Timkat 2021

Partenza in serata da Malpensa con volo diretto notturno Ethiopian Airlines per Addis Abeba. Notte in volo.

Arrivo ad Addis Abeba e trasferimento in hotel. Deposito dei bagagli ed inizio delle visite. Inizio del del viaggio in Etiopia alla scoperta della capitale africana. Addis Abeba, ovvero “Nuovo fiore”. Si visiterà il Museo Nazionale che conserva importanti reperti sabei e i resti fossili di Australopithecus Afarensis fra cui la celebre Lucy. Lucy è un ominide vissuto nella valle di Awash tre milioni e mezzo di anni fa. Visiteremo anche il Museo Etnografico, che ospita una splendida collezione di strumenti musicali e di croci copte e le stanze con gli arredi dove abitò l’imperatore Hailè Selassiè. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Il nostro viaggio in Etiopia inia al mattino molto presto trasferimento all’aeroporto di Addis Abeba per il volo domestico Ethiopian Airlines per Bahir Dar. Bahir Dar è la seconda città più importante dell’Etiopia ed è situata sulle rive del lago Tana. Faremo un’escursione per raggiungere le cascate del Nilo Azzurro, seconde solo a quelle Vittoria in Zimbabwe. Una passeggiata ci permetterà di raggiungere una terrazza panoramica naturale da cui ammirare il salto di 50 metri delle cascate di Tisisat (in amarico dell’”acqua che fuma”). E’ possibile poi raggiungere la base delle cascate. Secoli di spedizioni ed esplorazioni hanno cercato di chiarire proprio in questo luogo uno dei più appassionanti interrogativi geografici: l’individuazione delle sorgenti del fiume Nilo.

Il pomeriggio del nostro viaggio in Etiopia sarà dedicato alla navigazione sul lago Tana, il più esteso d’Etiopia. Questa escursione ci permetterà di scoprire i tesori più antichi dell’arte pittorica: 37 piccole isole e varie località sulle rive del lago custodiscono numerosi antichi monasteri e chiese copte, fra cui quelle situate nella penisola di Zeghe, Ura Kidane Meheret e Azwa Mariam. Qui si conservano pitture murali e manoscritti risalenti al XIII –XVIII secolo. Le pareti dei monasteri, i portali e i soffitti lignei sono interamente decorati con scene del Nuovo Testamento e riferimenti ai Vangeli e sono realizzati in uno stile assolutamente unico e naïf. I sacerdoti delle chiese custodiscono anche preziose raccolte di icone, croci copte d’argento, paramenti sacri e corone dei re etiopi. Le acque del lago sono ancora oggi solcate dalle tanqwas, tipiche imbarcazioni di canna di papiro e dalla piroga monoxila, realizzata svuotando l’interno di un grosso tronco d’albero.

Al termine delle visite rientro in hotel per la cena e il pernottamento.

Al mattino partenza verso Gondar, città situata ai piedi dei grandiosi monti Simien e dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Gonder è conosciuta anche come la “Camelot d’Etiopia” per i suoi castelli. Scelta dal re Fasilidas come capitale del Regno nel 1636 e sede della sua sontuosa corte, Gondar rimase tale per duecento anni. I sovrani del XVII secolo accentrarono qui il potere, realizzando magnifici palazzi, castelli e chiese e permettendo il fiorire di empori e commerci. Il Palazzo dell’Imperatore si eleva per 32 metri, con quattro torri a cupola e un parapetto merlato.

Nel pomeriggio il nostro viaggio in Etiopia continua con la partecipazione alla cerimonia della vigilia del Timkat, la festa religiosa più famosa dell’Etiopia. Abbiamo scelto Gondar in quanto la celebrazione della vigilia prevede l’arrivo di tutte le copie dell’Arca dell’Alleanza in un luogo nei pressi della città. Le Arche sono avvolte in panni dai svariati colori e portati sulla testa del sacerdote che li porta in pellegrinaggio fuori dalla chiesa. Cena e pernottamento in Hotel.

