Fly and drive Stati Uniti

Fly and drive Stati Uniti: un lungo e coinvolgente viaggio alla scoperta delle cittadine musicali, del sapore retrò del vecchio sud, del fascino del fiume Mississippi e delle immense piantagioni di cotone e tabacco oggi convertite e rinate a nuova vita. Il Deep South dà modo di apprezzare tanti piccoli dettagli storici interessanti riguardanti la Guerra Civile americana e l’evoluzione del Movimento per i Diritti Civili. Per assaporare la musica, la storia e i colori del sud nella sconvolgente New Orleans e nelle travolgenti Memphis, Nashville e Atlanta ma, soprattutto, in tutte le piccole e pittoresche cittadine lungo il percorso.

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Atlanta è una moderna metropoli, ben organizzata e funzionale, con tanti spazi verdi e altrettante attrazioni, una città da “gustare” nei numerosi locali e birrerie artigianali, e da “godere” con svariate possibilità di visite culturali, passeggiate e divertimento.

Partendo da Downtown, consigliato un fantastico trolley tour (non incluso – su richiesta, da prenotare in anticipo) attraverso i punti più interessanti e di rilievo storico-culturale, un paio d’ore per farsi un’idea di tutto ciò che c’è da vedere e poi scegliere su quali attrazioni focalizzare la propria attenzione. Ci sono spunti interessanti e appassionanti per ogni tipologia di visitatore: dal celebratissimo Georgia Aquarium, gigantesca struttura con specie marine provenienti da tutto il mondo e oltre 260 habitat. Immancabile il World of Coca-Cola, il museo dedicato alla storia della bevanda che ha cambiato il mondo, con un interessantissimo percorso che racconta la storia della nascita della bevanda tanto amata e fornisce spiegazioni tecnico-scientifiche riguardanti la mitica “formula segreta”. Completano l’esperienza anche una serie di oggetti da collezione, dalle bottiglie storiche, ai manufatti, cartelloni pubblicitari e persino un fantastico divano degli anni ’50. Al termine del percorso, un fornitissimo Coca-Cola Store offre innumerevoli articoli esclusivi a marchio dedicato (biglietto non incluso – da prenotare in anticipo, costo circa usd 20 a persona). Altra esperienza assolutamente imperdibile è la visita al National Center for Civil and Human Rights, un percorso profondamente coinvolgente che connette il Movimento per i Diritti Civili americano, nato e sviluppatosi durante gli anni ’50 e’60, a quello mondiale in evoluzione ancora oggi.  Il museo utilizza tecnologie interattive e all’avanguardia, che permettono al visitatore di trovare ispirazione e provare una profonda empatia. Si racconta la storia non solo dei personaggi più famosi che hanno dato rilievo al Movimento, a partire dal Rev. Martin Luther King che il mondo intero conosce, bensì anche delle persone comuni, migliaia e migliaia di individui che si sono sacrificati per una causa più grande, per essere utili alle generazioni a venire. La visita offre l’opportunità di prendere coscienza e raggiungere un livello più profondo di comprensione di questo importante fenomeno storico.

Connesse a questa sono, ovviamente, altre importanti attrazioni, quali il King Center e l’Ebenezer Baptist Church, oltre al Martin Luther King, Jr National Historical Park, che comprende anche la casa natale del reverendo e il mausoleo.

Altra opportunità è quella di visitare la città con tour privati (2-4 persone) condotti da guide locali (in lingua inglese), che conducono i visitatori nei luoghi più ameni e meno battuti dal turismo di massa.

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Da non perdere una passeggiata al Centennial Park, il parco creato nel 1996 in occasione delle olimpiadi che si estende per quasi 85000 metri quadrati, creato grazie a migliaia di donazioni private per oltre 75 milioni di dollari. Ci sono ben 500000 mattoncini sul camminamento del parco, ognuno dei quali ricorda il nome di un donatore. Interessante sapere che nel 2016, per celebrare il ventesimo anniversario del parco, la città riuscì a raccogliere altre 500000 donazioni e a creare un’isola pedonale a partire dalla strada esterna al parco.

