Al mattino dopo un’ora circa di trasferimento del tour India del sud si giunge a Khanchipuram la “Città d’Oro”, dalla lunga storia ultra millenaria. E’ una delle sette città più sacre per gli Indù, già famosa nel settimo secolo, quando fu visitata dal viaggiatore cinese Heun Tsang, che ne parlò in termini ammirati. Numerose le dinastie imperiali che la ebbero come capitale, sempre contesa tra buddisti, jainisti e induisti che ne rivendicavano il controllo in funzione della sua importanza politica e religiosa.
Il tempio Kailkasnatha è dedicato a Shiva, fu eretto nel VII secolo sotto la dinastia Pallava: l’assenza delle tipiche sovrastrutture di architetture successive evidenzia i dettami di un semplice e primario stile dravidico. Come curiosità si può notare che, evento assai inusuale, è consentito anche ai non Indù l’accesso alle zone più sacre del tempio. Ancora a Shiva è dedicato lo Sri Ekambarnath Temple, enorme, copre una superficie di quasi dieci ettari; caratterizzato da un gopuram alto 60 metri è circondato da una muraglia eretta nel 1500 sotto l’impero Vijayananagar. Il terzo tempio che si visita è il Kamakshi Amman, dedicato alla dea Parvati la cui immagine viene portata in processione durante particolari festività su un sontuoso carro ligneo finemente decorato, purtroppo solo parzialmente visibile in altri periodi.
Nota importante: tutti i templi cittadini sono chiusi tra le 13 e le 16.
Nel pomeriggio rientro a Mahabalipuram per la visita dell’ Arjuna’s Penance, una grande parete rocciosa interamente scolpita con figure di animali e divinità che celebrano la grandiosità del fiume Gange. Il sito comprende una serie di templi dedicati alle molteplici divinità che affollano “l’aldilà” indù, ma ciò che desta più meraviglia è la Krishna’s Butter Ball, enorme roccia tonda appoggiata su di un crinale, che sembra molto precaria, ma evidentemente non così la pensano le numerose persone che tranquillamente vi si siedono sotto.
Si prosegue per il Tempio sulla Spiaggia, in posizione romantica in faccia al mare ed ai venti; pare che sia l’unico superstite dei sette tempi originari eretti alla fine dell’impero Pallava, VII secolo; gli altri sembra siano stati distrutti da erosione e altri fenomeni naturali. La visita termina con i Cinque Rathas, prototipi dell’architettura dravidica, con un maestoso gopuram e cortili cinti da colonne e muri affrescati che si aprono sui panorami del Tamil Nadu. Pernottamento in hotel.