti mesi prima della data di partenza. La capacità delle sistemazioni e delle escursioni guidate non è infinta, anzi molto ridotta. Pertanto non partiamo per l’artico senza prima aver organizzato bene il tutto. Tutte le attività, marine e terrestri, dipendono ovviamente dal meteo che alle Svalbard può essere estremo in qualsiasi momento dell’anno. Se optiamo per soggiornare a Longyearbyen e aggiungere escursioni, possiamo scegliere fra numerose opzioni: uscite in barca o catamarano elettrico, escursioni a piedi, hiking, trekking, visite alle miniere ed ai villaggi, attività sportive come fat biking e molto altro.

                        Ricordiamo bene sempre di pianificare ed organizzare con largo anticipo voli, sistemazioni ed escursioni. Se la Norvegia è fra i vostri progetti, vi consigliamo di dare uno sguardo alla nostra pagina dedicata ai viaggi in Norvegia.

                        svalbard
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                          Viaggio in Namibia costo troppo elevato ?

                          variabili che influiscono su costo viaggio in Namibia

                          Trovate che un Viaggio in Namibia abbia un costo troppo elevato ? viaggio in Namibia prezzi troppo elevati in alcuni periodi dell’anno ?

                          Il miglior periodo per viaggiare in Namibia è sicuramente quello che va da maggio a ottobre. Questo è il momento migliore da un punto di vista climatico per un viaggio in Namibia.

                          Sicuramente è possibile visitare questo splendido paese anche durante il resto dell’anno. C’e’ da sapere però qualche informazione in più sul clima della Namibia e per questo vi rimandiamo a questo nostro articolo: Quando andare in Namibia ?

                          Alla luce di quanto sta succendendo nel mondo a causa del Covid19, potrebbe essere importante organizzare un viaggio in Namibia non facendo parte di un tour di gruppo ma con la formula fly & drive. Questa formula garantisce alcuni vantaggi in termini di distanziamento sociale. Inoltre permette di ottimizzare la visita della Namibia in termini di durata, date del viaggio e costi.

                          Potremo organizzare il vostro itinerario su misura alla scoperta della Namibia dove sarete voi stessi a guidare il veicolo a noleggio, decidere i vostri compagni di viaggio, i giorni da dedicare alle varie visite e tenere sotto controllo il budget a disposizione.

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                          Quando andare in Namibia ? clicca e scopri

                          Viaggiare in Namibia ha un costo troppo elevato ?

                          viaggiare in Namibia prezzi troppo elevati in alcuni periodi dell’anno ?

                          Il consiglio migliore che ci permettiamo di darvi per contenere il più possibile il costo di un viaggio in Namibia è quello di prenotare con moltissimo anticipo. Conviene decidersi molti mesi prima della partenza sia per avere più scelta per le sistemazioni e i pernottamenti, sia per poter usufruire di tariffe aeree vantaggiose. La quantità di strutture ricettive in Namibia non è elevatissima. Specialmente in alcune località, e nei mesi di alta stagione (luglio – settembre). Pertanto è fondamentale prenotare con molti mesi di anticipo per poter scegliere le migliori da un punto di vista qualità-prezzo. Anche le compagnie aeree che collegano il nostro paese con la Namibia non sono moltissime e la disponibilità di posti a tariffe economiche sono molto pochi.

                          viaggio in Namibia costo troppo elevato ?

                          Quindi per evitare che il vostro viaggio in Namibia abbia un costo troppo elevato potete rivolgervi a noi ma mi raccomando con largo anticipo!

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                            deserto Namibia

                            deserto Namibia: due parole in simbiosi ma purtroppo spesso in antitesi. In che senso ? nel senso che la Namibia ha una bassissima densità abitativa. Insieme alla Mongolia infatti è fra i paesi al mondo con minor tasso di densità abitativa. Nel corso degli ultimi anni però la Namibia ha avuto uno sviluppo turistico esponenziale.

                            deserto Namib: le dune della Namibia

                            deserto namibia

                            deserto del Namib: perché la Namibia è così richiesta

                            Quindi il binomio deserto e Namibia è da una parte vero e dall’altra non lo è più. Dieci anni orsono probabilmente vi sareste ritrovati in pochi intimi ad ammirare l’alba o il tramonto sulle dune di Sesriem. Oggi non è più così. Numerosi fattori hanno reso la Namibia appetibile al turismo. Maggiore accessibilità al paese, sicurezza, costo della vita sono solo alcuni dei motivi per cui la Namibia è in crescita esponenziale.

                            Pertanto vogliamo darvi alcuni piccoli consigli per godere al meglio delle bellezze del deserto della Namibia e delle iconiche dune del Namib. Se desiderate trascorrere le prime luci del giorno e le ultime della sera ammirando la duna 45 o Deadvlei, è assolutamente necessario alloggiare dentro il parco di Sesriem. Per fare ciò ci sono due alternative.

                            deserto namib

                            deserto di Namib: come posso visitarlo al meglio

                            Il campeggio o l’unico lodge situato dentro al Parco. Dipende essenzialmente da che tipo di viaggiatori siete e ovviamente dal budget che avete a disposizione. Il campeggio è molto economico ed è dotato di servizi igienici e docce pulite. Il lodge, molto più costoso, è semplice, ha un ottimo ristorante ed ha una posizione unica ed invidiabile per visitare le dune del deserto della Namibia.

                            Alloggiare al campeggio o al lodge situati all’interno del Parco vi garantisce l’invidiabile privilegio e vantaggio di poter essere i primi al mattino ad accedere e gli ultimi al tramonto a poter andar via. Infatti gli orari di apertura e di chiusura del Parco variano notevolmente fra chi alloggia al di fuori e all’interno. Questo, in special modo se siete appassionati di fotografia, fa sicuramente la differenza. Sei interessato ad approfondire ?

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                              Viaggiare in Finlandia

                              Viaggiare in Finlandia può risultare molto semplice e piacevole oppure, in alcuni mesi, molto difficile. Vediamo di comprendere meglio come muoversi in Finlandia in base alle stagioni.

                              viaggiare in finlandia

                              viaggiare in Finlandia in estate

                              Muoversi per turismo nella luminosa e tiepida estate finlandese è sicuramente piacevole. E’ consigliabile raggiungere la Finlandia con un volo su Helsinki e da lì spostarsi noleggiando un’auto. Se la vostra meta è il nord e la Lapponia, potete proseguire con un comodo volo interno su uno dei numerosi aeroporti domestici.

                              Il periodo estivo non pone particolari problematiche sulla percorribilità delle strade. La quantità di ore di luce permette percorrenze giornaliere elevate dandoci tempo per soste nella natura o per visitare villaggi e fattorie. Inoltre è possibile e consigliabile viaggiare in bicicletta in Finlandia.

                              La natura orografica del paese, molto pianeggiante, invita sicuramente a parcheggiare l’auto e proseguire il viaggio in bici. Esistono proposte di viaggio “fly and bike”. Ovvero che prevedono il volo dall’Italia, i trasferimenti da e per l’aeroporto in loco, il noleggio delle biciclette e tutti i pernottamenti ed i pasti.

                              Se questo tipo di viaggiare in Finlandia è di vostro interesse, potete consultare una delle nostre proposte di tour nella nostra pagina dedicata ai viaggi in Finlandia Altro modo green alternativo per visitare la Finlandia, specialmente la zona dell’arcipelago, è noleggiando una barca.

                              Quindi andare in Finlandia in estate risulta molto facile e piacevole se si è veri amanti della natura e del relax. Cosa dobbiamo aspettarci, invece, se decidiamo di viaggiare in Finlandia in inverno ?

                              viaggiare in finlandia in estate

                              viaggiare in Finlandia in inverno

                              Muoversi in Finlandia in inverno, specialmente al nord, in Lapponia può essere difficoltoso. Sicuramente il paesaggio è unico ed incredibile e si possono ammirare aurore boreali bellissime, ma noleggiare un veicolo può presentare problemi. Le strade non sono quasi mai pulite da neve e ghiaccio pertanto consigliamo di noleggiare un’auto o un fuoristrada soltanto a guidatori molto molto esperti.

                              E’ certamente più rilassante organizzarsi con trasferimenti pubblici o privati fra una località e l’altra del viaggio o fra una sistemazione e l’altra dell’itinerario. In inverno in Finlandia il turismo è prettamente stanziale in strutture ricettive di vario genere e livello. Viaggiare in Finlandia in inverno significa principalmente pernottare e partecipare ad attività ed escursioni guidate per poi rilassarsi in una splendida sauna… magari con vista sul cielo ammantato di aurore boreali.

                              Quindi non vi resta che contattarci e partire!

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                                viaggiare in finlandia in inverno

                                Viaggiare in Islanda

                                viaggiare in Islanda come e quando andare in Islanda ? se questo è il quesito che vi state ponendo, cerchiamo di darvi una risposta.

                                viaggiare in islanda

                                Islanda viaggiare come e quando ?

                                Premettiamo, per esperienza personale, che muoversi per turismo in Islanda con i mezzi pubblici può risultare controproducente. Non tanto per la qualità dei servizi dell’isola ma per la capillarità dei luoghi raggiunti. Infatti viaggiare fra località islandesi più o meno grandi può essere facile. Riuscire a godere dei panorami, dei paesaggi e delle icone naturalistiche spostandosi con mezzi pubblici può risultare frustrante.

                                Di certo è più economico rispetto al noleggio di un fuoristrada ma non ci da modo di fare soste. Andare in Islanda senza avere l’opportunità di fermarsi dove, quando e quanto ci piace non ha molto senso. E’ importantissimo avere tempo per scattare qualche foto o anche per sedersi ad ammirare i panorami. Questo ovviamente non ci è concesso quando ci spostiamo in Islanda con gli autobus di linea.

                                Viaggiare in Islanda in treno ?

                                La risposta è no. Non esistono treni in Islanda. La rete è del tutto inesistente. Quindi questa opzione è da scartare del tutto per muoversi in Islanda.

                                Islanda viaggiare in inverno ?

                                Altra domanda che molti si pongono: è consigliabile intraprendere un viaggio in Islanda in inverno? Infatti è il periodo migliore per tentare di ammirare il fenomeno delle aurore boreali ma si potrebbe andare incontro a qualche situazione spiacevole. Certamente non dal punto di vista di sicurezza personale ma solo per quanto concerne il clima. Quindi suggeriamo di noleggiare un mezzo 4×4 se si intende fare un tour dell’Islanda fra ottobre ed aprile. Infatti, in questo periodo, è possibile andare incontro a piogge intense localizzate, forte vento e talvolta a neve e ghiaccio sulle strade.

                                andare in islanda

                                Sono tutti fenomeni che dobbiamo mettere in conto se vogliamo andare in Islanda in autunno e in inverno. Spesso questi fenomeni durano molto poco, sono limitati nel tempo e le temperature risalgono rapidamente. Usando buon senso, prudenza e basse velocità alla guida, non si va mediamente incontro a rischi seri. Inoltre è possibile reperire informazioni aggiornate in tempo reale su app e siti ufficiali islandesi.

                                Come e quando viaggiare in Islanda

                                dipende quindi dai gusti, dal budget e dal periodo in cui si hanno a disposizione 7/10 giorni di vacanza. In inverno sia i noleggi che gli alloggi costano di meno ma le giornate possono essere molto molto corte. Se si ha fortuna si possono ammirare le aurore e i panorami islandesi possono essere ammantati di bianco. Andare in Islanda in estate ha costi maggiori ma le ore di luce sono molte di più ed il clima può essere favorevole.

                                Se volete che sia il nostro team ad organizzare al meglio il vostro viaggio, date un’occhiata alle nostre proposte di: viaggi in Islanda

                                islanda viaggiare

                                SE DESIDERI CONTATTARCI PER UN PREVENTIVO

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                                  Madagascar quando andare ?

                                  quando andare in Madagascar ? meteo Madagascar nell’Est e nel Sud.Con questo post del nostro blog cerchiamo di aiutarvi nella scelta del periodo per andare in Madagascar e delle zone del Madagascar da visitare. In particolare focalizziamo la nostra ricerca su quando andare in Madagascar rispetto alle zone centrali, orientali e meridionali. Prima di programmare un viaggio così costoso ed impegnativo, molti si domandando: Madagascar…quando andare ? Qual è il periodo migliore ?

                                  periodo migliore per andare in Madagascar ?

                                  Le temperature medie massime oscillano costantemente fra i 25 ed i 32 gradi centigradi e le minime sempre piacevoli. Il tasso di umidità nell’aria perennemente sopra l’80% durante tutti i mesi dell’anno.

                                  Prendiamo in esame i dati meteo registrati nel corso degli anni relativi alla quantità di pioggia caduta. Questo dato può influire sicuramente sulla buona riuscita del viaggio. Se potete scegliere il periodo quando andare in Madagascar, è meglio decidere quale zona del Madagascar visitare. Successivamente adeguarsi in base alla combinazione zona/periodo dell’anno. Si può pensare che il clima sia ininfluente e uguale in tutto il paese ma non è così. Una scelta poco oculata sul periodo migliore per andare in Madagascar può influire negativamente sul viaggio.

                                  madagascar quando andare

                                  periodo migliore per andare in Madagascar: Dati sulla pioggia nel sud del Madagascar

                                   

                                  Quindi valutiamo la quantità di pioggia che mediamente cade nel sud del Madagascar e a Toamasina, nell’est del Madagascar, nel corso dell’anno. Dalle tabelle si nota che il periodo meno piovoso risulta essere quello che va da aprile a novembre e che i mesi compresi fra dicembre e marzo siano molto più piovosi rispetto al resto dell’anno.

                                  Da tenere ben presente per capire quando viaggiare in Madagascar è la quantità di pioggia. Pioggia che comunque cade anche nei mesi meno piovosi dell’anno nella zona est del Paese in quantità relativa alta rispetto alla zona sud del Madagascar. Negli ultimi anni i cambiamenti del clima hanno colpito anche qui. Infatti si possono verificare occasionalmente piogge anche durante la stagione secca.

                                  Madagascar periodo migliore per andare

                                  quando andare in madagascar

                                  Madagascar periodo migliore : Giorni di pioggia nel sud e nell’est del Madagascar

                                   

                                  Esaminiamo le tabelle relative al numero di giorni di pioggia medi per ogni mese sempre nell’est e nel sud del paese. Come è facile intendere la parte est del paese è sempre più piovosa rispetto al sud. Si potrà notare viaggiando in Madagascar ed ammirandone la diversità di paesaggio mano a mano che si scende verso su dalle foreste dell’altopiano centrale. La primavera può essere un ottimo periodo per viaggiare, si potrà godere della flora malgascia nel suo massimo splendore dopo il periodo delle piogge.

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                                  Madagascar quando andare : considerazioni finali

                                   

                                  Quindi,  Clima Madagascar nell’Est e nel Sud: Madagascar quando ? periodo migliore per andare in Madagascar ?  Sconsigliamo, per la parte centro meridionale del Madagascar, di viaggiare nel periodo compreso fra i mesi di dicembre e marzo. Certamente il sud del paese, con le sue scarse precipitazioni può rivelarsi praticabile in tutti i mesi dell’anno, ma conviene non rischiare! Le infrastrutture non sono molto sviluppate e si rischia di incappare in spiacevoli situazioni durante gli spostamenti terrestri sulle strade.