E ancora l’Atlanta Beltline, un impressionante progetto di sostenibilità ambientale ancora in fase di sviluppo, che unisce ben 33 miglia (oltre 53 km) di percorsi multi-funzionali (di cui 22 miglia di cintura storica attorno al centro città, in un corridoio che segue la ferrovia). La Beltline è non solo un ambizioso progetto omnicomprensivo, bensì anche tra i più grandi progetti di riqualificazione urbana mai intrapresi su tutto il territorio statunitense. Lungo il percorso è lo storico Ponce City Market, un gigantesco edificio storico completamente rinnovato e sede ora di tantissimi locali e negozi: sul Roof Top allo Skyline Park si può non solo gustare un aperitivo o una splendida cena ammirando il panorama luccicante della città, ma anche divertirsi con giochi da luna park e prenotarsi per una entusiasmante partita a mini-golf.

Atlanta offre migliaia di opportunità per godere non solo di una dimensione storico-culturale elevata, ma anche di una perfetta organizzazione e vivibilità, che l’hanno resa una città a misura d’uomo.

Proseguimento per Milledgeville, storica cittadina e prima capitale della Georgia, fondata nel 1803 in un’area ricca di sorgenti. È l’unica città degli Stati Uniti, ad eccezione di Washington, D.C., a essere stata fondata appositamente per essere la capitale dello stato. Nonostante la capitale sia stata spostata, 60 anni più tardi, ad Atlanta e la città abbia vissuto un periodo di tracollo economico, resta comunque una città ricca di monumenti ed edifici che simboleggiano il “vecchio Sud”, prima della Guerra Civile. Degno di nota il Lockerly Arboretum, con un affascinante percorso nel bosco di circa 1.5 km e una pregiata collezione di camelie, una serra con oltre 60 specie di orchidee e una bellissima pineta. La villa di cui questo arboreto fa parte, Rose Hill, è un edificio storico del 1852, inserito nel National Register of Historic Places come ottimo esempio di revival dello stile greco. Proseguimento verso Macon, una delle città della musica, dove sono nati Otis Reading, gli Almman Brothers e Little Richards. Consigliata una visita al The Allman Brothers Band Museum at the Big House, per approfondire la storia della band e cogliere sfumature e dettagli meno noti. Secondo la leggenda, inoltre, Macon è la città dove, alla fine del XIX secolo fu inventato il kazoo, il tradizionale strumento usato nella musica blues e nel country.

Partenza per Savannah, città nota per l’affascinante architettura e il centro storico completamente restaurato e ben conservato. È la più antica città della Georgia, fondata nel 1733 e conservata in modo esemplare, con misure e distanze a misura d’uomo e un ottimo livello di servizi. Notevole la Davenport House, edificio storico del 1820, ricostruito nel 1955 e oggi sede di un bellissimo museo per la conservazione della storia della città nel XIX secolo.  Il Forsyth Park, grande oltre 12 ettari, è stato nominato Historic Landmark District e la sua fontana è un’icona dell’intera città. Molto interessante anche l’American Prohibition Museum, che racconta la storia di uno dei periodi più bui, eppure più celebrati degli Stati Uniti. Un appassionante Architectural Tour guiderà attraverso 300 anni di storia degli edifici ante Guerra Civile (tour non incluso – da prenotare su richiesta). Infine il City Market, risalente agli inizi del ‘700 e ricostruito dopo varie lotte dei cittadini nello stesso luogo dove aveva sede il mercato originale, dopo essere stato soppiantato da un volgare parcheggio. Oggi la vitalità e il fascino originari sono stati ricostituiti e il City Market è un luogo di incontri, gallerie d’arte, negozi artigianali e pregiati ristoranti.

Charleston, una delle città storiche del sud più ospitali, impregnata del fascino tipico dell’età coloniale. La città ebbe la sua maggiore espansione grazie al commercio degli schiavi e alle piantagioni di cotone, finché la Guerra Civile interruppe bruscamente lo sviluppo. Consigliata una visita alla Charleston Tea Plantation, l’unica piantagione di té del Nord America, che si estende a perdita d’occhio per migliaia di ettari.

Consigliata, tempo permettendo, una visita alla Boone Hall Plantation, a pochi passi dalla città. Il grande Viale delle Querce conduce a questa grande piantagione coloniale, una delle poche tenute dove si possono ancora vedere le originali slave cabins. La fattoria, una delle più antiche del territorio, è attiva ancora oggi e produce ortaggi, frutta e verdure. Arrivo in serata ad Asheville, cittadina dall’atmosfera magica, in un’area intrisa di storia, dalle leggende dei Cherokee, alla maestosa Biltmore House, la dimora più grande degli Stati Uniti con ben 250 stanze, che necessita almeno di 2 giornate intere per essere visitata a dovere.