Il nostro viaggio in Etiopia continua e al mattino presto ci recheremo nuovamente alla piscina di re Fassiledes per assistere alla Santa Messa e al battesimo collettivo che ha il profondo significato religioso di rafforzare il legame fra il fedele e il suo credo. Vedremo inoltre gli innumerevoli fedeli avvolti nei loro Shema che riceveranno la benedizione attorno alla piscina. I più spericolati e devoti si lanceranno in essa per simulare il rituale del battesimo di Gesù. Si creerà poi una sfilata fatta di canti e di balli per riportare i Tabot nelle chiese di appartenenza. Al termine visita la chiesa di Debre Berhan Selasie, con i bellissimi affreschi e lo spettacolare soffitto, capolavoro dell’arte sacra etiope. Cena e pernottamento in Hotel.

Al mattino partenza in direzione nord, verso Axum. Lasciati i panorami dei monti Simien, il viaggio in Etiopia continua sulla strada che percorre il ciglio dell’altopiano, che si apre sul bacino Takazzè e ricalca quella realizzata dagli italiani nel 1936. In questi scenari, tra il fiume Takazzè, l’Amba Aradam e il Tembièn si sono, infatti, svolti molti e violenti scontri tra l’esercito italiano e le truppe abissine dei Ras Kassa e Mulegaeta, dai risultati spesso controversi. È un percorso arduo e polveroso, fatto di un continuo susseguirsi di discese e risalite che si apre su paesaggi a volte aspri e travagliati, ma sempre suggestivi e scenografici. Arrivo ad Axum nel pomeriggio. Sistemazione in hotel, Cena e pernottamento in Hotel.

Giornata del nostro viaggio in Etiopia dedicata alla visita di Axum, capitale e culla di una delle più interessanti civiltà africane. Fondata nel II secolo a.C. raggiunge il suo massimo splendore intorno al III secolo d.C. La tradizione racconta che la leggendaria regina di Saba soggiornò ad Axum di ritorno dal viaggio presso il re Salomone. Ad Axum nacque il figlio Menelik I, concepito con il grande re, che anni   dopo avrebbe portato in Etiopia la mitica Arca dell’Alleanza. Ancora oggi si tramanda che l’Arca e le due tavole di pietra in essa custodite, siano conservate ad Axum in una piccola cappella adiacente la chiesa di Maryam Sion. L’ingresso alla cappella è interdetto a chiunque fatta eccezione per l’Abba Mekonen, il monaco custode che ha il compito di sorvegliare l’Arca fino alla sua morte. Un piccolo, ma interessante museo conserva interessanti paramenti religiosi e reali, codici miniati e tavolette di età pre-cristiana.

Si visiterà anche la chiesa di Maria Tsion e i suoi magnifici manoscritti medievali. Imponenti testimoni e simboli della gloriosa storia della cultura axumita sono anche i circa 100 obelischi in sienite, che svettano in una sorta di museo a cielo aperto conosciuto come “Parco delle steli”. La stele del re Ramhai, il più grande obelisco monolitico mai realizzato dall’uomo, 33 metri di altezza per 500 tonnellate di peso, giace invece a terra, spezzato in quattro parti. La leggenda narra che il monolite venne abbattuto dalla terribile regina Giuditta durante le sue devastanti scorribande. Le nostre visite proseguiranno con il palazzo e i bagni della regina di Saba. Cena e pernottamento in hotel.

Partenza per Hawzen: 175 km su una buona pista che percorre vasti altopiani con un susseguirsi di panorami che cambiano continuamente: salite a quote fino a 3000 metri e scorci suggestivi sull’aspro e selvaggio paesaggio circostante e discese verso pianure a perdita d’occhio. Ci fermeremo a Yeha a visitare il Tempio della Luna, una delle poche testimonianze prescristiane della cultura axumita.

Oggi con il nostro viaggio in Etiopia entreremo nella regione delle amba, nei luoghi che ancora una volta furono anche scenario di molti episodi della breve esperienza coloniale italiana. L’Abissinia fu “conquistata” dalle truppe italiane, comandate dal Generale Badoglio dopo la guerra del 1935-1936. La vittoria fu annunciata il 9 maggio 1936 ed il Re d’Italia Vittorio Emanuele III assunse il titolo di Imperatore d’Etiopia, mentre Mussolini quello di Fondatore dell’Impero e a Badoglio fu concesso il titolo di Duca di Addis Abeba. Prima di arrivare visiteremo la chiesa di Medanialem Adi Kersho. Arrivo a Hawzien in serata. Cena e pernottamento in hotel.