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                                  Periodo migliore per Madagascar e viaggi

                                   

                                  La zona interna, quella occupata principalmente dagli altipiani ha un clima temperato. Le temperature della dorsale del Madagascar sono possono essere relativamente rigide soprattutto nelle zone con un’altitudine più elevata.

                                  Antananarivo, la capitale, ha una clima temperato e piacevole tutto l’anno grazie. Questo è dovuto alla sua posizione a 1300 metri di altitudine sopra il livello del mare. Il sud dell’isola è abbastanza secco e arido con scarse piogge e un clima semi desertico. Lungo le coste del Madagascar le temperature sono molto più alte rispetto ad Antananarivo. Le temperature medie variano fra i 27°C e i 32°C durante la stagione umida e fra i 18°C  e i 22°C  nella stagione secca.

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                                  Periodo migliore per Madagascar e viaggi nel paese: a cura del servizio meteorologico di Bigmama – Itinerari Evolutivi Tour Operator

                                  Scopri i Nostri Viaggi in Madagascar

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                                  Namibia quando andare

                                  Il quesito, Namibia quando andare, che molti si pongono quando scelgono la destinazione per il loro prossimo viaggio è sempre lo stesso. Qual è il periodo migliore per andarci ? qual è il periodo migliore per viaggiare al meglio in quel determinato paese ? Con questo post sul clima della Namibia proveremo a darvi qualche consiglio utile su Namibia quando andare e su Namibia clima.

                                  In genere il periodo migliore per un viaggio in Namibia è molto ampio. Chi non ha paura delle alte temperature può viaggiare da marzo a novembre. Da maggio ad agosto è consigliabile a chi ama un clima un po’ più fresco, in special modo la sera. Un viaggio in Namibia nel periodo invernale, da dicembre a marzo, non sarà quasi mai accompagnato da un clima ideale.

                                  namibia quando andare

                                  quando andare in Namibia: il clima della Namibia

                                  La Namibia è molto vasta. E’ grande 3 volte l’Italia. Spesso il suo territorio è “ostile”. Il grande deserto del Namib si scontra con il mare e la nebbia spesso la fa da padrona lungo la costa. Questo crea fascino e propone notevoli spunti fotografici. Le località di villeggiatura della costa sono decisamente affollate durante il periodo delle vacanze scolastiche. Questo avviene sia per i namibiani che per i sudafricani di solito da metà dicembre a metà gennaio.

                                  Il più recente viaggio di un collaboratore di Bigmama è datato fine agosto, inizio di settembre. La testimonianza diretta riporta un clima ottimo per viaggiare, quasi perfetto, con temperature diurne tiepide, talvolta già abbastanza calde, e temperature notturne abbastanza fresche ma mai troppo rigide. Teniamo come riferimento la cittadina di Otjiwarongo. Otjiwarongo è situata in una zona della Namibia con quota non troppo elevata ed abbastanza vicina a Etosha, Damaraland e deserto del Namib e Sesriem, località presenti in quasi tutti gli itinerari.

                                  Se sei interessato ad un viaggio in Namibia, scopri alcuni dei nostri tour

                                  Namibia clima: Vediamo le temperature della Namibia

                                  Le temperature diurne MEDIE non sono mai sotto i 25 gradi c, neanche durante la nostra estate ovvero l’inverno australe. I massimi di queste temperature si hanno da ottobre a dicembre.

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                                  Consigliamo di combinare le MEDIE diurne con l’umidità. Notiamo che le temperature elevate del periodo ottobre-dicembre sono mediamente accompagnate da un’umidità abbastanza bassa, mentre le temperature abbastanza alte di gennaio, febbraio, marzo e aprile, sono collegate ad un livello di umidità alto anche se non elevatissimo. Un viaggio in Namibia nel periodo che va da dicembre a marzo non sarà accompagnato da un clima perfetto.

                                  namibia quando andare

                                  Combiniamo quindi 2 tabelle riguardanti ore di sole e quantità di pioggia. Riportiamo QUANTITA’ MEDIA di ORE di SOLE per ogni mese e QUANTITA’ di PIOGGIA media di ogni mese. Si può notare che la quantità di pioggia risulta veramente notevole in dicembre e di quantità inferiore nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Inoltre, nel periodo gennaio-febbraio le ore di sole mensili si riducono sensibilmente:

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                                  viaggi in Namibia periodo migliore ?

                                  Un viaggio in Namibia è possibile durante tutto l’anno. SCONSIGLIAMO VIVAMANTE un viaggio in Namibia durante il mese di dicembre. Novembre, Gennaio, febbraio e marzo sono caratterizzati da temperature abbastanza elevate. Se questo non vi crea problemi, potreste anche partire.

                                  Consigliamo di viaggiare in Namibia nel periodo che va da maggio a ottobre. Privilegiate quindi i mesi di settembre e ottobre, sia per le condizioni meteo, sia per il costo del viaggio. Il costo finale del vostro viaggio in Namibia può essere decisamente più basso rispetto ai mesi di luglio ed agosto. Prenotate sempre con largo anticipo il vostro viaggio !

                                  Namibia quando andare clima a dicembre ?

                                  Sinceramente non ce la sentiamo di consigliare un viaggio in Namibia nel mese di dicembre. E’ fattibile ma le alte temperature ed i costi più elevati per le vacanze dei locali, non lo rendono il periodo migliore.

                                  I lodge in Namibia sono pochi, con poche camere e chi tardi arriva, non alloggia…

                                  Namibia quando andare – Namibia clima a cura del servizio meteorologico di Bigmama – Itinerari Evolutivi

                                   

                                  Sei interessato a informazioni su quando andare in Botswana, ecco la pagina che fa per te:  QUANDO ANDARE IN BOTSWANA ?

                                  quando andare in Namibia

                                  Parti con noi per un tour in Namibia, fatti consigliare da chi conosce i luoghi del tuo viaggio, contattaci per un preventivo:

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                                    Mongolia Clima

                                    quando andare in Mongolia ?

                                    Mongolia clima molto particolare! Lontana dal mare e stretta tra la Siberia e il deserto del Gobi, la Mongolia si caratterizza per avere un clima estremo con inverni lunghi e fortemente gelidi (le temperature vanno dai -35 del nord del paese ai -15/20 del sud)e estati calde, con temperature che arrivano a toccare i 45 gradi nell’estremo sud (nel resto del paese la temperatura media estiva varia dai 15 ai 25 gradi).

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                                    Mongolia Clima

                                    Le piogge, in generale scarse durante tutto l’anno, trovano la loro punta massima nel periodo estivo a causa dell’influenza del monsone asiatico. In inverno domina il freddo e l’alta pressione con qualche incursione nevosa con neve molto lieve e spesso trasportata dal vento. Sempre nella stagione invernale si può assistere anche a un fenomeno molto particolare dal nome “polvere di diamante”, ossia la condensazione dell’umidità ad opera del freddo pungente. Risultato? Un sottile strato di ghiaccio che rende tutto incredibilmente bianco.

                                    Mongolia Clima: il vento

                                    Una costante di un viaggio in Mongolia sarà senza dubbio il vento. Infatti soffia costante in qualsiasi stagione, anche se trova i suoi picchi massimi nella primavera. In estate le folate più intense possono formare delle vere e proprie tempeste di polvere e sabbia. Invece in inverno il vento è veramente pericoloso in quanto va ad accentuare il freddo già pungente. Se si intende effettuare un viaggio in autunno o in inverno è assolutamente necessario essere preparati a condizioni climatiche veramente difficili e una copertura non efficiente del corpo può risultare fatale.

                                    Clima Mongolia: l’altitudine

                                    Un altro elemento che caratterizza il clima mongolo è senza dubbio l’elevata altitudine alla quale si trova buona parte del paese. La maggior parte del territorio di trova su un altopiano circondato a sud dal deserto mentre a ovest e a nord si trovano le catene montuose dei Monti Altay, alle cui falde si svolge il famoso Festival delle Aquile, dei Monti Khangai e degli scenografici Monti Khentii. A ridosso di queste catene montuose si registrano le precipitazioni più abbondanti in assoluto e qualche volta si può avere qualche debole nevicata in estate.

                                    clima mongolia

                                    la capitale della Mongolia

                                    La capitale della Mongolia, Ulaanbaatar, si estende ai piedi dei Monti Khentii, su un altopiano di 1300 metri di altezza e quindi esposta a condizioni climatiche sono molto particolari. In inverno a Ulaanbaatar si possono registrare temperature molto basse(spesso infatti risulta essere la capitale più fredda al mondo), mentre nel periodo estivo, le gradevoli temperature sono accompagnate da veloci ma costanti piogge.

                                    Mongolia quando andare ?

                                    A conti fatti, nonostante l’effetto del monsone, l’estate è senza dubbio periodo migliore per visitare la Mongolia in tutta la sua interezza. Infatti le temperature minime non scendono mai al di sotto dello zero neanche di notte. In questo periodo dell’anno saranno sicuramente necessari vestiti da mezza stagione. Prevedete di portare:  t-shirts, una giaccone lunga impermeabile e resistente al vento, un maglione in pile. Inoltre non lasciate a casa un foulard o una sciarpa per ripararsi dal vento e per proteggersi dalla polvere. Inoltre indossate scarponcini da trekking, spalmatevi di crema solare con filtro molto alto e indossate occhiali da sole (meglio se polarizzati).

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                                    vietnam quando andare

                                    quando andare in Vietnam – Vietnam quando

                                    vietnam quando andare ? Alla scoperta di imperi e regni ultramillenari. Le capitali, quella storica Saigon e quella attuale Hanoi, sono sicuramente da visitare e spesso sono i punti di arrivo o di partenza del viaggio in Vietnam. Da non perdere Hue ed Hoi An. Da scoprire Ninh Binh, antichissima città imperiale, dai dintorni sicuramente interessanti. A Tam Coc potrete ammirare le pagode nella roccia, sul fianco del monte Bich Dong. Il villaggio di Mai Chau è famoso per le abitazioni su palafitte. Impossibile perdersi la baia di Halong. Hoa Lu antica capitale per tre dinastie storiche.

                                    Per chi cerca qualcosa di diverso dal solito circuito, consigliamo il nord con le sue etnie e tribù. Qui, nel nord del Vietnam, tra terrazzamenti e montagne che sfiorano i 3000, si può entrare in contatto con popolazioni uniche. Da Sapa fino a Ta Van alla scoperta delle etnie H’Mong e Giay.

                                    Quando andare in Vietnam ?

                                    Per quanto riguarda il meteo del Vietnam consideriamo innanzitutto la quantità di pioggia. Da quanto possiamo vedere dai grafici per Sapa e Ho Chi Min, la maggiore quantità di pioggia si ha fra maggio e ottobre:

                                    quantità di pioggia a Sapa

                                    vietnam quando andare

                                    quantità di pioggia a Ho Chi Min

                                    pioggia hochimin Vietnam

                                    le temperature in Vietnam

                                    Esaminiamo adesso le temperature sempre con riferimento a Sapa, nel nord del Vietnam, e ad Ho Chi Min. Notiamo subito che nei nostri mesi invernali, le temperature minime del nord del Vietnam scendono notevolmente. Nel nord del Vietnam può fare freddo nelle notti dei mesi di dicembre, gennaio e febbraio. Molto gradevoli le massime. Nel sud del Vietnam, sia le massime che le minime, sono sempre elevate.

                                    quando andare in Vietnam – Vietnam cosa vedere

                                    temperature Sapa Vietnam

                                    quantità di pioggia a Ho Chi Min

                                    temperature Ho Chi min Vietnam

                                    considerazioni sul finali sul clima del Vietnam

                                    Il tasso di umidità oscilla mediamente fra l’80% dei mesi estivi ed il 60% dei mesi invernali. Un tasso relativamente sempre abbastanza elevato. Riepilogando, fra novembre e aprile il Vietnam è più fresco e asciutto mentre fra maggio e ottobre il clima del Vietnam risente del monsone umido della pioggia. In questo periodo forti acquazzoni, specialmente pomeridiani, possono rendere le visite e le escursioni più difficili.

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                                    Parco nazionale Banff Canada

                                    consigli utili Canada, Parco nazionale Banff

                                    Parco nazionale Banff Canada:
                                    Ideale per chi ama il trekking o le semplici passeggiate in estate. Paradiso per chi ama sciare. In estate le temperature miti e gradevoli in quota permettono di esplorare la Natura con escursioni giornaliere. In Inverno le infinite piste da sci, famose in tutto il mondo, diventano il paradiso degli amanti delle discipline alpinistiche. I panorami del Parco nazionale di Banff in Canada sono incredibili e si notano già dalla highway che collega Calgary con il parco:

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                                    Parco nazionale Banff Canada

                                    informazioni sul Parco

                                    Reperire informazioni, mappe, cartine è molto semplice a Banff. Il Canada ha un’organizzazione di assistenza ai turisti di prim’ordine, fra le migliori al mondo. I centri d’informazione turistica sono molto diffusi sul territorio e ben indicati. Da questi potete sicuramente partire alla scoperta del Parco nazionale Banff Canada e di molte altre località. Il alcune località, sia in estate che in inverno, in particolari periodi dell’anno è vivamente consigliato, anzi quasi obbligatorio, prenotare un alloggio in anticipo. Per l’estate: luglio, agosto e settembre. Per l’inverno: il periodo delle festività di Natale e capodanno.

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                                    consigli su quando andare

                                    Quando partire per il Parco nazionale di Banff in Canada ? Sicuramente dipende dai vostri interessi: se desiderate sciare, il periodo va da fine ottobre/inizio novembre fino ad aprile inoltrato, inizio di maggio. La stagione sciistica è fra le più durature di tutto il mondo e mediamente cadono moltissimi metri di neve. Sì, avete letto bene: metri. Se amate le temperature più miti, il trekking o semplicemente le lunghe passeggiate, andateci in estate. Attenzione, le temperature estive a fondo valle possono essere anche molto alte ed il clima afoso.

                                    parco nazionale banff canada bandiera

                                    consigli su cosa fare nel parco nazionale Banff

                                    Se viaggiate in Canada durante i mesi estivi e soggiornate nella cittadina di Banff o dintorni, vi consigliamo di dedicare un’intera giornata (ed anche di più) al Sunshine Village. Questo paradiso invernale, in estate si trasforma in un placido e tranquillo eden per le passeggiate nella Natura. Troverete numerosissimi sentieri di varia lunghezza e difficoltà:

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                                    parco nazionale Banff Canada: Sunshine Village

                                    Prendete la funivia che dal parcheggio a fondo valle vi porta al Village e proseguite fino alla cima con la seggiovia. Il biglietto cumulativo non è molto economico ma sicuramente ne vale la pena, specialmente se il tempo e la visibilità sono buoni. Potrete scegliere fra numerosissimi percorsi di varia difficoltà e lunghezza e godrete di viste e panorami unici:

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                                    parco nazionale banff canada sunshine meadows

                                    Parco nazionale di Banff in Canada: breakfast, un must

                                    Prima però di affrontare le fatiche estive o quelle invernali, non dimenticate di rifocillarvi e di provare i famosissimi pancakes locali. Farciti con prelibati frutti di bosco locali, marmellate o con il famosissimo sciroppo d’acero, soddisferanno il vostro palato e vi daranno l’energia necessaria per affrontare il rigido inverno o le lunghe camminate estive:

                                    parco nazionale banff canada breakfast

                                    Il 2017 è stato un anno molto importante per il Canada: ha compiuto 150 anni ! Per tutto l’anno l’accesso a molti parchi nazionali è stato gratuito. Il pass che generalmente si acquista, è stato gratuito. E’ stato un motivo in più per visitare il parco nazionale di Banff e molti altri luoghi incantevoli di questa pacifica nazione. Se vi siete persi questa occasione, beh dovrete aspettare fino ai 200 del Canada!