visita della Eastern Cherokee Indian Reservation, nella zona di Qualla Boundary, terra natia della tribù e proprietà terriera della tribù stessa, che ricomprò dal Governo ben 57000 acri agli inizi del XIX secolo. È possibile assistere a una serie di eventi che si svolgono settimanalmente da maggio a novembre (dettagli forniti su richiesta). Nelle vicinanze si trovano le Great Smoky Mountains, il parco nazionale più visitato degli U.S.A. e nominato sito Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il tragitto che conduce nell’incantevole paesaggio delle Smokies, si snoda oltre il confine col Tennessee fino a Newfound Gap, a meno di 100 metri slm è il passo carrozzabile più basso del parco. Continuazione verso Sevierville, città di nascita della celeberrima Dolly Parton e Knoxville, fino a giungere a Chattanooga.

visita al Tennessee Valley Railroad, per ammirare i vecchi treni completamente ristrutturati e salirvi a bordo. Oppure visita alle strabilianti Ruby Falls, le cascate sotterranee visitabili più profonde degli Stati Uniti, che si trovano a oltre 340 metri sotto il livello del mare. Il viaggio continua verso nord, consigliato uno stop per visitare la famosa distilleria Jack Daniel’s e apprendere tutti i segreti dell’arte della distillazione del whiskey americano. Arrivo a Nashville, capitale del Tennessee e della musica country, nota come la Music City, con oltre 120 luoghi dove ascoltare non solo musica country, bensì anche blues, jazz, bluegrass, rock, pop o musica classica. Città pulsante e ricca di locali e di occasioni di incontro e socializzazione.  Naturalmente non può mancare una visita al fantastico Johnny Cash Museum, dedicato al meraviglioso autore che ha contribuito a diffondere la musica country nel mondo. E ancora la Country Music Hall of Fame and Museum, il Gotha della musica country, con una galleria di centinaia di cantanti e musicisti che hanno ottenuto la più alta onorificenza in questo campo. Interessante notare che, oltre alla celeberrima Dolly Parton, numerose altre donne sono presenti nella carrellata degli artisti meritevoli di essere premiati. La sera non può mancare una bella cena allo storico Bluebird Café, con musica dal vivo incorporata (necessaria la prenotazione per assistere agli spettacoli), oppure assistere dal vivo al Grand Ole Opry, il programma radiofonico di musica country trasmesso ogni venerdì e sabato sera dal vivo. Altro posto degno di nota è il National Museum of African American Music, aperto finalmente dopo infinite peripezie nel 2020. La storia dell’evoluzione della musica afro-americana vide Nashville come punto di incontro di diverse tradizioni. Proprio da qui, infatti, partirono le grandi migrazioni degli oltre 6 milioni di afro-americani provenienti dagli stati del sud, durante e in seguito alla guerra civile, che portarono con sé e sparsero ovunque le loro profonde tradizioni culturali e musicali.

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Memphis, The Birthplace of Rock’n Roll, città amatissima non solo dagli americani. La città detiene il record di eventi e luoghi relativi a personaggi storici, sia del movimento per i diritti civili, sia della musica, la Grande Musica americana: con oltre 60 punti di attrazione sparsi per tutta la città, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Iniziando dal luogo dell’assassinio di Martin Luther King, proseguendo con la visita dei luoghi del maestoso BB King, re della musica blues, e poi la fantastica tenuta costruita da Elvis Presley, Graceland. Per quanto sia estremamente kitsch e sfacciatamente opulenta, la tenuta merita assolutamente di essere visitata, costituisce la celebrazione di un’icona che ha cambiato la storia della musica nel mondo. Non può mancare anche una sosta al Memphis Cotton Exchange, costruito nel 1922 e dove ha sede The Cotton Museum: un’interessante e istruttiva visita che darà modo di apprendere la storia delle piantagioni, ma anche di capire il processo che porta dalla raccolta di questi stranissimi e originali fiori, alla filatura e ai capi che indossiamo quotidianamente. La Memphis Music Hall of Fame (aperta dal mercoledì alla domenica) offre una nutrita collezione di oggetti e documenti riguardanti i personaggi che hanno reso grande la musica americana e non lontano si trova anche lo Stax Museum of American Soul Music, che racconta la storia di questo stile musicale, dalle radici profondamente religiose.  E infine, per terminare il soggiorno e celebrare la musica, una serata a Beale Street, “America’s most iconic street”, la via dedicata da sempre alla musica, ai teatri, alla vita notturna. Durante i ruggenti anni ’20 era considerata la via dell’inferno, della perdizione, dove si alternavano prostitute, banchi di pegno, casinò, vendita di alcool illegale, omicidi e riti vodoo.

