la Via della Seta: un emozionante viaggio
La Via della Seta. Lo storico tragitto per ripercorrere le testimonianze delle civiltà antiche e i viaggi intrapresi dagli esploratori. Il nome della famosa rotta fu coniato per la prima volta da Ferdinand von Richthofen, geografo tedesco nei suoi Diari della Cina del 1877.
![Silk Road Unesco](https://bigmama.travel/wp-content/uploads/2017/10/Silk-Road-Unesco.jpg)
Fonte UNESCO
Alle origini della Silk Road
Originariamente era conosciuta come la Via Reale di Persia e si sviluppava per circa 3000 km da Ecbatana, l’odierna Hamadan, fino a Smirne, attuale Izmir, sull’Egeo. La Via della Seta divenne il principale collegamento tra Oriente e Occidente con la fondazione della città di Alessandria Eskate da parte di Alessandro Magno. L’istituzione ufficiale dell’odierna Via della Seta si ebbe poi nel I secolo a.C. durante la dinastia cinese degli Han.
Dalla Cina a Roma
Durante questo periodo probabilmente avvenne il primo contatto tra l’impero cinese e quello romano, il quale venne a conoscenza del prezioso materiale. La Cina divenne il principale produttore di vestiti, drappi e tessuti altissimo valore e prestigio.
Le rotte commerciali
Le rotte commerciali si sono sviluppate per anni via terra e via mare, collegando l’est con l’ovest. Lungo il tragitto non si commerciava solamente la seta, ma anche tutta un’altra serie di beni: tessuti, spezie, cereali, pellami, manufatti in legno e in metallo, opere d’arte e testimonianze religiose. Le vie marittime divennero tanto importanti per il commercio delle specie da essere rinominate “Spice Roads”.
Scambi e incontri tra culture
La rotta non è stata solamente un’importante via di scambi commerciali, bensì ha rappresentato un’importante punto di contatto, un luogo di incontro tra diverse culture e popolazioni. Le influenze reciproche tra le diverse civiltà hanno portato alla diffusione del sapere e circolazione di lingue e tradizioni locali, credenze religiose, arte, scienza e tecnologia.
I caravanserragli
Durante il corso dei secoli, furono costruiti appositi caravanserragli, soprattutto in Asia Centrale, per accogliere e dare rifugio i mercanti durante i loro viaggi. Una di queste testimonianze è il caravanserraglio del Tash Rabat in Kyrghizistan. In questo luogo incanto è possibile vivere un’esperienza autentica pernottando in yurta, le abitazioni tipiche delle popolazioni nomadi kirghise, a contatto con la natura.
La via della Seta patrimonio dell’UNESCO
Nel 2014 l’UNESCO ha inserito tra i siti patrimonio dell’umanità, il corridoio della Via della Seta che collega la cinese Chang’an con la catena montuosa del Tian Shan nell’Asia centrale. La nomina è arrivata dopo un impegno congiunto di Cina, Kazakistan e Kirghizistan. Lungo questo tragitto dei 33 siti storici riconosciuti dall’UNESCO, 22 sono cinesi, 8 kazaki e 3 kirghisi.
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