La giornata di oggi del viaggio in Etiopia sarà dedicata alla scoperta delle chiese del Tigray, significative e interessanti quanto quelle di Lalibela, ma assolutamente meno famose e meno visitate  dalla  maggior  parte  dei  viaggiatori.  Le amba sono particolari formazioni rocciose con la cima quasi piatta e le pareti verticali. Gheralta è una di queste. Tra le sue rocce sono custoditi almeno un quarto dei grandi monumenti di pietra della regione del Tigray.

Un reticolo di chiese aggrappate a montagne spesso inaccessibili, sono forse il segreto meglio conservato dell’Etiopia ortodossa. Le chiese rupestri furono realizzate tra l’VIII e il XV secolo da squadre di scavatori e architetti, artisti e scalpellini. In genere sono semi-monilitiche o costruite all’interno di grotte e sono decorate da preziosi affreschi che ricoprono pareti e soffitti intonacati di bianco. La prima chiesa fu scoperta fortuitamente nel 1868 a Wukro da una spedizione inglese ma solo un secolo dopo, con un censimento dell’archeologo Tewlde Madhin, si documenterà l’esistenza di ben 123 chiese. Oggi i ricercatori hanno censito oltre 150 chiese rupestri, di cui tre quarti ancora in uso.

Visiteremo le chiese Abraha Atsba, Mariam Papasity e Wukro Cherkos, raggiungibili con percorsi non troppo impervi e difficili. Al termine arriveremo a Mekelle, cena e pernottamento in Hotel.

Giornata dedicata esclusivamente al trasferimento via terra. Partiremo in direzione di Lalibela, la città santa dell’Etiopia e Patrimonio mondiale dell’Umanità per l’UNESCO. L’incontro con la spiritualità etiopica è molto suggestivo per un cristiano occidentale: chi arriva in Etiopia convinto di trovarsi in una nazione cristiana assolutamente simile alla nostra rimane in genere molto sorpreso per la grande autenticità, la purezza, la forza e l’estrema importanza che la fede riveste nella vita di un etiope. Il percorso che ci porta a Lalibela si snoda lungo una strada panoramica con paesaggi austeri e maestosi, determinati dalla sorprendente struttura geologica e morfologica del terreno. Arrivo a Lalibela in serata. Cena e pernottamento in hotel.

La giornata di oggi è interamente dedicata alla visita delle chiese rupestri di Roha, come era chiamata l’antica capitale della dinastia Zagwe nel XII secolo, che prese il nome di Lalibela in onore del più famoso dei suoi sovrani. Oggi Lalibela è un piccolo borgo montano reso celebre dalle sue 12 chiese rupestri ancora funzionanti e sede di emozionanti cerimonie religiose. Le chiese scavate nella roccia di tufo di colore rosso mattone, di una straordinaria perfezione architettonica, sono frutto di raffinate tecniche costruttive i cui segreti sono ormai perduti nel tempo e che le hanno valso il nome di “Petra africana”.

Il complesso di 12 chiese è organizzato in due gruppi distinti: quello nord-occidentale con la bellissima Bet Mariam e i suoi affreschi delicati e il gruppo sud-orientale, con l’imponente Bet Amanuel, che con i suoi fregi e i suoi architravi sporgenti meglio rappresenta lo stile degli edifici aksumiti. Il complesso è coronato dalla magnifica chiesa di San Giorgio, che sorge isolata dalle altre ed è forse la più suggestiva di tutta l’Etiopia. Cena e pernottamento in hotel.

Partenza con volo di linea per Addis Abeba. Trasferimento in hotel dove saranno a disposizione alcune camere in day use. Dopo il pranzo ci sarà tempo per la visita del centro città e per gli ultimi acquisti. Cena in un ristorante tipico e quindi trasferimento in aeroporto. Partenza con volo notturno diretto Ethiopian per la Malpensa.