Lungo il delta del Mississippi River è d’obbligo una fermata a Clarksdale, leggendario luogo di nascita della musica blues: all’incrocio tra le Highways 49 e 61, pare che Robert Johnson abbia venduto la sua anima al diavolo, in cambio del suo straordinario talento nel suonare la chitarra. Qui, presso l’antica Dockery Farm (1895), è la Dockery Service Station, una vecchia stazione di benzina mantenuta nella sua forma originale e, a pochi passi sul fiume, è la targa dedicata al Birthplace of the Blues, che racconta, appunto, la leggenda. Non lontano è un meraviglioso e pittoresco garage dove si può ascoltare musica dal vivo ogni giorno della settimana, si può addirittura suonare in prima persona lanciandosi sul palco, sempre pronto per l’occasione. Il locale è tipico del sud e merita assolutamente una sosta e una visita, si respira un’atmosfera di calda accoglienza e di caloroso benvenuto. Un brunch in città al Ground Zero Blues Club, se cade durante il weekend, offrirà l’opportunità di assistere a spettacoli musicali dal vivo, in modo assolutamente spontaneo e, a volte, anche casuale. Proseguendo verso Natchez, altra sosta immancabile è quella a Indianola, per visitare il museo dedicato a BB King. Un’impressionante collezione di filmati, interviste, racconti e artefatti, primi tra tutti le chitarre, che raccontano la storia di questo musicista e uomo meraviglioso che, non a torto, è un’icona del blues e non solo. Un’esperienza a tutto tondo, non solo storica e musicale, ma anche sentimentale e profondamente emozionale.

La mattina visita di Natchez, definita a ragione la città “Where the river runs wide and history runs deep”. Una piccola città con meno di 15000 abitanti, colma di monumenti e luoghi storici significativi, partendo dal Grand Village of the Natchez Indians, un affascinante sito preistorico di oltre 50 ettari con museo annesso, che documentano il passato dei primi abitanti di quest’area. In città è una concentrazione particolarmente interessante di dimore storiche coloniali, molte delle quali adibite oggi a B&B o Guesthouses. Il suggestivo Forks of the Road Slave Market era la seconda piazza/mercato degli schiavi più grande di tutti gli Stati Uniti, oggi segnato da una serie di cartelli esplicativi. Così come l’African-American Museum of History and Culture, dove si ricordano una serie di importanti siti, personaggi ed eventi che fanno parte della storia della città, non ultimo l’incendio al Rhythm Nightclub, nel quale perirono oltre 200 afro-americani. Altra immancabile visita, a circa 20 minuti dal centro, è la Frogmore Cotton Plantation & Gins, una delle 8 piantagioni originariamente appartenuta al ricco proprietario terriero John Gillespie. Perfettamente conservata, mostra con dovizia di particolari le abitudini, i rapporti, la musica e il lavoro svolto dagli afro-americani nelle piantagioni del sud nel XIX secolo. Si prosegue quindi verso sud, per una interessante passeggiata a Baton Rouge, la capitale dello stato della Louisiana. La città fu fondata dai francesi e poi passata alla Florida britannica nel corso del XVIII secolo. Il centro è fortemente permeato da spirito storico e notevoli sono i monumenti, primo fra tutti l’Old Louisiana State Capitol. Proseguimento per il cuore del Cajun Country per una visita a Vermilionville, un vero e proprio museo vivente, sede di interessanti eventi e rappresentazioni, sia permanenti, sia temporanee: notevole quella dei villaggi acadiani, con l’uso di case originali del XVII e XIX secolo.

Interessante il percorso lungo il fiume Mississippi sulla River Road, con interessante visita a Avery Island, luogo di nascita del Tabasco®. L’isola è stata ed è tuttora di proprietà delle stesse famiglie da quasi 200 anni. È abitata da una flora maestosa, che comprende querce centenarie, ricoperte di liane di barba spagnola, il particolare muschio tipico di quest’area e da colonie di uccelli. L’isola rappresenta una della 5 stranezze geologiche che spuntano lungo le paludi del sud della Louisiana. Estesa per circa 900 ettari, sorge sopra una salina, la cui profondità è stimata maggiore dell’altezza del monte Everest. La fabbrica è aperta e visitabile ogni giorno dalle 9 alle 16. Proseguimento verso New Orleans, la culla di tutte le musiche, la madre del divertimento, il luogo più multiculturale di tutti gli Stati Uniti, ricca di colori, musica e gente accogliente.