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                                    safari Uganda Murchison Falls – la seconda tappa del nostro viaggio

                                    safari Uganda Murchison Falls: Tappa 2 del nostro viaggio in Uganda

                                    safari uganda murchison falls

                                    Il Parco Nazionale delle cascate Murchison è il più esteso di tutta l’Uganda, istituito a partire dal 1952, e si trova all’interno della Great Rift valley in quello che viene definito il ramo occidentale Albertino. Attraversato dal fiume Nilo da est a ovest, è suddiviso in due aree: la parta nord è principalmente costituita dalla sconfinata savana, mentre la parte sud dalla foresta pluviale, tra cui quella di Budongo con gli scimpanzé. All’interno del Parco Nazionale delle cascate Murchison le attività ed occasioni di scoperta sono innumerevoli: dai safari nella bruna savana alle camminate nelle foreste degli scimpanzé, dal bird watching navigazioni sul fiume Nilo.

                                    Safari Murchison Falls Uganda: savana, foreste e bird watching

                                    safari murchison falls uganda

                                    Sono necessari almeno tre giorni per apprezzare il parco in tutta la sua magnificenza. Dal fiume Nilo si origina uno degli spettacoli più impressionanti della natura, le cascate Murchison, dalle quali prende nome il parco, che si possono ammirare da due diverse prospettive. Visitando le cascate dalla loro sommità, quella che viene definita “Top of the Falls” si percorre un sentiero che si inerpica nella fitta foresta pluviale che si apre su diversi scorci mozzafiato delle cascate.

                                    Murchison Falls: le cascate del fiume Nilo

                                    Trovarsi di fronte al fragoroso e fumante infrangersi delle acque ci fa rendere conto dell’impotenza dell’uomo al cospetto della forza della natura. Navigare sul fiume Nilo fino al tratto finale delle cascate Murchison, il cosiddetto “bottom”, permetterà di ammirare questo spettacolo da un altro punto di vista. Durante la crociera si potranno avvistare ippopotami e coccodrilli che si riposano tra le acque di questo corso d’acqua.

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                                    Uganda Murchison Falls: curiosità

                                    Curiosità: gli ippopotami sono gli animali più pericolosi di tutta l’Africa e la principale causa di morte e possono raggiungere una velocità di 45 km/h correndo. Un’altra giornata va sicuramente dedicata a un safari alla scoperta delle specie animali del Parco: leoni, elefanti, giraffe, ippopotami, elefanti e non solo. Qui, rispetto al Kidepo, la savana è molto più rada e fitta.

                                    Se ti è piaciuto il nostro articolo, scopri la tappa numero 1:

                                    il nostro viaggio in Uganda: il Kidepo / TAPPA 1

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                                    Verdi Colline d’Africa

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                                      uganda murchison falls

                                       

                                      parco Kidepo Uganda – la prima tappa del nostro viaggio

                                      parco Kidepo Uganda: Tappa 1 del nostro viaggio in Uganda

                                      parco kidepo uganda

                                      Prima tappa di questo viaggio è il Parco Nazionale Kidepo, il terzo più grande del paese con i suoi 1442 km2 dopo il Parco Nazionale Murchison Falls e il Queen Elizabeth, tutelato dall’ente Uganda Wildlife Authority.  Situato all’estremo nord, al confine con il Sudan del Sud, il Parco è una delle zone più remote e isolate di tutta l’Uganda e per questo meno conosciuto e meno affollato.

                                      viaggio parco kidepo national valley

                                      viaggio parco kidepo national valley

                                      Qui la natura è libera di esprimersi in tutta la sua potenza e le mandrie di animali sono libere di circolare indisturbate. Incontrare altri visitatori durante l’esplorazione è davvero raro. Istituita inizialmente come Riserva Naturale, fu poi promossa a Parco Nazionale nel 1962, anno d’indipendenza dell’Uganda. Suddiviso in due vallate principali, Kidepo e Narus (letteralmente “la valle del fango”), Kidepo si caratterizzata per un paesaggio dominato dalla savana dove l’alternarsi della stagione secca e quella delle piogge plasmano i colori della natura, dal verde splendente al bruno dorato. In particolar modo durante la stagione delle piogge l’area assume un aspetto più paludoso.

                                      Uganda parco Kidepo national valley

                                      uganda parco kidepo national valley

                                      Pernottando in uno dei pochissimi lodge all’interno del parco si avrà una vista panoramica mozzafiato sul paesaggio che si estende a perdita d’occhio all’orizzonte. I rangers, senza i quali non si potrebbe visitare quest’area, sono una componente fondamentale dell’esperienza di safari: la loro profonda conoscenza del territorio e il loro occhio allenato all’avvistamento rappresentano il valore aggiunto al viaggio.

                                      parco Kidepo national valley: viaggio Uganda

                                      Qui vive la più grande concentrazione di bufali: è possibile incontrarli percorrendo qualsiasi sentiero, soprattutto radunati in grandi mandrie. Si possono inoltre ammirare innumerevoli specie animali, tra i quali leoni, ghepardi, leopardi, zebre, rinoceronti, elefanti, giraffe, gazzelle, antilopi, iene, e oltre 470 specie volatili. Un’occasione imperdibile è quella di visitare la comunità locale che vive all’interno del parco, i Karamojong, suddivisi in diversi villaggi, alla scoperta delle loro caratteristiche abitazioni in fango e paglia e del loro assetto sociale.

                                      viaggio Uganda kidepo national valley

                                       

                                      Se ti interessa l’Uganda, scopri le nostre proposte di viaggio:

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                                      il nostro viaggio in Uganda: Murchison Falls / TAPPA 2

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                                        Zimbabwe turismo e safari naturalistici

                                        Zimbabwe turismo e safari naturalistici ai massimi livelli. Lo Zimbabwe è uno fra i paese più autentici e genuini dell’Africa. Qualche nostalgico del colonialismo lo chiama ancora Rhodesia. Lo Zimbabwe è però indipendente dal Regno Unito dal 1965.

                                        Purtroppo regimi totalitari si sono susseguiti sino ad oggi e la situazione economica ne ha ovviamente risentito. Per fortuna alcune aeree di incredibile interesse naturalistico sono state preservate. Nello Zimbabwe turismo, safari naturalistici e fotografici sono tutelati e incoraggiati.

                                        Questo vasto paese dell’Africa australe non ha sbocchi sul mare e confina con Sudafrica, Botswana, Zambia e Mozambico.

                                        E’ proprio lungo questi confini che sono distribuite le aeree naturalistiche e i parchi più interessanti. Paradossalmente è più facile per i governi africani controllare e proteggere parchi condivisi ai confini con altri paesi. Gli sforzi comuni di protezione della Natura sono più efficaci se perpetrati da due o più paesi contemporaneamente.

                                        zimbabwe turismo mappa

                                        mappa dello Zimbabwe

                                        Il turismo Zimbabwe protegge circa il 15% del territorio nazionale. Questo è importante per una nazione che fa dello sfruttamento delle risorse minerarie un punto fondamentale dell’economia. Il panorama dello Zimbabwe è caratterizzato da qualche rilievo e colline. Più che altro si trovano savana e foreste. Il fiume Zambesi, le Cascate Vittoria e il bacino del Lago Kariba sono di fondamentale importanza per tutto lo Zimbabwe.

                                        Zimbabwe viaggi e turismo e come arrivarci

                                        Raggiungere lo Zimbabwe è molto più facile oggi rispetto a qualche anno addietro. Sempre più compagnie aeree collegano sia Harare che Victoria Falls che Bulawayo con hub internazionali come Addis Ababa e Johannesburg. E’ abbastanza facile entrare nel paese via terra da Botswana, Sudafrica e Zambia. Per lo Zimbabwe turismo e viaggi stanno crescendo d’importanza e vengono incrementati i collegamenti.

                                        Non consigliamo di noleggiare veicoli per fare turismo in Zimbabwe. Conviene assolutamente spostarsi da un parco ad un altro, da un lodge ad un altro con un autista privato.

                                        Zimbabwe turismo come arrivarci

                                        Turismo Zimbabwe cosa vedere

                                        Ci sono luoghi e parchi da non perdere assolutamente. Le Cascate Victoria, Hwange National Park e le Mana Pools sono tappe fondamentali per chi fa turismo in Zimbabwe. Ammirare il fumo che tuona ed ascoltare il fragore delle Vic Falls è un must. Fare un aperitivo al tramonto facendo un safari naturalistico in qualche zona remota del parco di Hwange è un esperienza unica. Avventurarsi nelle aeree più remote e primordiali di Mana Pools, ripagherà lo sforzo fisico ed economico per raggiungerle.

                                        turismo zimbabwe

                                        Hwange National Park

                                        turismo Zimbabwe dove dormire

                                        In Zimbabwe turismo e safari si possono vivere in modi molto diversi fra loro. Ovvero è possibile pernottare in lodge di altissimo livello. Se possiamo permetterci quest house, ne troveremo di graziose e ben curate. Oppure potremo optare per sistemazioni di un lusso diverso: campeggio da milioni di stelle nel cielo.

                                        Ovviamente è anche possibile combinare tutte queste sistemazioni in un unico itinerario. Questo per provare tutte le esperienze ricettive possibili e vedere lo Zimbabwe da punti di vista diversi. Noi operiamo in Africa australe per turismo da tempo e sicuramente possiamo proporre l’itinerario migliore in base alle esigenze di tempo e denaro. Molte delle sistemazioni proposte sono state testate personalmente. Questo potrà aiutarvi nel realizzare il miglior itinerario possibile.

                                        6 motivi per fare turismo in zimbabwe
                                        • visitare le Victoria Falls
                                        • aperitivo al tramonto nel parco di Hwange
                                        • ammirare la Natura incontaminata delle Mana Pools
                                        • safari notturno in riserva privata
                                        • visitare le rovine di Great Zimbabwe
                                        • fare una crociera al tramonto sullo Zambesi

                                        Queste sono ovviamente solo alcune fra le numerose attività che si possono vivere. In Zimbabwe turismo, natura e avventura si fondono in un’unica esperienza che rimarrà nei nostri cuori per sempre.

                                        Se desiderate informazioni ufficiali sul paese, qui trovate la pagina della Farnesina – Viaggiare sicuri dedicata: viaggiare sicuri Zimbabwe

                                        Altrimenti se desiderate contattarci per un preventivo, qui trovate il form per scriverci: Contatta Bigmama

                                        Infine se preferite prima farvi un’idea, qui trovate alcune proposte: Bigmama viaggi in Zimbabwe

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                                          Tanzania vaccini obbligatori e consigliati

                                          vaccinazioni Tanzania consigliate e obbligatorie: i vaccini per la tanzania

                                          Tanzania vaccini ? Una questione molto importante, specialmente in questo periodo, da chiarire prima di programmare un safari in Tanzania: ci sono vaccinazioni per Tanzania obbligatorie per l’ingresso nel paese ? E’ molto importante innanzitutto prendere informazioni da siti ufficiali. Mai cercare notizie soltanto da social e web ma cercarne conferma da fonti ufficiali.

                                          tanzania vaccini

                                          Ad oggi l’unica vaccinazione obbligatoria per l’ingresso in Tanzania è quella contro la febbre gialla. Questo vaccino è obbligatorio se si proviene o si è fatto scalo per più di 12 ore in un paese dove la febbre gialla è a rischio trasmissione.

                                          Su questa pagina potete trovare maggiori informazioni ufficiali su vaccini per febbre gialla: info su vaccinazione febbre gialla. Al momento non risultano per la Tanzania vaccinazioni obbligatorie oltre questa ma è possibile che il numero dei vaccini Tanzania possa aumentare. Questo è da tener presente se si programma un safari in Tanzania con largo anticipo. E’ anche possibile che in un prossimo futuro venga richiesta una certificazione di non positività al COVID19 per l’ingresso in Tanzania. Oppure un vaccino quando e se sarà disponibile.

                                          Tanzania vaccini e profilassi antimalarica

                                          Sul tema Malaria la diatriba è sempre molto aperta ed i consigli fioccano da ogni parte. Noi non ci sentiamo di darne in merito, non siamo medici e non vogliamo rischiare pareri. Pertanto questa è soltanto una pratica che seguiamo noi quando viaggiamo in Africa. Evitiamo il più possibile di avere gambe e braccia nude specialmente verso l’ora del tramonto. Pantaloni leggeri lunghi e maniche lunghe con abbondante spray repellente sono i mantra da seguire il più possibile, in special modo al tramonto. Evitare in tutti i modi di cospargersi di profumo è un altro comportamento fondamentale da tenere per non attirare le zanzare.

                                          Infine, prima di rientrare in Italia, acquistiamo in loco medicinali antimalarici da utilizzare solo in caso di necessità e di sintomi al rientro previo consulto medico. Consultate sempre il vostro medico. Decidete se fare o meno la profilassi sulla base del vostro stato di salute dell’età di previsioni di gravidanze future. Cercate di evitare il contatto con le zanzare utilizzando abiti coprenti. Spruzzate abbondantemente repellenti anti zanzare su abiti e valigie.

                                          Tanzania vaccini obbligatori

                                          Vaccinazioni obbligatorie per la Tanzania oltre la febbre gialla non ce ne sono. Alcuni vaccini per la Tanzania sono consigliati ma non obbligatori. Vi suggeriamo pertanto di consultare un medico specializzato in medicina tropicale, meglio se conosce bene la vostra situazione clinica personale. Molte vaccinazioni per Tanzania vivamente consigliate, sono probabilmente evitabili con un comportamento di buon senso in loco.

                                          Tanzania vaccini considerazioni finali

                                          In fase di pianificazione di un viaggio o un safari in Tanzania affidatevi sempre a fonti ufficiali. Prendete notizie certe da siti governativi come Viaggiaresicuri, ecco la pagina sulla Tanzania:  Farnesina, Tanzania oppure dalla pagina dell’ambasciata di Tanzania in Italia:  Ambasciata Tanzania Roma

                                          E’ possibile che molti dei vaccini per la Tanzania consigliati, si possano evitare adottando un comportamento di buon senso. Evitiamo di bere acqua non sicura e di mangiare cibo di strada di cui non si conosca la sicurezza e l’igiene. E’ molto importante essere in regola con le vaccinazioni obbligatorie in Italia, in special modo l’antitetanica è opportuno che non sia scaduta. Indossate pantaloni lunghi e magliette a maniche lunghe.

                                          Non badate a spese per l’acquisto di spray anti zanzare, è un investimento da consigliare. Evitate di cospargere il vostro corpo di profumi e di creme profumate: una ghiottoneria per le zanzare. Cercate di lasciare meno lembi di pelle scoperti in special modo al tramonto.

                                          Sfogliate le nostre proposte di viaggio in Tanzania:

                                           

                                          Consigli su quando andare in Tanzania ? eccoli qui:

                                          Tanzania quando andare ?

