viaggio in India tour Rajastan. Dici India e subito pensi al Rajastan. Perché al di là delle suggestioni salgariane che ci hanno portato nel Bengala, la riscoperta, tutta occidentale, delle antiche filosofie che ci inducono a ricercare i santuari himalayani o i centri ayurvedici del Sud India, è l’epopea dei Maharaja che meglio rappresenta l’India nel nostro immaginario. Castelli di fiaba e possenti fortezze che dominano pianure desertiche punteggiate di oasi, templi indù e moschee, palazzi principeschi ornati da sottili decorazioni marmoree che paion merletti. E ancora elefanti e cammelli, i colori e profumi di variopinti mercati. Il tutto arricchito dalla visita di località apparentemente minori, ma realmente sorprendenti.
Partenze individuali 2019
tutti i giorni
con minimo 2 partecipanti
Si prosegue con la visita dello Sahelion-ke-Bari, conosciuto come Giardino delle Damigelle, dove nella densa vegetazione spuntano leggiadre fontane. Nel pomeriggio escursione in barca sul lago, dal quale si elva la suggestiva icona Lake Palace Hotel. Sosta all’isola di Jagmandir, accolti dai monumentali elefanti in pietra che ci danno il benvenuto sul molo di attracco. Il fiabesco palazzo che qui si erge fu residenza estiva e luogo di piacere dei Maraja di Udaipur nel XVI secolo. Pernottamento in hotel.
All’interno degli appartamenti reali, tra i vari pezzi d’arte si ammira una collezione di armi antiche. Si visita quindi lo Jaswant Thada, cenotafio con colonne marmoree, luogo storico dove avvenivano le cremazioni dei regnanti locali. La lavorazione del marmo è qui giunta ad altissimi livelli: le pietre sono molto fini e ben levigate, così che sembrano avere una sorta di luminescenza quando i raggi solari danzano sulla loro superficie. Proseguimento per Jaisalmer, sistemazione e pernottamento.
La maggior parte degli edifici presentano facciate scolpite con grande maestria: il Palazzo alto sette piani, edificato da Maharawal a fine ‘700 è un insieme di edifici; lo spiazzo circostante è storicamente ricordato come “satiyar-ka-pagthiya”, il luogo in cui alla caduta della Fortezza, nel 1294 le donne si immolarono in un sati, suicidio rituale per seguire la sorte dei mariti caduti in battaglia. La visita prosegue con il tempio Jain, adorno di 6.666 squisite immagini scolpite. Quindi vari altri templi Hindu e tipiche Haveli, le sontuose dimore dei mercanti locali. Pomeriggio a disposizione e pernottamento a Jaisalmer.
Immancabile una sosta al monumento simbolo della città: il Palazzo dei Venti, dalla facciata mossa ed architettonicamente ardita: la sua parte sommitale è solo decorativa, come una quinta teatrale, con ampie finestre che lasciano intravedere il cielo. A fine giornata sosta al mercato locale. Pernottamento.
Si prosegue quindi per Agra, facendo sosta nella città fortificata di Fatehpur Sikri, una città fantasma, costruita dal nulla in pochi anni e presto abbandonata per l’inaridimento dei suoi pozzi. Nacque a metà del 1600 per volere di Akbar che voleva così onorare la memoria di Sheick Salim, il santo uomo che aveva profetizzato l’attesa nascita del suo primogenito. La città è caratterizzata dalla fusione di elementi architettonici di stile indu e persiano. La tomba in marmo bianco dello Sheikh Salim Chisti, è a tutt’oggi un venerato luogo di pellegrinaggio per I musulmani. Giunti ad Agra sistemazione in hotel e pernottamento.
Si visita inoltre il Red Fort, la cui costruzione fu iniziata dall’imperatore Mughal Akbar il Grande e proseguita dai suoi discendenti: si visita l’Aula delle Udienze Pubbliche e l’altra per quelle private. I suoi palazzi finemente decorati in stile arabo testimoniano la crescita e della caduta del grande impero Mogul. A fine visita proseguimento per Delhi, sistemazione in Hotel e pernottamento. Nota: la visita del Taj Mahal non è consentita il venerdì, giorno di chiusura settimanale.