New Orleans incarna tutto ciò che si può immaginare di una grande città storica del sud: viva, pulsante, colorata, animata, affascinante, contraddittoria, ammaliante e pericolosamente conturbante. A partire dal rinomato French Quarter, dove si trovano spunti interessanti a ogni angolo, locali colorati dai quali escono deliziose note e voci musicali, negozi artigianali degli articoli più impensati, edifici storici con elementi decorativi assolutamente da immortalare in una fotografia e ancora musicisti di strada a ogni ora del giorno. Da non perdere Jackson Square, la maestosa St. Louis Cathedral e il Cabildo, già sede del Governo durante il periodo coloniale spagnolo e oggi sede del museo che racconta la storia della città. Il Louis Armstrong Park si trova invece nel Tremé Quarter, non lontano dal Cimitero di St Louis (visitabile esclusivamente previa prenotazione con tour guidato). Al centro del parco è la Congo Square, la piazza riservata agli schiavi durante il XVII e XIX secolo, luogo di ritrovo, di scambio, di mercato e, soprattutto, di musica, considerato non a caso uno dei luoghi fondamentali per lo sviluppo della musica jazz. Sulla piazza è un’emozionante targa commemorativa, insieme a una scultura che ricorda queste riunioni spontanee, oltre a un’altra posta all’entrata del parco per onorare i musicisti jazz. Meritevole anche una passeggiata nel Garden District, il quartiere con grandi ville ed eleganti palazzi storici, boutique d’antiquariato e ristoranti eleganti. Da ricordare che il celeberrimo Mardi Gras qui non è solo un evento culturale della massima importanza, bensì un modo di vivere, una motivazione per la quale centinaia di persone lavorano e si applicano tutto l’anno, un credo vero e proprio. Altro importante fattore unificante sta nel cibo, il cibo tipico che nacque come miscuglio da differenti tradizioni presenti in città, per diventare in seguito un elemento caratterizzante della storia e tradizione locali: i crostacei, le ostriche, il gumbo (la zuppa tipica fatta con verdure, salsiccia e pesce), il riso jambalaya e la banana fritta, fanno tutti parte di una ricchissima e variegata cultura culinaria da gustare. Last but not least, la musica: di ogni tipo e in ogni luogo, ad ogni ora e con ogni mezzo, la musica riempie le strade, i locali e invoglia la gente a condividere, dona felicità e spensieratezza. Tutto questo e molto di più offre New Orleans, una meta da visitare più e più volte, per scoprire ogni volta qualcosa di speciale e unico.

lunga tappa verso l’Alabhama. Rientriamo in Mississippi per una sosta nella pittoresca cittadina turistica di Bay St. Louis, fondata nel 1905 e riconosciuta come il posto migliore dove vivere nello stato. Si può semplicemente approfittare della bellissima spiaggia per una pausa balneare, ovvero visitare uno dei numerosi luoghi di interesse, come il meraviglioso Alice Moseley Folk Art & Antique Museum. Si prosegue e si entra in Alabhama, per la visita di Mobile, la città dove sono state inaugurate per la prima volta nel 1703 dai francesi le celebrazioni per il Mardi Gras. Consigliato il Dora Franklin Finley African-American Heritage Trail tour (guidato, su prenotazione), per ascoltare le storie di afro-americani locali che sono diventati eroi e hanno fatto la loro parte per l’affrancamento. Proseguimento per Montgomery, non solo capitale dello stato, bensì anche della battaglia per i diritti civili, iniziata ufficialmente il primo dicembre del 1955, quando la signora Rosa Parks si rifiutò, coraggiosamente, di cedere il suo posto sull’autobus a un bianco e proseguì poi con l’opera non solo pastorale di Martin Luther King, che qui prestò servizio nel 1955. Da non perdere il National Civil Rights Trail, che collega la città alla vicina Selma, da cui partirono ben 3 merce di protesta nel 1965. Inoltre, proprio qui che fu ricevuto il telegramma che scatenò la Guerra Civile, e ancora qui il primo e unico Presidente degli Stati Confederati d’America, Jefferson Davis, prestò giuramento.

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Da scegliere perchè

  • Tour costruito su misura per viaggiatori indipendenti e amanti della storia e della musica
  • Itinerario nella storia più profonda delle colonie americane
  • Percorsi con paesaggi indimenticabili
  • Atlanta, New Orleans, Memphis e Nashville, le 4 grandi città del Deep South
  • Piccole cittadine piene di atmosfera
  • Il delta del Mississippi