                                          tanzania vaccinazioni obbligatorie

                                           

                                          Botswana vaccinazioni per viaggiare

                                          consigli su vaccinazioni Botswana per viaggiare

                                          Stai pensando ad un safari in Botswana non appena sarà possibile viaggiare ?  Stai leggendo molti forum sulla utilità di fare o meno la profilassi antimalarica o altre vaccinazioni ?  Avresti scelto di non fare nessuna profilassi vista la non copertura totale e le controindicazioni generali ?

                                          botswana vaccinazioni obbligatorie

                                          Botswana vaccinazioni obbligatorie

                                          Vaccinazioni obbligatorie Botswana ? Premettiamo che il vaccino per la febbre gialla è consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo. Per molti paesi questa vaccinazione ha validità illimitata pertanto conviene farla e custodire preziosamente il certificato. Per il Botswana la vaccinazione per la febbre gialla è obbligatoria se si proviene da paesi dove è endemica. A noi, in frontiera a Maun, è stato richiesto il certificato di vaccinazione della febbre gialla poichè eravamo stati in Kenya nei 3 mesi precedenti. Pertanto consigliamo di stare molto attenti a questo aspetto nella programmazione del viaggio. Altre vaccinazioni obbligatorie per il Botswana non risultano al momento in cui si scrive.

                                          Botswana vaccinazioni consigliate

                                          Vaccinazioni facoltative Botswana ? Oltre ai vaccini necessari per l’ingresso nel paese, è necessario sapere quali sono consigliati. La profilassi antimalarica non è obbligatoria. Noi non siamo medici pertanto non possiamo dirvi cosa è meglio fare. Possiamo dirvi come ci siamo comportati noi, prima e durante i nostri viaggi in Botswana. Adottando tutte le precauzioni del caso: abbondante spray anti zanzare, magliette a maniche lunghe, pantaloni lunghi, siamo sempre riusciti a non fare profilassi. Molto importantè però è sapere cosa fare se abbiamo sintomi della malaria al rientro. Fondamentale recarsi subito in ospedale se si manifestano alcuni sintomi quali febbre alta, dolori intramuscolari, vomito sino a tre mesi dal ritorno da una zona a rischio. Altro consiglio che ci sentiamo di darvi, cosa che noi facciamo sempre, è quello di acquistare medicinali anti malarici in loco, prima del rientro in Italia. Potrete utilizzarli in caso di necessità al rientro.

                                          Botswana vaccinazioni: conclusioni

                                          Consigliamo prima di tutto di chiedere pareri medici, meglio se più di uno e se realizzati da chi conosce voi e le vostre condizioni di salute. Utilizziamo il buon senso e ricordiamoci di essere “in regola” con le vaccinazioni consigliate in Italia. Non teniamo un comportamento poco responsabile nei confronti della nostra salute. Evitiamo di bere e di mangiare in modo igienicamente rischioso. Teniamo la nostra igiene personale a livelli di massima allerta. Proteggiamoci con magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi, in special modo al tramonto. Evitiamo di portarci in viaggio il nostro profumo preferito! e non risparmiamo sullo spray anti zanzare!

                                          La cosa fondamentale è non farsi prendere dal panico rinunciando ma conoscere il rischio per mitigarlo con intelligenza. Molte destinazioni presentano qualche piccolo rischio. E’ fondamentale partire preparati e comportarsi con buon senso.

                                          Scopri i nostri viaggi in Botswana qui: alcune proposte per il Botswana oppure contattaci per un itinerario su misura: clicca qui e contattaci

                                          botswana vaccinazioni facoltative

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                                            Viaggio in Namibia costo troppo elevato ?

                                            variabili che influiscono su costo viaggio in Namibia

                                            Trovate che un Viaggio in Namibia abbia un costo troppo elevato ? viaggio in Namibia prezzi troppo elevati in alcuni periodi dell’anno ?

                                            Il miglior periodo per viaggiare in Namibia è sicuramente quello che va da maggio a ottobre. Questo è il momento migliore da un punto di vista climatico per un viaggio in Namibia.

                                            Sicuramente è possibile visitare questo splendido paese anche durante il resto dell’anno. C’e’ da sapere però qualche informazione in più sul clima della Namibia e per questo vi rimandiamo a questo nostro articolo: Quando andare in Namibia ?

                                            Alla luce di quanto sta succendendo nel mondo a causa del Covid19, potrebbe essere importante organizzare un viaggio in Namibia non facendo parte di un tour di gruppo ma con la formula fly & drive. Questa formula garantisce alcuni vantaggi in termini di distanziamento sociale. Inoltre permette di ottimizzare la visita della Namibia in termini di durata, date del viaggio e costi.

                                            Potremo organizzare il vostro itinerario su misura alla scoperta della Namibia dove sarete voi stessi a guidare il veicolo a noleggio, decidere i vostri compagni di viaggio, i giorni da dedicare alle varie visite e tenere sotto controllo il budget a disposizione.

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                                            Quando andare in Namibia ? clicca e scopri

                                            Viaggiare in Namibia ha un costo troppo elevato ?

                                            viaggiare in Namibia prezzi troppo elevati in alcuni periodi dell’anno ?

                                            Il consiglio migliore che ci permettiamo di darvi per contenere il più possibile il costo di un viaggio in Namibia è quello di prenotare con moltissimo anticipo. Conviene decidersi molti mesi prima della partenza sia per avere più scelta per le sistemazioni e i pernottamenti, sia per poter usufruire di tariffe aeree vantaggiose. La quantità di strutture ricettive in Namibia non è elevatissima. Specialmente in alcune località, e nei mesi di alta stagione (luglio – settembre). Pertanto è fondamentale prenotare con molti mesi di anticipo per poter scegliere le migliori da un punto di vista qualità-prezzo. Anche le compagnie aeree che collegano il nostro paese con la Namibia non sono moltissime e la disponibilità di posti a tariffe economiche sono molto pochi.

                                            viaggio in Namibia costo troppo elevato ?

                                            Quindi per evitare che il vostro viaggio in Namibia abbia un costo troppo elevato potete rivolgervi a noi ma mi raccomando con largo anticipo!

                                              Ho preso visione dell'Informativa Privacy Reg. EU 679/16 e presto il consenso al trattamento dei dati

                                              Viaggi Organizzati, Viaggi nel Mondo, Viaggi Avventure, Viaggi di Gruppo

                                              viaggi avventura organizzati e viaggi di gruppo organizzati

                                              In questo breve articolo, cerchiamo di spiegarvi chi siamo e come funzionano i nostri viaggi organizzati. Vorremmo riuscire a trasmettervi la nostra passione per i Viaggi nel Mondo, per i Viaggi Avventure ed ovviamente per i Viaggi così definiti organizzati. Non fraintendeteci, non vogliamo assolutamente togliere la libertà a nessuno. Pensiamo soltanto di essere un valido aiuto, ci proviamo, a tutti coloro che per svariati motivi non possono o non vogliono organizzare un viaggio per conto proprio.

                                              viaggi organizzati avventure

                                              viaggi di gruppo organizzati

                                              La nostra Missione, parola di moda, è quella di mettere a disposizione dei Viaggiatori la nostra esperienza nel mondo dei Viaggi Organizzati, nella galassia dei Viaggi Avventure, per ideare, progettare e realizzare itinerari, viaggi nel Mondo, creati su misura, ad hoc, in base al budget a disposizione, in base ai giorni a disposizione ed alle preferenze dettate dai nostri interlocutori. Il nostro Team è composto al momento da 5 Persone, con un nome ed una faccia. Tutti molto diversi fra loro ma accomunate dalla Passione per i Viaggi nel Mondo e per i Viaggi Avventure. Il nostro bagaglio di esperienze proviene dalla gavetta iniziata emettendo biglietteria aerea dietro un bancone di un’agenzia di viaggi e accompagnando gruppi di Viaggiatori in giro per il Mondo, per poi crescere nella prenotazione e nella Programmazione negli uffici di svariati Tour Operator.

                                              Quello che ci piace proporre ed offrire cerca di essere il più lontano possibile dal torpedone con 54 persone e la guida che accompagna con una bandierina. Cerchiamo di offrire, dove possibile, tour guidati con basso numero di partecipanti. Alcune destinazioni si prestano maggiormente a questo tipo di viaggio, altre purtroppo di meno.

                                              viaggi avventura organizzati

                                              Troverete anche Viaggi Organizzati e tour classici non così originali. Questa è una scelta voluta che ci permette di soddisfare anche le richieste più “normali” dei nostri Clienti affezionati. Dove possibile proponiamo però viaggi avventure con una formula particolare. Alla ricerca dell’Avventura ma senza viaggiare allo sbaraglio. Itinerari dove il brivido dell’avventura si combini con l’organizzazione di uno staff in loco pronto e preparato. Viaggi di gruppo organizzati dove avventura e organizzazione siano un mix sostenibile. Viaggia avventura organizzati dove non si trascorrano giornate intere a sistemare la logistica perdendo tempo inutilmente.

                                              viaggi di gruppo organizzati

                                              campeggio in Botswana

                                              Viaggi nel mondo con varie formule

                                              Cerchiamo di offrire un ventaglio di proposte, speriamo il più variegato possibile. Tour organizzati per coloro che possono partire soltanto da soli e sono in cerca di un gruppo mai troppo numeroso di viaggiatori a cui aggregarsi, viaggi avventure anche in tenda mobile per i Clienti che amano uscire dalla routine quotidiana misurando il lusso in base al numero di stelle che possono ammirare nel cielo di notte, viaggi nel mondo in formula fly e drive per chi cerca libertà nelle date del viaggio e nella programmazione dell’itinerario, Itinerari Evolutivi per eventi nel mondo, festival, festività particolari alla ricerca di un’esperienza che possa far crescere chi la vive in prima persona.

                                              viaggi avventure

                                              Zimbabwe: luxury lodge

                                              Sappiamo benissimo che il mondo di oggi va verso una totale disintermediazione. In tutti i campi. Noi crediamo fortemente che esperienza, passione e professionalità siano ancora apprezzati. Per questo motivo che siamo qui, a vostra completa disposizione…mettendoci la faccia!

                                               

                                              Viaggi Organizzati – Viaggi nel Mondo – Viaggi Avventure – Viaggi di Gruppo

                                              Viaggi organizzati, viaggi nel mondo e viaggi avventure; fatti consigliare da chi conosce i luoghi del tuo viaggio, contattaci per un preventivo: contattaci

                                              viaggi nel mondo

                                              Bigmama in Uzbekistan

                                               

                                                Ho preso visione dell'Informativa Privacy Reg. EU 679/16 e presto il consenso al trattamento dei dati

                                                caccia con le aquile Asia centrale

                                                cos è la falconeria nei popoli dell’Asia centrale

                                                Caccia con le Aquile Asia centrale: a proposito di caccia con l’aquila.
                                                Bigmama itinerari evolutivi propone, nei suoi itinerari in Kirghizistan e in altri stati dell’Asia centrale, l’incontro con popoli nomadi. Molti di questi popoli dell’Asia centrale praticano questo tipo di caccia. Attenzione, leggiamo bene, la caccia con le aquile e non delle aquile. A scanso di equivoci, visto che c’è chi pensa che agevoliamo il turismo venatorio, è bene precisare che nessuno dall’oggi al domani può pensare di diventare “cacciatore con l’aquila”. Inoltre noi non proponiamo e mai proporremo tour che abbiano come scopo l’insegnamento di questa pratica venatoria.

                                                caccia con le aquile

                                                L’animale non è un fucile che chiunque può imbracciare e tirarne il grilletto. Noi conosciamo bene i luoghi ed i popoli che inseriamo nei nostri itinerari. Il rapporto tra l’uomo e l’animale è unico, quasi simbiotico e soprattutto strettamente legato al territorio e all’ambiente. Il pullo prelevato dal nido in giovane età è scelto quasi sempre individuando quello che rispetto ai suoi fratelli potrebbe soccombere. La sapienza Antica rispetta l’ordine naturale per cui i geni migliori sono lasciati vivere in natura. L’uomo si dedica giornalmente all’allevamento del rapace, lo nutre e gli insegna le tecniche di caccia. Per due anni. Poi ne sfrutta l’abilità venatoria per altri 5 o 6 con il solo scopo di procacciare nutrimento per la propria famiglia.

                                                caccia con le aquile asia

                                                caccia con le aquile Asia centrale

                                                Magari a malincuore, ma dopo questo periodo lo abitua gradualmente a ritrovare il suo spazio libero e abbandonare il rapporto col suo uomo/madre. L’esemplare adulto è adesso libero di vivere per almeno altri 10 anni, procreando con l’apporto di esperienze che hanno sviluppato le sue capacità. E che succede poi? Se uomo e aquila si incontrano a distanza di anni, si riconoscono? L’uomo sì, riconosce il “suo” compagno già dal tipo di volo e magari lancia il suo antico richiamo. Può capitare che l’aquila risponda e torni a posarsi sul suo braccio. Ma è molto più facile che si limiti ad un alto volo di ricognizione per poi allontanarsi, ribelle alle lusinghe dei vantaggi che la sua “cattività” gli aveva procurato.

                                                falconeria asia centrale

                                                In questo contesto culturale noi di Bigmama organizziamo tour e viaggi, sempre con l’unico scopo di conoscenza e scoperta di popoli e usanze. Lungi da noi incoraggiare, promuovere, facilitare la pratica di questa attività. Guarda il Mondo con Occhi Diversi

                                                Scopri i Nostri Viaggi in Kazakistan

                                                Leggi le indicazioni del Governo sulla Mongolia

                                                Patagonia sud America

                                                consigli utili per un viaggio in Patagonia

                                                Patagonia sud America
                                                In questo precedente nostro post vi abbiamo dato consigli su quando andare in Patagonia. Sconsigliamo i mesi di giugno, luglio e agosto. Consigliamo di viaggiare in Patagonia nel periodo che va da ottobre a marzo, al massimo ad aprile.

                                                Patagonia sud America consigli utili per un viaggio in Patagonia

                                                Ore di Luce naturale in Patagonia

                                                Un altro fattore che rafforza il consiglio di effettuare il viaggio nel periodo indicato è dato dal numero di ore di luce naturale disponibili. Nelle regioni estreme (tra Calafate e la Terra del Fuoco) tale differenze è molto marcata: a fine dicembre ad Ushuaia, per esempio è possibile avere fino a 18 / 20 ore al giorno di luce naturale (ed ovviamente poche ore di luce solare nel mese di giugno, tanto è vero che le piste di sci di fondo, frequentate in questo periodo, sono provviste di illuminazione elettrica…)

                                                quando avvistare gli animali in Patagonia

                                                La Penisola Valdes, poi, ha la sua massima attrattiva per la possibilità di avvistare animali molto particolari ed insoliti per noi, che a ben vedere non sono stanziali. Ecco quindi che le balene rientrano dal loro lungo viaggio antartico tra la fine di maggio ed inizio giugno: in questo periodo, nonostante lo sconsiglio per via del clima, gli appassionati potranno approfittare dei “numeri” di questi cetacei, che si esibiscono nei riti dell’accoppiamento. Immediatamente dopo i maschi si allontanano, ma le femmine, che nel frattempo hanno partorito, si trattengono nelle tranquille acque dei due golfi della Penisola, per allevare ed educare i piccoli. Lasceranno la Patagonia tra settembre e novembre, qualche volta qualche esemplare si trattiene fino a dicembre… tutto dipende dal “piccolo” che seguirà la madre in acque aperte solo e se lei stessa deciderà che è pronto ad affrontare il viaggio.

