Patagonia Fly and Drive

Fly and Drive Argentina Patagonia. Breve itinerario nel settore meridionale, partendo dalla costa atlantica, con le colonie di cormorani, pinguini e leoni marini per addentrarci lungo la dorsale andina, tra boschi pietrificati, reperti preistorici, gli ampi spazi delle estancias patagoniche, laghi, ruscelli e mitiche vette andine.

Comodoro è conosciuta come “Capitale del Petrolio” per i numerosi giacimenti che da molto tempo hanno dato sostegno all’economia locale, ma anche “Capitale delle collettività straniere”, poiché da tutto il mondo è qui confluita manodopera straniera, richiamata dalle possibilità occupazionali offerte dalle industrie locali.

Scarse le attrattive offerte dalla cittadina, ma nei pressi della vicina Rada Tilly è possibile visitare l’area protetta di Punta del Marques per osservare leoni ed elefanti marini, oltre ad un gran numero di specie di uccelli marini. Nei pressi si può visitare il Museo Regionale, ricco di reperti paleo etnologici, che illustrano la vita dei primi abitanti di questa zona della Patagonia.

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partenza verso ovest in direzione di Sarmiento, dove si visita la spettacolare Foresta pietrificata: centinaia e centinaia di tronchi mineralizzati giacciono disseminati su una vasta area, in uno dei più importanti siti paleontologici dell’ Argentina.

Il processo di pietrificazione della preesistente foresta è stato causato dall’eruzione dei vulcani che ha sepolto il bosco ed al lento defluire delle acque che hanno fatto si che il legno sia stato modificato molecola per molecola in minerale; i tronchi sono uno spettacolo in quanto sembra di vedere la trama legnosa e poi, toccandoli, la consistenza è quella della pietra. Il paesaggio è lunare e molto suggestivo. Dopo la sosta sulle rive del Lago Musters si raggiunge la cittadina di Perito Moreno e si prosegue per la località di Los Antiguos.

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molto presto si parte per il canyon di Rio Pinturas per visitare la grotta de las Manos Pintadas, considerata la Cappella Sistina dell’arte preistorica di queste latitudini. Qui centinaia di impronte di mani in negativo, riprodotte in moltissimi colori, si sovrappongono le une alle altre.

Secondo gli studiosi le pitture corrispondono a quattro periodi o stili differenti: il più antico risale a circa diecimila anni e si caratterizza per le scene in cui gruppi di cacciatori inseguono greggi di guanacos in colori rosso, viola ed ocra. Queste stupende pitture, considerate le più antiche del Sud-America, furono eseguite con tutta probabilità da cacciatori paleolitici che arrivarono dall’Europa attraverso lo stretto di Bering. Arrivo al villaggio di Lago Posadas nel tardo pomeriggio.

giornata del fly and drive Argentina dedicata alle escursioni nella zona del lago Posadas, che dista pochi kilometri dal piccolo omonimo insediamento urbano di poche centinaia di abitanti: nacque nel 1920, intorno agli edifici della prima estancia presente in zona, poi nel 1959 fu ufficialmente battezzato come Hipolito Irigoyen, anche se i suoi abitanti non ne tengono conto e usano la vecchia dizione.

Escursione alla Gola della valle del Rio Oro, proseguendo con una piacevole passeggiata da Hipolito Irigoyen al Cerro de lo Indios, dove potremo incontrare pitture rupestri risalenti a quasi 4000 anni fa e godere di una splendida vista sul massiccio del San Lorenzo, la montagna simbolo degli studi e le esplorazioni di Padre De Agostini.

Si raggiunge quindi un punto panoramico dove si può notare il contrasto cromatico delle acque turchesi del Posadas con quelle azzurre del Pueyrredòn, separate da un angusto istmo. Son luoghi ben conosciuti dai pescatori, con trofei di trote che possono superare i 5 kg.!!! C’è anche un arco di pietra, lungo circa 30 metri che si getta nelle acque del lago, che pare un dinosauro pietrificato nell’atto di abbeverarsi.

Patagonia self drive: viaggio fly and drive in Patagonia argentina

Ci dirigiamo ancora in direzione sud verso la zona dei ghiacciai, in un paesaggio caratterizzato dalle sterminate distese di cespugli tipici della “pampa patagonica”. Sullo sfondo ci accompagna lo spettacolo maestoso della catena montuosa da cui svettano il Cerro Torre e il Fitz Roy, al lato le rive del lago Cardiel. Arrivo alla cittadina di Chalten.

Giornata da dedicare a piacevoli passeggiate lungo i sentieri che portano alla Laguna Torre e ancora avanti al campo Base De Agostini. Si può raggiungere il Mirador De Las Aquilas, con vista spettacolare a distanza ravvicinata del Cerro Fitz Roy. Il Fitz Roy è detto anche Chaltèn, monte che fuma. Così l’avevano battezzato gli Indios, credendolo un vulcano per via della nebbia che ne avvolge la cima.

Alto poco più di tremila metri, il Fitz Roy è una ardua sfida agli scalatori più che esperti per via delle enormi pareti rocciose spesso ricoperte da lastroni di ghiaccio ed alle proibitive condizioni climatiche. In alternativa, percorrendo un breve tratto sterrato si può arrivare fino al Lago Del Deserto, caratterizzato da invitanti ma fredde acque trasparenti, contornato da un bosco di vegetazione e fiori di inusuale bellezza.

Se esaurite le possibili visite ai piedi delle celebri cime patagoniche, si può già in mattinata proseguire per Calafate; costeggiando i laghi Viedma ed Argentino si prosegue verso sud. I laghi si aprono tra alte montagne, piccole vallate, fiordi che si insinuano tra foreste e ghiacciai e baie piene di fascino. Ai piedi della “mesa” di Miguens si trova il paese di Calafate, un centro turistico ancora in piena espansione che si affaccia sulle acque turchesi del lago Argentino.

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Da scegliere perchè

  • “Rutacuarenta”, una strada, un mito…
  • Deserti patagonici, laghi e vette andine.
  • Partenze libere con autonomia di guida