                                                Patagonia sud America consigli utili

                                                consigli su quando andare

                                                Pinguini, leoni marini, ed elefanti marini cominciano ripopolare le coste della Patagonia da settembre fino a marzo – aprile, anche se il loro numero comincia diminuire già dalla fine gennaio.
                                                Se un consiglio si può dare…. Novembre sembra essere il mese migliore per viaggiare in Patagonia… scopri i Nostri Viaggi in Argentina

                                                deserto del Namib

                                                Namibia: una sosta da non perdere

                                                deserto del Namib: una sosta da non perdere. In qualsiasi modo vogliate viaggiare, una sosta qui dove assolutamente prevederla. Che facciate un fly & drive in autonomia, che partecipiate ad un tour di gruppo, dovete fermarvi in questa località del Namib. Solitaire, popolazione: circa 100 anime.

                                                deserto del namib

                                                perché una sosta qui, nel Namib

                                                Solitaire, il nome spiega da solo molte cose, è un posto sperduto nel deserto del Namib. Solitaire è composto da una stazione di servizio, un piccolo lodge, un meccanico e gommista (fa sempre comodo in Namibia) e dal famosissimo forno. Sì, avete letto bene, un forno. Una pasticceria – forno anzi nel bollore del deserto. Che sforna gustosissime prelibatezze dolci e salate, calde ovviamente. Nonostante le temperature esterne del Namib desert per la maggior parte dell’anno. McGragor Bakery, questo il nome esatto, da appuntare sul programma di viaggio, sul vostro itinerario di viaggio in Namibia. Se percorrete la tratta dalle dune di Sesriem verso Swakopmund o Windhoek, prevedete una sosta verso metà mattina per uno spuntino. Se percorrete il Namib da Swakopmund in direzione di Sesriem, potete tranquillamente fermarvici per pranzo.

                                                deserto del namib solitaire forno namibia

                                                la torta di mele più “calda” del mondo..

                                                Il personale del forno McGragor è molto gentile e vi saprà consigliare al meglio. Attenzione, nessuno parla italiano ovviamente. Fra le numerose leccornie: biscotti, cinnamon rolls, piccole torte salate ripiene. Ma il must in assoluto, la pietanza forse più famosa e celebre di tutto il Namib desert è l’apple tart. Una torta di mele da assaporare rigorosamente calda. Una delizia famosa in tutta l’Africa che vale da sola la sosta. Non male il caffè sia espresso che lungo.

                                                deserto del namib solitaire forno

                                                Ricordate che in Namibia, in special modo nel deserto della Namibia, è sempre opportuno tenere pieno il serbatoio del vostro veicolo a noleggio. Quindi non appena trovate una stazione di servizio, fate il pieno! Qui, a Solitaire, la sosta sarà molto più dolce!

                                                Contattaci e scopri alcune delle nostre proposte di viaggio in Namibia.

                                                Viaggiare sicuri Canada

                                                Consigli utili per un viaggio in Canada

                                                Viaggiare sicuri Canada. Montagne imponenti e paesaggi sconfinati. La nazione dell’hockey, la terra degli Inuit e dei cowboy. Siete pronti a vivere un’esperienza a contatto con la natura? Vi resta solo da conoscere alcuni consigli utili.

                                                Passiamo quindi alle informazioni pratiche che vi potranno essere utili in Canada. Le lingue ufficiali sono l’inglese e il francese. La moneta è il dollaro canadese (C$). Il Prefisso dall’Italia è 001, mentre per l’Italia è 01139.

                                                Ingresso nel paese

                                                Viaggiare sicuri Canada. Per l’ingresso in Canada è necessario il passaporto. La validità deve essere almeno pari alla durata del viaggio. In ogni caso si consiglia una validità di 6 mesi dall’arrivo nel paese. Il visto d’ingresso non è necessario per un soggiorno di durata massima di 6 mesi. Nel caso di un viaggio per motivi diversi da quelli turistici è necessario richiedere il visto all’Ambasciata del Canada a Roma.  Un aspetto importante da tenere in considerazione è il divieto di svolgere attività lavorative, anche non retribuite, durante il proprio soggiorno per motivi di turismo.

                                                Prima dell’imbarco si dovrà invece obbligatoriamente munirsi di eTA, electronic travel authorization. Si richiede comodamente online al costo di 7 C$. Non deve essere stampato, in quanto elettronicamente connesso al proprio passaporto.

                                                I minori di 18 anni possono entrare in Canada con regolare passaporto. Fino all’età di 14 anni devono essere accompagnati da almeno un genitore, con lettera di autorizzazione da parte dell’altro genitore.

                                                Banff National Park

                                                Sanità e Assicurazione

                                                Viaggiare sicuri Canada. Non sono previste vaccinazioni obbligatorie per un viaggio in Canada. I costi di assistenza sanitaria sono molto elevati. Il consiglio è quindi quello di partire solo dopo aver stipulato una polizza assicurativa che copra le eventuali spese mediche. Vista la concentrazione di zanzare e insetti nei mesi estivi si consiglia di portare i repellenti adeguati.

                                                Viaggiare con i propri animali

                                                In Canada è possibile portare con sé i propri amici cani e gatti domestici. Basta avere un certificato valido in inglese e francese rilasciato dal veterinario. Tra le altre cose esso deve riportare la vaccinazione contro la rabbia. L’unica limitazione è il divieto di accesso dei cani di razza pitbull in Ontario.

                                                Jasper National Park

                                                Sicurezza

                                                Viaggiare sicuri Canada. Il Canada è un paese generalmente sicuro. Si registra un basso tasso di criminalità. I tempi di percorrenza possono risultare anche molto lunghi. Viaggiando da un centro abitato all’altro è consigliabile assicurarsi di avere il pieno del carburante e telefono cellulare a portata di mano.

                                                Trasporti

                                                Viaggiare sicuri Canada. In Canada si guida a destra, proprio come in Italia. La validità della patente di guida italiana in Canada varia da un territorio a un altro. La condizione ottimale è quella di procurarsi la patente internazionale. È necessario essere muniti di assicurazione nel caso di noleggio di un auto. Durante i mesi invernali è necessario prestare attenzione alle condizioni meteorologiche e avere con sé gomme o catene da neve. Le autostrade a pagamento sono solo la Coquihalla Highway e la Highway 407, mentre tutte le altre strade non presentano pedaggio.

                                                Il Canada, per la caratteristica rete stradale, si presta ad essere visitata in macchina e in moto. Nonostante ciò, il paese vanta un’ottica connessione tramite treno, con VIA Rail Canada, e bus, con Greyhound.

                                                Abbigliamento consigliato

                                                L’inverno in Canada è molto freddo, raggiungendo i -40°C. L’estate è calda e afosa. Generalmente la costa Pacifica è più temperata. Può risultare utile tenere sotto controllo la situazione meteorologica.

                                                Si consiglia di mettere in valigia indumenti caldi e da pioggia, senza dimenticare una crema solare per non rimanere scottati anche nelle giornate nuvolose.

                                                Sei interessato ad approfondire ? Contattaci e scopri alcune delle nostre proposte di viaggio in Canada.

                                                Viaggio in Colombia: cosa vedere

                                                Consigli sul tuo viaggio in Colombia

                                                Viaggio in Colombia: un’esperienza unica dalle cime innevate della catena delle Ande alle spiagge cristalline, dalla foresta amazzonica alla savana. Questi contrasti paesaggistici rendono la Colombia un paese tutto da scoprire!

                                                visitare i paesini caratteristici

                                                Lasciatevi incantare dalla caratteristica atmosfera coloniale dei pittoreschi paesini: le strade in pietra di Barichara, l’architettura  dei “casonas” di Popayán, il quartiere storico di Candelaria. Santa Marta è la prima città fondata dai coloni spagnoli in tutto il Sudamerica e Raquirà è conosciuta come la capitale dell’artigianato colombiano. Salento è il villaggio più particolare per la presenza di case antiche erette con canna intrecciata e fango. A Cartagena De Indias, esemplare dell’architettura coloniale spagnola, si potrà invece ammirare con i propri occhi  la cultura nata dall’unione di quella spagnola, aborigena e africana, che ha dato vita a forme culinarie, artistiche e musicali del tutto peculiari. Ad esempio, visitando questa città si avrà modo di immergersi nella danza tipica locale, tra i passi di “champeta” e i ritmi del “caribe” colombiano.

                                                Le vie di Barichara

                                                 

                                                un viaggio tra storia e cultura

                                                Un viaggio in Colombia rappresenta anche un’occasione unica per conoscere le testimonianze storiche e culturali di cui il paese è ricco. La Cattedrale di Sale di Zipaquirà, poco distante da Bogotà, fu costruita a circa 190 metri di profondità. I siti archeologici  di El Tablon e de La Chaquira nei pressi di San Agustìn e il centro culturale di poeti, pittori e scultori di Popayán. A San Basilio de Palenque è possibile scoprire la musica, la lingua e le tradizioni di origine africana. Qui nel XVII secolo gli schiavi neri d’America furono i primi ad ottenere l’indipendenza dalla Spagna.

                                                 

                                                i Patrimoni UNESCO della Colombia

                                                La Colombia ospita numerosi siti dichiarati Patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO. Il Parco Archeologico di Tierradentro con tombe sotterranee del VI-X secolo, dove motivi decorativi permettono di ricostruire l’arredamento tipico dell’epoca. Nel Parco Archeologico di San Agustín, insieme ai vicini Parco Alto de los Idolos e Parco Alto de las Piedras, si concentra il maggior numero di statue della zona. Esse raggiungono anche i 7 metri di altezza. Furono costruite dalle popolazioni precolombiane tra il I e VIII  secolo. Anche il “Paisaje Cultural Cafetero”, il paesaggio culturale del caffè, è stato nominato patrimonio dell’UNESCO. La bellezza paesaggistica e il valore tradizionale della coltivazione di caffè rappresentano parte della cultura nazionale della Colombia.

                                                Parco Archeologico San Agustín

                                                 

                                                alla scoperta delle piantagioni locali

                                                Un viaggio in Colombia vi porterà alla scoperta delle piantagioni tipiche. Le coltivazioni di riso e di cotone della Valle Mgdalena e di Neiva, e le piantagioni di caffè e di frutta del sud del dipartimento di Huila e di San Agustin, nel cuore del Massiccio Colombiano. Se siete alla ricerca di un’esperienza autentica della cultura del caffè, la Hacienda Cafè San Alberto a Buena Vista è quello che fa al caso vostro. Essa offre l’occasione di partecipare al rito del “battesimo del caffè”, un’esperienza sensoriale unica. La Finca San Luis e la Finca Agua Bendita sono due  fattorie  che fanno parte di un programma di sviluppo rurale nel quale agricoltori e allevatori sono divenuti parte attiva dei servizi di accoglienza turistica locale.

                                                Pinatagioni di caffè a San Agustín

                                                 

                                                la cucina tipica

                                                Da non perdere sono sicuramente i prodotti tipici locali: i famosi salatini “achiras del Huila” e la “chaqueta” di Tio Verde. Una calda “aguapanela” si può degustare insieme a un tipico formaggio a Paletarà.

                                                Si potrà decidere di strutturare il proprio viaggio in Colombia in base a inclinazioni e interessi personali. Bigmama sarà lieta di organizzare per voi tour all’insegna della tradizione storico-culturale, itinerari di trekking nella natura incontaminata e selvaggia per i più avventurosi e viaggi ecologici nella zona di Caño Cristales, il fiume dai cinque colori.

                                                Lasciati consigliare da chi conosce i luoghi del tuo viaggio, contattaci per un preventivo: contatta il team di Bigmama oppure visita la nostra pagina sui viaggi in Colombia

                                                Patagonia quando andare

                                                Argentina quando andare in Patagonia Argentina ?

                                                Patagonia quando andare ? Forse è la domanda che molti si pongono prima di progettare e programmare un viaggio in Patagonia Argentina. Il periodo migliore qual è ? Proviamo a confrontare i dati meteo registrati negli anni per determinare quale sia il periodo migliore per un viaggio in Patagonia.

                                                Nel nostro post, ripescando dalle esperienze dirette in Patagonia e analizzando i dati osservati sul campo, proveremo a dare una risposta alla fatidica domanda: Patagonia quando andare ? Vediamo i dati oggettivi che la meteorologia ci offre sul web, tenendo come riferimento la località di El Calafate, nella Patagonia Argentina, sulle rive del Lago Argentino, quasi sempre tappa obbligatoria di un viaggio in Patagonia Argentina, base di partenza per la visita del Ghiacciaio Perito Moreno e per numerose altre interessantissime escursioni:

                                                Patagonia Argentina quando andare ? diamo un’occhiata alle temperature della Patagonia

                                                Le temperature durante il giorno oscillano fra i 5 gradi di luglio, inverno australe, e i 20 gradi di gennaio, estate australe. Chi sceglie di viaggiare in Patagonia Argentina durante i mesi della nostra estate, da maggio a settembre, è opportuno che si doti di abbigliamento prettamente invernale.

                                                Chi invece opta per un viaggio in Patagonia Argentina nel nostro periodo invernale, può sperare in temperature diurne più miti. Attenzione: difficilmente si raggiungono i 20 gradi durante il giorno e le notti sono sempre abbastanza rigide, anche durante l’estate australe. Patagonia quando andare ? scegliete bene il periodo in base ai vostri gusti meteorologici…

                                                patagonia quando andare

                                                temperature medie a El Calafate

                                                Patagonia Argentina quando andare ? meteo Patagonia vediamo anche l’umidità della Patagonia

                                                E’ sempre bene comparare temperature e tasso di umidità. Questo fattore infatti influisce sulla percezione della temperatura vera e fa sì che il clima sia più o meno sopportabile.

                                                Dalla tabella sull’umidità registrata a El Calafate, risulta subito lampante l’alto tasso che si registra mediamente nei mesi dell’inverno australe. Questo dato, combinato con le rigide temperature, ci porta a sconsigliare vivamente un viaggio in Patagonia Argentina durante la nostra estate:

                                                quando andare in patagonia

                                                quando andare in Patagonia ? consideriamo le ore di sole e la pioggia media della Patagonia

                                                Infine studiamo altri due grafici inerenti ore di sole medie e quantità di pioggia media per ogni mese. Questo per stabilire meglio quando andare in Patagonia.

                                                Analizzando e sommando questi due ultimi dati su El Calafate in Patagonia Argentina, abbiamo la riprova che è abbastanza opportuno evitare un viaggio in Patagonia Argentina nel periodo che va da maggio a settembre:

                                                clima patagonia

                                                patagonia

                                                quando andare in Patagonia ? considerazioni finali

                                                Quindi Patagonia quando andare ?  A meno di personali scelte volontarie, noi eviteremmo sicuramente i mesi di giugno, luglio e agosto. Cerchiamo di viaggiare in Patagonia nel periodo che va da ottobre a marzo, al massimo ad aprile.

                                                Un viaggio durante il periodo delle festività di Natale può essere molto costoso a causa delle tariffe aeree che lievitano enormemente.

                                                Cercate sempre di prenotare con molto anticipo un viaggio in Patagonia Argentina ! Chi tardi arriva, male alloggia…

                                                Patagoniaquando andare a cura del servizio meteorologico di Bigmama – Itinerari Evolutivi

                                                Scopri i Nostri Viaggi in Argentina

                                                Lasciati consigliare da chi conosce i luoghi del tuo viaggio, riempi il form e contattaci per un preventivo:

                                                  Ho preso visione dell'Informativa Privacy Reg. EU 679/16 e presto il consenso al trattamento dei dati

                                                  patagonia clima

                                                  guida al viaggio in namibia parte 2

                                                  guida al viaggio in namibia parte seconda

                                                  Consigli per un viaggio in Namibia con la nostra Guida viaggio Namibia

                                                  Continuiamo con i nostri pratici consigli per un viaggio in Namibia. Oggi ci concentriamo su dove andare. Ci sono infatti luoghi e cose da vedere che prescindono dalla lunghezza dell’itinerario che devono essere assolutamente inclusi in un itinerario in Namibia.

                                                  Il secondo articolo per la Guida al viaggio in Namibia riguarda le località da vedere e da inserire nel viaggio:

                                                  cosa vedere in namibia

                                                  1. Il Deserto del Namib, Sesriem e Sossusvlei

                                                  Impossibile perdersi la visita del Parco più famoso del deserto del Namib. I circa 60 chilometri che dividono l’ingresso del Parco del Namib Naukluft dalle dune di Sossusvlei sono fra i più scenici e panoramici al mondo. Percorrerli all’alba o verso il tramonto, mi raccomando prima della chiusura del gate del parco!, valgono da soli un viaggio in Namibia. Basterebbe questa giornata a giustificare la spesa e la fatica di un tour in Namibia. Percorreteli con calma, seguendo i vostri ritmi, sostando ad ammirare i paesaggi. Se amate la fotografia paesaggistica, non c’e’ niente di meglio al mondo di una giornata nel Parco. Consiglio: acquistate viveri a sufficienza per la giornata al gate d’ingresso poiché all’interno non troverete negozi o punti di ristoro. Portate con voi acqua a sufficienza.

                                                   

                                                  2. Fish River Canyon

                                                  Al contrario di quanto abitualmente facciano gli italiani, bisognerebbe assolutamente includere la visita a questo incredibile canyon. Un tour in Namibia che non preveda questa parte del paese, secondo noi non è un viaggio completo. Il Fish River Canyon offre punti panoramici incredibili che niente hanno da invidiare al più famoso Grand Canyon degli Stati Uniti d’America. Inoltre includere il Fish River Canyon nel vostro viaggio in Namibia vi permette di abbinare un’altra località unica al mondo: Kolmanskop, la città fantasma della Namibia. Concedetevi qualche giorno in più di vacanza e prevedete di visitare Fish River Canyon e Luderitz. In più, la strada che collega il Fish River Canyon con Aus e Luderitz vale assolutamente i chilometri in più percorsi e i soldi aggiunti al vostro budget.

                                                   

                                                  3. Damaraland

                                                  Se siete alla ricerca della vera Namibia, beh qui dovete andare. La regione del Damaraland è la Namibia. Molti nostri amici viaggiatori di ritorno dall’Africa e collaboratori che vivono in Namibia considerano il Damaraland come la Namibia più autentica, selvaggia e vera. Qui potrete trovare la popolazione più autentica: gli Himba, se avrete fortuna avvisterete i mitici elefanti del deserto e i paesaggi e la Natura non avranno pari rispetto ad altre regioni del paese. Troverete inoltre testimonianze storiche quali le pitture rupestri più famose del paese e magnificenze geologiche antichissima introvabili altrove.

                                                  Se poi a tutto questo ci aggiungete una puntatina sulla Skeleton Coast, avrete fatto centro. Il Parco Nazionale della Skeleton Coast è quanto di più selvaggio, aspro e dolce allo stesso tempo ci possa essere al mondo. Vi consigliamo di progettare bene il vostro itinerario, le percorrenze e le soste onde evitare di trovarsi in situazioni logisticamente difficili. Ma un viaggio in Namibia senza questa chicca è sicuramente carente di qualcosa.

                                                   

                                                  4. Swakopmund e Walvis Bay

                                                  Sicuramente due località “densamente popolate” e popolari rispetto alla media della Namibia. Ma vale assolutamente la pena dedicarci una giornata piena, sia sulla direttrice nord-sud che sulla sud-nord. Qui avrete modo di fare acquisti e provviste per il resto del viaggio, concedervi una cena o un pranzo in uno dei tanti prelibati ristoranti o dedicarvi ad attività sportive e culturali introvabili altrove. Se avete disponibilità economica, consigliamo un volo panoramico sul deserto del Namib. Valutate in loco in base al costo e soprattutto alle condizioni meteo.

                                                   

                                                  5. Caprivi

                                                  A molti questo nome Caprivi, zona conosciuta anche come il Dito del Caprivi o Striscia di Caprivi, non dirà niente o quasi. E’ una zona abbastanza remota che generalmente si include in un viaggio in Namibia qualora si consideri di arrivare fino al Botswana o alle Cascate Victoria. Sicuramente sarà una sorpresa di riserve private e di possibilità di safari incredibili. Numerosi piccoli parchi e riserve cameo costellano questa piccola striscia geografica, molti di questi confinano e sconfinano nel Botswana. E’ una zona per intenditori e per viaggiatori che sono alla ricerca di qualcosa di avventuroso, elettrizzante e fuori sicuramente dalle rotte del turismo di massa. Fateci un pensierino…

                                                  Richiedici un itinerario su misura.

                                                  Qui puoi trovare alcuni esempi di viaggi in Namibia:  Scopri alcune nostre proposte di viaggio in Namibia

                                                   

                                                   

                                                  Guida viaggio Namibia

                                                  guida al viaggio in namibia parte 1

                                                  Guida al viaggio in namibia

                                                  Viaggiare in Namibia è molto più facile e sicuro di quanto si possa pensare. Anche un viaggio in Namibia con bambini e famiglia al seguito può essere molto semplice e divertente. Ovviamente va programmato bene magari facendosi consigliare da professionisti.

                                                  Il primo articolo per la vostra Guida al viaggio in Namibia riguarda le informazioni pratiche e le utilities per capire se la Namibia fa per voi oppure è meglio dirottare altrove:

                                                  Consigli utili per il vostro viaggio in Namibia – informazioni Namibia

                                                  Quando andare in Namibia ? E’ freddo in estate e caldo in inverno ! Qual è il periodo migliore ?

                                                  R: Benissimo, allora non andiamo in Namibia in estate e in inverno! Sappiamo che è facile a dirsi ed un po’ meno a farsi. Comunque di sicuro dobbiamo cercare di evitare di andare in Namibia da dicembre a febbraio compresi. Assolutamente. Novembre e marzo sono mesi borderline e si consigliano solo se non si può viaggiare in altri periodi. Veniamo all’estate: agosto può far freddo in alcune località della Namibia, i prezzi sono alle stelle ed è il periodo di maggior affollamento dell’anno. Per luglio valgono più o meno le stesse considerazione anche se il costo dei voli è relativamente più basso. Mesi ideali per programmare viaggi in Namibia sono maggio, giugno, settembre e ottobre. In settembre ed ottobre tenete presente che il costo dei lodge in Namibia è elevato. Risulta difficile trovare camere disponibili se non si prenota con mesi di anticipo.

                                                  Che ci vado a fare in Namibia ?

                                                  R: Se amate la Natura nelle sue forme più estreme e spettacolari, se desiderate spunti fotografici unici al mondo, se siete amanti di panorami e paesaggi e di safari, dune, deserti e popolazioni, allora la Namibia è la destinazione che fa per voi. Il Deserto del Namib, il Parco Etosha, il Deserto del Kalahari, Sesriem e Sossusvlei, Swakopmund e Luderitz, la città fantasma di Kolmanskop, il Damaraland, il popolo Himba, il Fish River Canyon sono soltanto alcune delle icone più famose di questo paese che invece regala moltissime perle inaspettate considerate minori ma non meno importanti. A detta di moltissimi viaggiatori esperti, la Namibia, anzi un viaggio in Namibia è da considerarsi nella top 5 delle destinazioni a livello mondiale. Quindi perché non seguire il consiglio di chi ci è già stato e conosce bene la Namibia ?

                                                  Come si guida in Namibia ?

                                                  R: Come in Inghilterra e negli altri paesi del Commonwealth o di tradizione anglosassone, quindi sul lato opposto rispetto all’Italia. Non c’è bisogno di patente internazionale o traduzione, ma se volete farla nessuno vi punirà per questo. Per i noleggi auto è essenziale che il guidatore sia in possesso una carta di credito non elettronica, con numeri in rilievo che verrà depositata a garanzia al momento del ritiro dell’auto ed è estremamente consigliato stipulare in loco assicurazioni aggiuntive specialmente per i danni ai vetri dell’auto.

                                                  Un ultimo consiglio: prima di noleggiare un modello specifico di veicolo è opportuno studiare bene l’itinerario del vostro viaggio in Namibia. Le strade della Namibia sono in buonissimo stato ma la maggior parte non è asfaltata e spesso conviene investire qualche centinaia di euro in più per noleggiare un veicolo fuoristrada. Un altro consiglio che ci sentiamo di dare è quello di guidare con attenzione, evitando velocità elevate e stando molto attenti a non occupare il centro della strada prima di affrontare uno dei numerosi dossi che s’incontrano. Ovviamente cercate di non guidare fuori dai centri abitati durante le ore di buio.

                                                  Ma è in Africa ?! E’ pericoloso !!

                                                  R:  Il binomio Africa/Pericolo è sicuramente quanto di più sbagliato si possa trovare fra le leggende metropolitane che popolano web, riunioni di condominio e chiacchere da parrucchiere. Con le dovute conoscenze e precauzioni che soltanto la consulenza di un professionista di viaggi può darvi, troverete facile e bellissimo un viaggio in Namibia. Luoghi incredibili, popoli gentili e Natura all’ennesima potenza. Basta comportarsi con prudenza come faremmo se ci recassimo in una grande città europea o americana…

                                                  Prossimamente un nuovo contributo alla Guida al viaggio in Namibia dove daremo altri consigli su luoghi e molto altro.

                                                  Guida al viaggio in Namibia, informazioni Namibia per il vostro viaggio.

                                                  Qui puoi trovare alcuni esempi di viaggi in Namibia:  Scopri alcune nostre proposte di viaggio in Namibia

                                                  Bigmama… Evolviti. Keep Growing!

                                                   

                                                  guida al viaggio in Namibia

                                                  Guida pratica al vostro viaggio in Islanda 2

                                                  [tg_header subtitle=”consigli pratici per il vostro viaggio in Islanda 2″]

                                                  Guida pratica al vostro viaggio in Islanda. Prima di iniziare a esplorare palmo palmo il territorio islandese vogliamo fornirvi altre curiosità su questa terra del nord.

                                                  i cognomi d’Islanda

                                                  I cognomi islandesi. Anche dall’assegnazione del cognome si capisce quanto il popolo islandese sia legato alle proprie origini vichinghe. Infatti in Islanda i cognomi sono sempre assegnati seguendo il metodo patronimico. Si aggiunge il suffisso maschile o femminile al nome proprio paterno. I cognomi maschili finiscono sempre con ” son ” (figlio di) e quelli femminili con ” dòttir ” (figlia di). Le donne manterranno questo cognome anche dopo sposate.

                                                  criminalità in Islanda

                                                  Criminalità in Islanda. Nel dicembre 2013 balzò agli occhi del mondo una notizia in apparenza superficiale ma che in Islanda ebbe una valenza epocale: per la prima volta nella storia islandese la Polizia ha ucciso un uomo. Sembra incredibile vero? Eppure in Islanda il tasso di criminalità è talmente basso che i poliziotti non ricorrono mai alle armi. Anzi…sono talmente poco impegnati che riescono a gestire pure un profilo Instagram dove vengono postate fotografie e video delle loro attività giornaliere…e credeteci è il lavoro che ognuno di noi vorrebbe fare

                                                  il Natale in Islanda

                                                  Il Natale in Islanda: Il Natale, in islandese Jól, è uno dei maggiori avvenimenti dell’anno. Se le decorazioni sono praticamente uguali alle nostre e anche i cibi sono abbastanza simili, quello che stravolge completamente la nostra concezione di Natale sono i personaggi tipici e i regali che vengono fatti a grandi e bambini. In Islanda, Babbo Natale è sostituito da 13 folletti di Natale i quali scendono uno alla volta dalla Montagna Blu, situata nei pressi di Reykjavik, nel corso dei 13 giorni precedenti alla festività, per combinare diversi dispetti alla popolazione.

                                                  C’è Pottasleikir (il golosone), Huraskellir (quello che sbatte la porta) oppure Ketkrókur (il ladro di carne) o Kertasníkir (il ladro di candele). Tradizionalmente a Natale i bambini islandesi ricevono un vestito nuovo mentre tra gli adulti è in uso, alla Vigilia, scambiarsi dei libri per poi passare parte della notte a leggere. Questa fantastica tradizione è talmente radicata e consolidata. Tutte le nuove pubblicazioni escono i mesi immediatamente precedenti al Natale , un vero jólabókaflóð, che in Islandese significa”diluvio di librinatalizio”.

                                                  Guida pratica al vostro viaggio in Islanda

                                                  L’islanda è inoltre la nazione più verde del mondo. Ecco 3 esempi di green economy islandese, giusto per rendere l’idea. L’Islanda ha una costituzione “ecologica”, ossia creata per proteggere il territorio da deturpazioni. Il 99,9% dell’energia elettrica del Paese viene prodotta da fonti rinnovabili. A Reykjavik è nato nel 2003 (!) il primo distributore di idrogeno per autovetture al mondo

                                                  consigli su Reykjavik

                                                  E ora iniziamo l’esplorazione dell’Islanda con la Guida pratica al vostro viaggio in Islanda 2…e da dove partire se non proprio da Reykjavik, la capitale?

                                                  Dire che Reykjavik è una città che detta le tendenze può sembrare una castroneria eppure questa piccola grande città, capitale di questa curiosa isola, lo è eccome. Basta visitare un ristorante, un bar o una galleria d’arte per capire che Reykjavik è tutto quello che non vi sareste mai aspettato e perché nel 2000 venne riconosciuta come città europea della cultura. Punto focale degli affari, grande centro culturale ed accademico, Reykjavík è abitata per lo più da giovani, islandesi e non, i quali parlano lingue diverse, amano mode differenti tra loro e vivono stili di vita diametralmente opposti. Inoltre c’è da pensare che i giovani islandesi trascorrono parte della loro vita a conoscere il mondo. Al ritorno in madre patria, portano con se parte della loro singola esperienza ed arricchiscono sempre più il complesso domino culturale della capitale più a nord d’Europa.

                                                  la regione di Reykjavik

                                                  La regione dove sorge Reykjavik è Höfuðborgarsvæðið la quale occupa solo l’1% dell’intero territorio islandese anche se vi risiede circa il 60% dell’intera popolazione. Una delle particolarità di questa regione è legata all’autonomia riservata ad ogni municipalità che sorge al suo interno. Ogni distretto ha il proprio sistema elettivo e la propria amministrazione. Ogni distretto collabora con le altre municipalità solo per l’organizzazione dei trasporti pubblici, delle forze di polizia e dello smaltimento dei rifiuti.

                                                  consigli su Reykjavik

                                                  Città tra il fuoco ed il ghiaccio, tra la montagna e il mare, tra la modernità e l’antichità, tra la natura e l’urbanizzazione. Reykjavik e i suoi 200.000 abitanti sono parte di tutto ciò . Nascono, crescono e vivono nel mezzo a forze diametralmente opposte… una complessità talmente forte da incidere anche sul carattere di questo popolo nordico dal calore e dall’ospitalità tipica mediterranea.
                                                  Nella colorata capitale islandese potrai vivere la vita seguendo il tuo ritmo, senza badare troppo alla classe sociale di appartenenza, alla religione, allo schieramento politico o all’orientamento sessuale, ti troverai in una delle nazioni più libere e pacifiche del mondo e la città più importante ne è il fiero manifesto.

                                                  Reykjavik, a misura d’uomo

                                                  Reykjavik: questa città non è stata pensata per il turismo. L’offerta alberghiera (seppur aumentata considerevolmente negli ultimi anni), è veramente ridotta. Quindi per organizzare un bel viaggio nella capitale, o nell’isola in generale, è indispensabile muoversi con largo anticipo.
                                                  Ma cosa vale la pena visitare a Reykjavik? Quali sono le attività che si possono fare? Guida pratica al vostro viaggio in Islanda 2!

                                                  Guida pratica al vostro viaggio in Islanda

                                                  A Reykjavik non incontrerete alcun grattacielo superiore ai 15 piani di altezza. Mai opere imponenti ne grandi piazze ne sontuosi monumenti storici, con due sole eccezioni: Hallgrimskirkja, l’enorme chiesa in cemento armato costruita nel 1945, visibile dalla distanza di 20 km e sede della Chiesa luterana d’Islanda; la grande cupola di Sveinsson alta circa 26 metri e posta sopra i cinque serbatoi cilindrici di stoccaggio dell’acqua geotermica, che viene utilizzata per riscaldare la città (non a caso vi trovate nella capitale più ecosostenibile del mondo….)

                                                  Reykjavik

                                                  Il centro di Reykjavik è un grande contenitore di cultura e colori, tra musei, locali, ristoranti e negozi. Se la Laugavengur è la via maggiormente viva, Adaltraeti è senza dubbio la più antica e significativa. Tra i grandi monumenti, oltre a Hallgrimskirkja, troviamo: l’imponente Landakotskirkja ossia la chiesa cattolica di riferimento della città, la chiesa Dómkirkjan dove ogni anno si inaugura la sessione parlamentare con una celebrazione in ricordo della prima messa tenuta dopo l’indipendenza, il municipio e l’affascinante Harpa, il luogo dove si tengono la maggior parte dei concerti.

                                                  Guida pratica al vostro viaggio in Islanda

                                                  Reykjavik, Harpa

                                                  indipendenza islandese

                                                  Un altro luogo di grande importanza, il quale ospita la statua del leader nazionale dell’indipendenza islandese, è Piazza Austurvöllur. Questa piazza ha una doppia vita: d’estate è il luogo di ritrovo, dove si può prendere il sole e godere delle lunghe giornate luminose. D’inverno diventa il punto di riferimento di tutta la città grazie all’installazione del grande albero di Natale.
                                                  In piazza Lækjartorg si trova Sólfar, la grande statua in acciaio creata dallo scultore Jón Gunnar Árnason raffigurante una nave vichinga e dedicata ai primi coloni di questa terra.

                                                  Reykjavik: spiagge e panorami

                                                  Ma non ci sono solo monumenti, ad esempio vi suggeriamo di visitare la spiaggia dorata e la sorgente geotermale di Nauthólsvík; il lungomare con lo scenografico panorama sull’Esja, la montagna della città e il laghetto del centro di Reykjavik circondato da grandi palazzi e abitato da circa 40 specie di uccelli.
                                                  Proprio il laghetto e il lungomare sono senza dubbio i migliori luoghi dove fare camminate, jogging oppure ciclismo in estate o pattinaggio sul laghetto ghiacciato in inverno.

                                                  A Reykjavik oltre a godere di quanto sopra e magari di qualche interessante festival, potrete organizzare tante belle escursioni.

                                                  i dintorni di Reykjavik

                                                  In cerca di relax e quiete? la nostra Guida pratica al vostro viaggio in Islanda 2 è quello che fa per voi. Potrete spostarvi sulla penisola di Reykjanes per godere della spettacolare Laguna Blu. Oppure se siete in cerca di paesaggi e di alcuni spunti per fare delle gran belle fotografie vi suggeriamo di andare ad aspettare il sole a mezzanotte al porto (vedi video), in estate. In inverno vi consigliamo di effettuare una escursione notturna a Thingvellir, uno dei luoghi migliori per vedere l’aurora

                                                  whale watching e snorkeling da Reykjavik

                                                  Ma non è tutto qui, partendo da Reykjavik potrete fare un’infinità di attività ed escursioni. Potrete fare whale watching (si, ci sono le balene anche a Reykjavik); andare ad esplorare una caverna glaciale; fare rafting, snorkeling o diving dentro una faglia tra la placca americana e quella europea; scalare un ghiacciaio; fare escursioni trekking in territori unici; effettuare un giro in motoslitta o a cavallo o in canoa o a bordo di un quad oppure ancora su comode superjeep. Insomma Reykjavik è adatta a tutti i turisti e a ogni tipo di turismo

                                                  Ecco un video subacqueo girato all’interno della fenditura di Silfra

                                                  Guida pratica al vostro viaggio in Islanda 2 … Vi aspettiamo per la terza parte…nel frattempo iniziate a pensare alla data di partenza per il vostro prossimo viaggio in Islanda…

                                                  Guida pratica al vostro viaggio in Islanda 2

                                                  Viaggi e Avventure in Islanda con Bigmama. Scegli fra uno dei nostri tour pubblicati oppure richiedendo un viaggio su misura al nostro staff. Qui puoi trovare tutti i nostri contatti: contatti Bigmama

                                                   

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni parte 2″ subtitle=”parte seconda

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni parte 2

                                                   

                                                  (continua) Improbo cimento cambiare le proprie usanze, la materia è ostica, difficile da mandar giù: furono necessarie varie dimostrazioni pratiche. Arrivati a metà bottiglia potevo anche considerare esaurito il mio compito di insegnante di “buon bere”: stanchezza da viaggio, stress da altitudine, uniti a quanto sopra, urgevano perché mi avviassi in camera. Ma non si lascia mai una lezione a metà. Rimanevano solo braci nel caminetto quando, dopo vari tentativi, riuscii ad alzarmi dalla poltrona; sognavo già il letto quando mi coglie un pensiero improvviso: prima di cena avevo lasciato fuori dell’ingresso dell’hotel il mio orologio facente funzioni anche di altimetro/barometro/termometro: per quanto in quel deserto fossero esclusi ladri notturni, dovevo comunque recuperarlo, non fosse altro per la curiosità di vedere la temperatura esterna. Un po’ incespicando finalmente lo ritrovo, appoggiato lì su quel blocchetto (di sale) dove l’avevo lasciato: messa a fuoco difficile, evidentemente, sguardo incredulo: è il mio cervello che non gira più bene o la Oregon Scientific mi ha rifilato un bidone? Sono qui, bello beato felice, in maniche di camicia, a testa scoperta, in questa quieta notte senza  vento e tu mi dici che siamo a meno 26? L’incredulità è tale che vorrei  qualcuno accanto a farmi da testimone.. ma non c’è nessuno in questa solitudine di buio pesto, dove l’aria rarefatta pare chiudere in uno scrigno pensieri e sentimenti. Allargo le braccia, in un patetico tentativo di librarmi in aria e finalmente alzo gli occhi al cielo. Che non è più un cielo come sono abituato a vederlo, ma una calotta semisferica trapunta di milioni di punti luminosi, dallo zenit all’orizzonte. Oddio, ma dovevo arrivare fino al Salar di Uyuni per comprendere la grandezza, la profondità di quel celebre verso di Kant?

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni parte 2

                                                  salar de uyuni bolivia – foto di Ronan Crowley da Flickr

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni – foto di AHLN da Flickr

                                                  Bolivia Uyuni

                                                  Bolivia Uyuni

                                                   

                                                  In Bolivia con Bigmama – Itinerari Evolutivi scegliendo fra uno dei nostri tour pubblicati oppure richiedendo un viaggio su misura al nostro staff. Qui puoi trovare tutti i nostri contatti: contatti Bigmama

                                                  Bigmama… Evolviti. Keep Growing!

                                                  Parti con Noi per un viaggio in Bolivia !

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni (parte prima)

                                                   

                                                  Era la prima volta che vedevo veramente un hotel di sale: per quanto lo avessi dapprima immaginato, basandomi sulle foto che circolano sul web, ecco, mi trovai proprio in una di quelle situazioni di cui, con frase abusata, si suol dire che la realtà supera la fantasia. Mura massicce di grandi blocchi di sale squadrati e sovrapposti, altri compatti agglomerati salini intagliati ad arte a formare colonne, archi ed architravi per sorreggere il soffitto. Un vero splendore accecante quando guardi l’edificio dall’esterno, un ambiente caldo ed accogliente quando entri. Dovunque posi lo sguardo… sale,… sale, e ancora sale. Tutto, dal bancone della recepcion alle poltrone ed i divani, di sale tavoli e sedie, persino il grande tavolo da biliardo e quello da ping pong (che degnai di poca attenzione…difficile immaginare di poter praticare uno sport aerobico a 4000 metri di altitudine…!). Ovviamente, in camera ,letti, comodini ed armadi non potevano che essere di sale, ma dopo tanta meraviglia almeno una certezza di quanto mi ero prefigurato con la mia immaginazione: la stanza da bagno. Dove, per carità, il sale era comunque onnipresente, ma almeno protetto con svariati accorgimenti per evitare che si sciogliesse con tanta umidità.

                                                  Della cena poco da dire: la cucina boliviana non brilla per originalità: zuppe, verdure bollite, un po’ di carne alla griglia….(chissà come possono dimostrare la loro abilità i concorrenti del masterchef-bolivia che , sono sicuro, esiste, in quanto calamità globale). Così fu quel pasto serale: monotono e insipido (non sfugga la sottintesa ironia…). Sapevo come consolarmi:  una bella bottiglia di pisco, saggiamente conservata per i momenti magici. Wagner, la nostra guida locale, fisionomia india al 100%, ad onta del nome esotico, gironzolava intorno, vagamente interessato. Lo invitai a sedersi con me davanti al caminetto (di sale? ovviamente sì…),dove una viva fiamma scaldava ambiente ed animi: era mia ferma intenzione insegnarli che l’acquavite, a qualsiasi latitudine e qualunque fosse l’origine della distillazione, frutto o cereale che dir si voglia, ecco, una grappa al massimo accetta di modificare il suo status primitivo riscaldandosi nel palmo della mano, ma non va mai mescolata ad intrugli vari, tipo melasse e chiare d’uovo, come invece amano fare laggiù…. (continua)

                                                   

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni – foto di AHLN da Flickr

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni – foto di ronan crowley da Flickr

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni garden bar

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni garden bar – foto di Leonora (Ellie) Enking da Flickr

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni camera

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni camera – foto di Celine O’Neill da Flickr

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni esterno

                                                  Bolivia hotel di sale a Uyuni esterno – foto di AHLN da Flickr

                                                  Bolivia Uyuni

                                                  Bolivia Uyuni

                                                   

                                                  In Bolivia con Bigmama – Itinerari Evolutivi scegliendo fra uno dei nostri tour pubblicati oppure richiedendo un viaggio su misura al nostro staff. Qui puoi trovare tutti i nostri contatti: contatti Bigmama

                                                  Bigmama… Evolviti. Keep Growing!

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                                                  Namibia il mio luogo dell Anima: quei 100 chilometri che hanno cambiato la mia vita

                                                  Namibia il mio luogo dell Anima: quei 100 chilometri che hanno cambiato la mia vita


                                                  Non credevo ai miei occhi. Il viaggio fino a quel punto era stato già incredibilmente bello e appagante, anche solo a meno di un quarto. Tutto ebbe inizio al mattino ripartendo dal Fish River Canyon, lato ovest, quello più selvaggio: la frequenza delle auto incontrate era notevolmente bassa ed il paesaggio già terribilmente mozzafiato all’alba. Ma qualche chilometro prima di Aus, sulla B4 in direzione ovest, il panorama circostante ha iniziato a farsi forte, incredibile, inimmaginabile. Ogni metro percorso mi spingeva a fare una sosta, fermare il fuoristrada, prendere qualche minuto di tempo, rubarlo al viaggio, per stare lì immobile a guardare. Il verbo giusto sarebbe forse ammirare, ma l’ammirazione implica solo il rispetto. Lì ci sarebbe voluto qualcosa di più oltre il rispetto: ci sarebbero volute due braccia lunghissime per toccare tutto e per abbracciare l’infinito. Il mio stato d’animo andava oltre la banale assenza di fiato, direi più estasi, sensazione di sentirsi piccolo oltre ogni umana capacità raffigurativa. L’orizzonte, spesso tendente all’infinito, costellato di dune, colline rocciose, piccole e fragili nubi leggere sospese nel cielo azzurro e tesissimo. La stretta lingua d’asfalto divorata dal brillare del calore all’orizzonte, strani tralicci legati da cavi a formare una catena con sembianze umane che si perdevano all’infinito e quella ferrovia, così surreale, così impossibile, sempre al fianco della strada principale. Ogni minuto, ogni chilometro il mio sguardo veniva rapito da una situazione nuova e completamente diversa, mai vista prima. Il sentimento di impotenza di fronte a questa manifestazione della Natura e l’eccitazione creavano in me uno stato d’animo mai provato prima. Avrei voluto rubare più tempo, dedicare ancora più soste a questi favolosi 100 chilomentri; ma i ritmi e le preferenze dei miei Cari, della mia Famiglia, testimoni con me di quel ben di Dio, non me lo consentivano. Non importa, l’importante era essere lì con il cuore in gola e con la consapevolezza di tornarci sicuramente, un giorno, sapendo di ritrovare tutto com è. Namibia il mio luogo dell Anima: quei 100 chilometri da Aus a Luderitz che hanno cambiato la mia vita.

                                                  Namibia il mio luogo dell Anima

                                                  In Namibia con Bigmama – Itinerari Evolutivi scegliendo fra uno dei nostri tour pubblicati oppure richiedendo un viaggio su misura al nostro staff. Qui puoi trovare tutti i nostri contatti: contatti Bigmama

                                                  Bigmama… Evolviti. Keep Growing!

                                                  Namibia il mio luogo dell Anima

                                                  Namibia il mio luogo dell Anima

                                                  Namibia il mio luogo dell Anima

                                                  Namibia il mio luogo dell Anima

                                                  Namibia il mio luogo dell Anima

                                                  namibia fish river lodge

                                                  Parti con Noi per un viaggio in Namibia !

                                                  Botswana Riserva di Moremi

                                                  Riserva di Moremi Botswana

                                                  Botswana Riserva di Moremi: sinceramente quelle due notti del programma di viaggio previste in una tenda, comoda e ampia, nella piazzola più remota della Riserva di Moremi, mi avevano tormentato positivamente e non per diverso tempo. M’immaginavo ma non potevo rendermi conto veramente come sarebbero state. Solo una volta arrivato lì me ne sono reso conto davvero. Lo spazio dedicato ed autorizzato per allestire il campo è molto grande ed è sovrastato per un lato da piccole colline con fitta vegetazione e confina, per l’altro lato, con un lago donando alla location una sensazione di protezione e tranquillità idilliache. Le tende, tutte allestite una vicina all’altra, occupano la parte centrale dello spiazzo e docce e bagni da campo vengono ovviamente allestiti a debita distanza. Fuoco e cucina occupano la parte opposta del campo e vengono sapientemente divisi dalla zona notte con i veicoli fuoristrada.

                                                  Lo staff è talmente professionale e preparato che ogni minuto della giornata viene impiegato in maniera scientifica senza perdite di tempo. L’unico momento in cui tutto tace è la siesta pomeridiana: sia per la stanchezza che per il caldo di metà ottobre, tutte le attività del campo vengono interrotte. Rimane solo il suono delle chiacchere dei pochi rimasti in piedi e quello della Natura. La giornata è iniziata presto, nel buio della notte, con un caffè e qualche biscotto prima della partenza verso il primo safari. La Riserva di Moremi è scarsamente popolata dal genere umano, me ne sono accorto subito e questa sensazione è andata avanti per tutto il giorno. Mai vissuta prima questa solitudine in un safari.

                                                  Botswana Moremi: Safari incredibili nella Moremi Game Reserve

                                                  Niente a che vedere con il Masai Mara, con le Riserve del Sudafrica, con l’Etosha o il Kruger, qui non c’e’ nessuno, non s’incontra nessuno o quasi, e questa proporzione numerica fauna/uomo, questa predominanza assoluta della Natura sul genere umano sbalordisce e stupisce. Questa sensazione si prova specialmente all’alba quando i viaggiatori che dormono ai gate o fuori dalla Riserva devono ancora raggiungere il cuore del Moremi. L’ambiente di questo Parco è molto vario e le situazioni cambiano continuamente, la Natura si manifesta in tutte le declinazioni e ad ogni curva il paesaggio cambia. E’ verò, la densità di animali non è elevatissima ma la qualità degli avvistamenti e degli incontri è incredibile.

                                                  Il tempo passa veloce quando fai quello che ami fare. Così l’ora del brunch arriva presto. Il pranzo è adeguato all’attività svolta: sedere su un veicolo fuoristrada per tutta la mattina. Le ore calde del giorno trascorrono piacevolmente in compagnia di persone che conosci appena ma che ti sembra di conoscere da tanto tempo. Quindi arriva il tempo di affrontare le “fatiche” di un altro safari… Le ore del pomeriggio in cui il sole cade pian piano sull’ orizzonte e lascia il posto al tramonto sono le mie preferite. L’aria si fa piacevolmente fresca, gli animali particolarmente attivi e rumorosi e provo una sensazione profondamente positiva. Per fortuna c’e’ anche la Fortuna.

                                                  safari nel Moremi

                                                  La pazienza e la bravura del nostro Driver ripagano i lunghi e interminabili minuti di attesa, fermi e immobili, e ci regalano una fra le scene più belle ed atroci di tutto il viaggio: un ghepardo ha appena catturato una gazzella incinta. Si accorge di noi e porta la preda sopra un albero. Ma noi aspettiamo, in religioso silenzio, a macchina spenta e col respiro serrato. Poi, ad un tratto, il ghepardo si fida e riporta la gazzella a terra, alla base dell’albero, in una posizione quasi volesse mostrarci il suo trofeo. Ed inizia il suo macabro pasto… tutto il resto, immagini e soprattutto suoni, è meglio lasciarli all’immaginazione. Meglio non descriverli, molto meglio. Di quei minuti ricordo soltano l’adrenalina, le lacrime ed il rumore…dell’otturatore e non solo.

                                                  Botswana Riserva di Moremi Safari all’ennesima potenza,emozioni incredibili!

                                                  riserva di moremi botswana

                                                  In Botswana nella Riserva di Moremi con Bigmama – Itinerari Evolutivi scegliendo fra uno dei nostri tour pubblicati oppure richiedendo un viaggio su misura al nostro staff. Il Viaggio inteso come evoluzione personale e non come fenomeno industriale di massa.

                                                  Botswana Riserva di Moremi

                                                  Parti con Noi per un viaggio in Botswana !

                                                   

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                                                    viaggi e avventure in Patagonia

                                                    viaggi e avventure in Patagonia

                                                    Come fosse capitato quel Guzzi Falcone ai piedi delle Ande patagoniche non saprei dire. Alejandro, il mio amico di Esquel, sosteneva che suo padre l’avesse comprato da un altro italiano che dopo tanti anni di lavoro passati a tagliar boschi, si era trasferito nella Capitale. Restai affascinato dal perfetto stato di conservazione, vernici e cromature lucenti e quel pulsare ritmico del motore, con tanto di regolamentare “affettatrice” laterale che da sempre caratterizza il modello. Ancor più entusiastica risultò la mia accettazione a “fare un giro”.

                                                    Allora, amico, mio, stasera ti porto a cena al Consolato Italiano. E’ qui, a Trevelin, in mezz’ora ci siamo. Parlando in termini patagonici praticamente all’angolo della via di casa. Anch’io, come voi, avevo pensato ad un ristorante gestito da italiani, che avessero scelto un nome evocativo per rifuggire dallo scontato Bella Napoli. Mai e poi mai avrei immaginato di trovare sul portone dell’elegante villino la regolamentare targa ufficiale della Repubblica Italiana.

                                                    Il Console (onorario)

                                                    Il console (onorario), un veneto ex ufficiale degli alpini e la sua arzilla consorte ricevono nel loro “salotto buono”, con arredi anni ‘30 che non stonano con i soprammobili liberty su buffet e controbuffet. Lo sguardo vaga su tante curiosità. Si sofferma su un “capoccione” neronero che riproduce l’inconfondibile sembianza del Duce, completo di elmetto e sguardo truce. Sulla parete tra due tricolori con stemma sabaudo, le immagini incorniciate del Re Vittorio Emanuele e della Regina Elena. Come se fosse la cosa più naturale del mondo il console fa partire un mangianastri a cassette. Si diffondono le note della Marcia Reale e altri inni, da “Giovinezza” a “Faccetta Nera”, poi mi parla della sua attività che consiste soprattutto nel curare le procedure per far ottenere pensioni sociali per alcuni italiani residenti in zona e per far ottenere la cittadinanza italiana ad argentini che improvvisamente “scoprono” di avere antenati italiani.

                                                    Nel suo parlare c’è tanta Italia, molta Patria. Mai la parola Repubblica. La consorte porta in tavola il frutto di un giorno di lavoro: pasta fatta in casa, trote al cartoccio e “abbacchio a scottadito”. Ma soprattutto il contorno di “radicetta”, una sorta di insalata amara di cui i due amabili vecchietti sostengono di aver importato i semi dal natio Veneto e averne introdotto la coltivazione nel giardino del Consolato Italiano di Trevelin.  Senza dubbio uno dei consolati più lontani, sia da Roma che dalla realtà, che si possano immaginare. Viaggi e Avventure in Patagonia…

                                                    Avventure in Patagonia scegli fra uno dei nostri tour pubblicati. Richiedi un viaggio su misura al nostro staff. Qui puoi trovare tutti i nostri contatti: contatti Bigmama

                                                     

                                                    viaggi e avventure in patagonia

                                                    foto di Advencap

                                                    Prendi spunto per un viaggio in Argentina !

                                                    Patagonia argentina Patagonia cilena. Il luogo dell’Anima

                                                    Il mio “luogo dell’anima”, ormai lo so, è la Patagonia. Patagonia argentina Patagonia cilena…

                                                    Ad essere pignoli, però, le Patagonie sono due, con due storie differenti e anche con un diverso rapporto con la nazione di appartenenza: lontana, desolata e quasi negata quella argentina, “una sorta di finale del continente che si preferisce non vedere, una specie di caduta del paese verso la fine del mondo”. Un’immensità vuota, un universo sgombro e pieno di mistero, un tempo vissuta un po’ come vergogna dai cittadini “bianchi del nord”. Sotto i suoi cieli infiniti, nelle lande desolate squassate da venti potenti si sono avvicendate le pagine più vergognose della storia argentina, dalla Conquista del Deserto, una vera strage delle popolazioni indigene, tacciate di comunismo per la loro indifferenza al concetto di proprietà privata, sino alle storie di deportati e condannati ad una segregazione perpetua, in carceri orrende dove si poteva impazzire in attesa della morte soccorritrice..

                                                    Diverso è il rapporto che con la Patagonia hanno i cileni, forse perché dal lato del Pacifico i territori stretti tra il mare e  la Cordigliera ricevono benefiche piogge e consentono quel minimo di attività umane, tra risorse del mare e della terra, che permettono la permanenza di insediamenti stabili. O forse perché avere un territorio così stretto tra mare e montagna ha consentito uno sguardo meno dispersivo e disperato sul mondo. E’ certo che al di là di ogni metafora il Cono Sud, per argentini e cileni, rappresenta il finis terrae della cartografia americana e quindi del mondo stesso.

                                                    Patagonia argentina e Patagonia cilena puoi visitarle con Bigmama – Itinerari Evolutivi scegliendo fra uno dei nostri tour pubblicati oppure richiedendo un viaggio su misura al nostro staff. Qui puoi trovare tutti i nostri contatti: contatti Bigmama

                                                    Bigmama… Evolviti. Keep Growing!

                                                    patagonia argentina patagonia cilena

                                                    foto di Photocapy

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                                                    Patagonia: perchè viaggiare

                                                    Son molteplici i motivi per viaggiare: si viaggia per riscoprire il nostro passato, nell’ammirazione e nello stupore alla vista delle antiche mura, templi ed assetti del territorio rimasti a testimonianza dell’opera dei nostri progenitori, si viaggia per incontrare culture “altre”, per confrontarci e comprendere spesso come un diverso sviluppo sia possibile, si viaggia per conoscere la storia dell’umanità e trovare, forse, se ne siamo capaci, un’illuminazione per decidere come impostare il nostro futuro. Ma si viaggia anche per inseguire la magia di un nome, la suggestione di un desiderio irrazionale che ci porti dove il vuoto, il nulla, acquistano per noi una valenza simbolica ed appagante al tempo stesso. E’ difficile rispondere a chi ci chiede perché ci affascina la Patagonia, perché continuiamo a tornarci, ogni volta con più forte desiderio di “volver a comer calafate” ad essere affascinati, ammaliati e conquistati dai suoi vuoti e silenzi. Che sia la prima volta o l’ennesimo ritorno aleggiano in testa le parole dello scrittore argentino Giardinelli, quando si risolve per il suo viaggio in Patagonia:

                                                    “La Patagonia ci pareva talmente affascinate e misteriosa che preferivamo non essere preparati a quanto ci avrebbe potuto offrire. La cosa eccitante era proprio il non sapere tutto. Come succede quando si va all’appuntamento con una donna lungamente desiderata: non sono i programmi iniziali a garantire il fascino dell’incontro. Al contrario, bisognerà improvvisare e la magia del momento sarà basata sulla sorpresa, sull’ imprevisto.”

                                                    Bigmama… Evolviti. Keep Growing!

                                                    patagonia

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                                                    Sconto Viaggio di Nozze per Unioni Civili

                                                    Sconto Viaggio di Nozze per Unioni Civili. LOVE IS IN THE AIR: Sconto Viaggio di Nozze per Unioni Civili

                                                    “Per noi una coppia felice che viaggia insieme è una coppia felice e basta. Non ci importa che siano un uomo e una donna, due donne o due uomini.” Con questo spirito abbiamo deciso che da oggi applicheremo lo sconto “Viaggio di Nozze” anche alle coppie di fatto.

                                                    Con questo messaggio, chiaro e semplice, Bigmama – Itinerari Evolutivi, rivoluziona le promozioni riservate ai viaggi di nozze.

                                                    Da oggi infatti basterà inviare la copia delle pubblicazioni, anche contratte all’estero, o di un attestato di registrazione dell’unione civile, per ottenere i benefici riservati ai Viaggi di Nozze.

                                                    Sappiamo che il ddl Cirinnà sta ancora seguendo la prassi parlamentare ma, dal momento che diversi comuni italiani hanno adottato i registri comunali delle unioni civili, vogliamo riconoscere anche alle coppie registrate in questi elenchi le stesse agevolazioni dei matrimoni cosiddetti “tradizionali”.

                                                    Richiedici un preventivo per un Viaggio di Nozze su misura per tue esigenze: data di viaggio, destinazione, tipologia di viaggio, budget massimo di spesa, lista di nozze, durata del viaggio, livello delle sistemazioni e riceverai in breve tempo il programma che meglio si adatta a te. E’ possibile organizzare un itinerario ad hoc su base individuale oppure, cosa insolita ma sempre più diffusa, possiamo inserirvi in un piccolo gruppo di viaggiatori con cui condividere parte o tutto il viaggio per ridurre il costo. Potrete sempre godere di momenti di privacy durante l’estensione del tour con qualche giorno di relax balneare in qualche isoletta sperduta. Inoltre realizziamo itinerari specifici per famiglie “allargate” in cui la coppia decide di sposarsi o risposarsi dopo aver già convissuto.

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                                                    Prendi spunto per il tuo Viaggio di Nozze ! Ad esempio per un itinerario in Fly & Drive

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                                                    2016: Itinerari Evolutivi oltre i confini della zona di comfort. Tour operator che si occupa di Africa, Nord Europa, Asia Centrale e Via della Seta, India e Indocina, Oceania, Americhe. Tour guidati, fly & drive, itinerari su misura, viaggi di nozze. Programmi di viaggio personalizzati con particolare cura dei dettagli in base alle esigenze dei Viaggiatori. Le principali destinazioni programmate sono: Namibia, Botswana, Zambia, Sudafrica, Etiopia, Tanzania, Uganda, Burundi, Ruanda, Kenya, Ghana, Togo, Benin, Senegal, Guinea Bissau, Giordania, Armenia, Georgia, Uzbekistan, paesi della via della seta, India, Giappone, Birmania, Cambogia, Laos, Vietnam, Indonesia, Australia, Vanuatu, Nuova Caledonia, Isole Cook, Polinesia Francese, Argentina, Cile, Bolivia, Ecuador, Colombia, Perù, Messico, Guatemala, Islanda, Groenlandia, Norvegia, Svezia, Finlandia, Far Oer, Svalbard e Groenlandia. Ogni destinazione è curata da membri dello staff di Bigmama, che conoscono le varie sfaccettature del paese e guideranno il Viaggiatore nella realizzazione del suo itinerario.

                                                    Bigmama chi siamo: Itinerari Evolutivi è una linea di programmi di viaggio dedicati alla scoperta e improntati all’evoluzione personale dell’individuo, infatti sono ideati per portare un valore aggiunto al Viaggiatore, con lo scopo di arricchirne le conoscenze antropologiche, naturalistiche ed umane. Bigmama programma sia partenze a date fisse per il viaggiatore singolo e non, che ama unirsi a piccoli gruppi, mai troppo numerosi, sia partenze individuali, calibrate sulle esigenze di durata, budget, itinerario, tipologia di sistemazione per singoli, coppie, piccoli gruppi di viaggiatori. Bigmama pone grande attenzione ai viaggi di nozze fuori dall’ordinario, per coppie che amano differenziarsi dal turismo di massa. Lo staff di Bigmama – Itinerari Evolutivi è composto da professionisti del settore dei viaggi con esperienza decennale: Bigmama è giovane ma con un background solido.

                                                    Oltre i confini della vostra zona di comfort…

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